Claudio Bisio si blocca mentre presenta Daniele Silvestri e Rancore per Argentovivo. “Ok ho fatto la mia prima papera della serata” dice il co-conduttore. Virginia Raffaele gli riconsegna l’assist per introdurre il settimo big in gara. Ed ecco quindi l’esibizione, con la prima parte cantata da Silvestri e la seconda da Rancore. Il brano sembra voglia far emergere un netto contrasto generazionale, con stili e visioni diversi. Argentovivo parla dei colpi bassi ricevuti dalla vita, ma anche di relazioni e di cambiamenti. Di un mondo che cambia velocemente, forse troppo, ma che amplia la libertà dell’individuo attraverso la tecnologia. Benevolo il pubblico nei confronti della coppia. Bisio li trattiene per far godere loro l’applauso della gente: “Ma si può fare, sì?” domanda il comico. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
LA PRIMA VOLTA NEL 95
La prima partecipazione al Festival di Sanremo è nel 1995 tra i giovani con “L’uomo col megafono”, che vince il premio come miglior testo, per poi tornare nel 1999 con la struggente “Aria” (premio della critica) e nel 2002 con l’eterna “Salirò“, seguita nel 2007 da “La paranza”. Ultima presenza nel 2013 con “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te (Ricatto d’onor)”. Daniele Silvestri è un pezzo di canzone italiana, forse l’ultimo dei cantautori classici a presentarsi a questo Sanremo 2019, adesso che i cantautori praticamente non esistono più. Ma anche lui non ha ceduto a fare un passo avanti, se si può dire così, contaminando la sua classica proposta musicale. Sarà infatti sul palco insieme a Rancore, noto rapper che ovviamente porterà a qualcosa di musicalmente ben diverso. Contaminazione: il risultato potrebbe essere magnifico o una autentica scivolata, staremo a vedere.
RANCORE: CHI È?
Un nome da battaglia, un rapper tosto e invece eccolo uscire con un disco per bambini. È l’ultimo lavoro di Rancore che sarà sul palco del Festival di Sanremo 2019 con Daniele Silvestri, intitolato proprio Musica per bambini. Non è esattamente musica per bambini naturalmente, ma a differenza di tanti suoi colleghi è sincera, autoironica, disincantata. Anche se i temi toccati sono forti: la solitudine, l’incomunicabilità, il tutto come fosse una narrazione fantasy. Vero nome Tarek Iurcich nasce da padre croato e madre egiziana, perfetta espressione della multiculturalità che cerca con fatica di farsi spazio in Italia. “Vi confesso che ho sempre sognato di collaborare con Daniele Silvestri, un cantautore e cantastorie che mi ha accompagnato da sempre, direi sin da quando ero bambino e di cui sono grande fan… È accaduto tutto rapidamente e in maniera improvvisa, è nato un brano così speciale da farmi venire i brividi ad ogni ascolto e sono felice di salire con Daniele sul palco dell’Ariston in questa edizione del Festival di Sanremo!“, ha scritto Rancore su Instagram.
ARGENTOVIVO, IL TITOLO DELLA CANZONE DI DANIELE SILVESTRI E RANCORE A SANREMO 2019
Il protagonista del brano Argentovivo è un ragazzo di 16 anno, lo stesso Rancore, anni imprigionato in un mondo in cui non si riconosce. “Argentovivo”, ha detto Daniele Silvestri tramite comunicato stampa, “è una canzone di forte impatto emotivo, scritta per “batteria e orchestra”, in cui riesce, attraverso una costruzione quasi cinematografica – tra progressioni claustrofobiche e improvvise distensioni armoniche – a dare voce ad un adolescente di oggi, esplorandone le disperazioni più profonde e meno comprese”. La scuola è “una prigione”, che “corregge e prepara una vita che non esiste più dal almeno vent’anni” e confessa: “a volte penso di farla finita”. Pessimismo, negazione, fine della speranza. Per molti, il testo è il più bello di tutti quelli presentati a festival, facile candidarlo alla vittoria finale.