L’archiviazione di Fausto Brizzi è stata influenzata dalla “falsa dichiarazione” di Tania Sanchez Diaz? È quanto sostiene il programma Le Iene, che ha risentito anche Alessandra Bassi. La ragazza è pronta a denunciare Tania Sanchez Diaz, la quale – tra le altre cose – ha dichiarato di conoscerla. «Sono stata dipinta come una reclutatrice, sono stata infangata», ha dichiarato la Bassi. L’inviata Roberta Rei ha sentito telefonicamente l’avvocato Antonio Marino, il legale che assiste il regista romano. «Non ho potere di censura e valutazione, io ascolto e scrivo», dice in merito alla testimonianza della ragazza spagnola. E poi smentisce l’esistenza di messaggi WhatsApp a conferma di quanto detto in quella testimonianza. «Se ci fossero stati, li avrei allegati». Ma perché Fausto Brizzi non ha denunciato Tania Sanchez Diaz? Per Le Iene il motivo è semplice: si sarebbe scoperto che la testimonianza è falsa. «Il mio cliente ha fatto una scelta ben precisa, punto». Il materiale raccolto è stato comunque consegnato al giudice Alessandro Arturi: «Questo lo dovete portare in Procura che può far riaprire le indagini se vengono fuori nuovi elementi. Non so cosa dirle, è una testimonianza che io non avevo negli atti». Poi ha preso il materiale promettendo di consegnarlo in procura. Una testimonianza simile è quella fornita da Alessandro Rosica, amico della spagnola. «È amico della moglie di Fausto Brizzi, si conoscono da anni. Ogni anno si telefonavano. Con Tania sono amici. Lo ha chiamato piangendo», ha dichiarato la madre. Lo stesso Rosica invece ha dichiarato che difficilmente l’amica si sarebbe ricordata della Bassi, visto che organizza eventi e conosce tante persone. Restano dunque tante domande sul caso e Le Iene continueranno a porle, garantisce Roberta Rei. (agg. di Silvana Palazzo)
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CASO FAUSTO BRIZZI, LE IENE DAL GIUDICE
Il caso-molestie di Fausto Brizzi vedrà il riaprirsi delle indagini presso la Procura? La domanda – fino a qualche tempo fa tutt’altro che probabile – sta di nuovo riemergendo dopo la nuova offensiva forsennata delle Iene che hanno sempre difficilmente accettato che l’intero loro reportage sul “Weinstein all’italiana” è stato sonoramente archiviato per mancanza di prove e per le probabili false accuse contro il regista da poco rientrato nello star system dopo l’epurazione durata per mesi. Uno scontro di “mondi”, il “metodo Brizzi” e il “metodo Iene” chiamano furbescamente gli autori del programma di Italia 1 per mettere in contrapposizione il loro spirito d’indagine con le accuse-rumore in merito alle presunte molestie compiute da Fausto Brizzi. Da due settimane, con i nuovi servizi di Roberta Rei, Le Iene sono tornata alla carica e nella puntata del 19 marzo sera è previsto un nuovo capitolo tutt’altro che secondario: sono diverse le “ombre” presunte di cui viene accusata la principale teste che ha “scagionato” Brizzi dalle accuse di molestie avanzate dalle tre ragazze denunzianti lo scorso anno. Nuovi atti che inficerebbero una delle testimonianze raccolte dalla difesa sono stati consegnati al giudice Alessandro Arturi direttamente dalla Iena Rei nel nuovo servizio in onda martedì sera.
LA PROCURA RIAPRE LE INDAGINI?
«Oggi porterò i nuovi elementi che avete raccolto in Procura. Con nuove prove si può chiedere la riapertura delle indagini» ha spiegato Alessandro Arturi alle Iene in merito alla possibile riapertura del caso Brizzi. La “falsa testimonianza” sarebbe quella della modella spagnola Tania Sanchez Diaz che all’avvocato di Brizzi aveva spiegato mesi fa come, conoscendo Alessandra Bassi (una delle ragazzi che hanno denunciato il regista per molestie, ndr) ad Ibiza costei le avrebbe confidato «per avere un po’ di fama in Italia, bastava andare in tv e dire di essere stata molestata da Brizzi durante un provino». Secondo Le Iene, questi i nuovi elementi nel plico consegnato al giudice, l’attrice Bassi nega assolutamente di aver mai conosciuto la modella spagnola: non solo, nega di esser stata ad Ibiza e davanti ad un incontro organizzato dagli autori del servizio non avrebbe neanche riconosciuto la Sanchez Diaz. «Quando arriveranno i documenti li valuteremo», spiegano dalla Procura in merito a presunti nuovi procedimenti che potrebbero sorgere nelle prossime settimane. Le Iene la loro lotta la continuano, il legale di Brizzi al momento preferisce non commentare.