I viaggi di Mario Tozzi non si fermano neanche in occasione della Santa Pasqua. Sabato 20 aprile, alle 21.35 su Raitre, torna l’appuntamento con l’approfondimento scientifico di Sapiens – Un solo pianeta. Dopo aver raccontato l’evoluzione dell’homo sapiens, aver spiegato quanto sia importante proteggere i corsi d’acqua di tutto il pianeta e aver svelato i segreti dello sbarco dell’uomo sulla luna senza trascurare un’accurata spiegazione di ciò che accade quando un terremoto colpisce una zona della terra, Mario Tozzi torna in onda questa sera con un nuovo appuntamento di Sapiens totalmente dedicato al Mar Mediterraneo, uno dei più belli al mondo. Intorno alle acque dle Mediterraneo sono nate alcune delle più importanti civiltà del mondo e, ancora oggi, le bellezze incontaminate che lo circondano sono davvero tante, ma in quali luoghi si soffermeranno le telecamere di Sapiens?
SAPIENS, UN SOLO PIANETA: LA MINIERA DI SALE DI REALMONTE (AGRIGENTO)
L’Italia ha avuto la fortuna di essere circondata dal Mar Mediterraneo che, secondo Herman Hesse, ha avuto la più importante fioritura di civiltà del mondo. Un mare magico ricco di storia e di natura che si intreccia con la storia dell’Italia che si è sviluppata intorno alle sue acque. Il viaggio di Sapiens, un solo pianeta punta a raccontare i segreti delle cività che sono nate intorno al Meditarreno mostrando ai telespettatori quelle che sono, ancora oggi, delle bellezze incontaminate. Conoscere il Mediterraneo significa conoscere anche gli itaiani e il viaggio di Mario Tozzi parte sottoterra, in un luogo magico e inaspettato, la miniera di sale di Realmonte (Agrigento) che è considerata la più bella cava del mondo e dove si trovano gessi e sali fossili di 6 milioni di anni fa.
LE BELLEZZE E LE CONTRADDIZIONI DEL MAR MEDITERRANEO
Dalla Sicilia, il viaggio di Mario Tozzi e di Sapiens proseguirà verso Malta, Napoli e Venezia scoprendo le bellezze naturali e paesaggistiche del Mar Mediterraneo. Nel corso della serata, però, le telecamere della trasmissione di Raitre mostreranno anche le contraddizioni del Mare Nostrum in particolare sarà mostrato anche il brutto del Mediterraneo come la presenza di impianti industriali, petrolchimici, costruzioni abusive, sfruttamento delle spiagge. Saranno mostrati, inoltre, i simboli unificanti del Mediterraneo con l’antropologo Marino Niola, dal pane all’ulivo, dalla biodiversità alle migrazioni. Il biologo marino Silvio Greco, infine, mostrerà il pesce del Mediterraneo e saranno mostrate le cosiddette “isole di plastica”.