A Chi l'ha visto, su Rai Tre, si parla di Clara Rossignoli, sparita dalla provincia di Verona da tre mesi: le parole di Erica al talk del terzo canale
Fra i casi esplorati da Chi l’ha visto durante l’ultima puntata della stagione, anche quello di Clara Rossignoli, la povera anziana sparita da tre mesi dalla sua abitazione di Porto di Legnago, in provincia di Verona. Al momento si indaga per omicidio e occultamento di cadavere e sul registro degli indagati vi sono il nipote di Clara e l’amica dello stesso, Erika. Il talk del terzo canale ha parlato al telefono proprio con la stessa donna, che ha raccontato cosa sia successo nei giorni precedenti la sparizione dell’anziana signora veronese. Si comincia dall’8 aprile, quando avvenne un’accesa discussione fra Erika e Clara Rossignoli: “Io ero fuori per un colloquio di lavoro, mi aveva portato un mio amico, mi ha mandato qualche messaggio mia figlia dicendomi che Clara era tornata a casa molto agitata e appena sono uscita sono tornata a casa e c’è stato uno scontro fra me e Clara principalmente. Le liti ultimamente capitavano – aggiunge – sarei bugiarda a dire il contrario, io le ho detto di andare in casa e si sono accesi un po’ gli animi, il nervosismo era tanto e sono volate parole pesanti da entrambe le parti. Più che altro era il modo di urlare che era brutto”.
“Chi urlava? Tutti? – prosegue – dopo la litigata lei si è messa in camera sua e poco dopo ha iniziato a russare e io mi sono anche un po’ incavolata dicendo, come fa a dormire dopo quello che è successo? Io non ho chiuso occhio quella notte per la litigata, per la situazione, ci sono stata male. Erano già successe liti brutte – precisa – anche perchè erano usciti i carabinieri, a volte li chiamavano noi, a volte i vicini, a volte Clara”. La mattina dopo, mercoledì 9 aprile 2025, cosa accadde? “Clara usciva sempre verso le 7:30/8, io l’ho vista passare davanti alla mia camera, poi quando sono tornata era già a letto. La cosa strana è che noi la sentivamo sempre col telefonino in stanza invece il telefonino non si sentiva quella sera e l’ho detto poi ai carabinieri. Molte persone l’hanno vista martedì, mercoledì e giovedì, ma poi hanno ritrattato, non so come mai questa confusione, l’ha vista ad esempio un signore a fare la spesa, magari si è fatta caricare in macchina da qualcuno…”. Erika rimanda al mittente le accuse: “Una cosa bruttissima che è successa è quando è stato detto che nel momento in cui non l’abbiamo vista tornare ce ne siamo fregati”.
CLARA ROSSIGNOLI, ERIKA: “IL VENERDI’ SERA…”
Stando a quanto racconta non sarebbe andata così: “Io il venerdì sera torno da lavoro e Clara non era a casa, ma capitava che lei arrivava poco dopo che arrivavo io. Il sabato mattina io mi alzo e il letto era ancora a posto, lì ho pensato un attimo ma ci aveva detto che andava via per il suo compleanno, Non ci siamo allarmati subito ma abbiamo informato la famiglia, mandando un messaggio alla figlia e alla nipote, dicendo che la notte precedente non era tornata a casa senza darmi una spiegazione, ma visto che erano giorni in cui si parlava poco per la lite… Non mi viene a dire dopo la lite, non preoccuparti se stasera non torno”.
Quindi ha proseguito nel suo racconto su Clara Rossignoli: “Assieme a figlia e nipote abbiamo deciso che dopo 48 ore avremmo chiamato i carabinieri e già la domenica li ho chiamati, ci sono le prove, chiedendo di fare denuncia di scomparsa, ma eravamo senza macchina e ci hanno detto che dovevamo farla in caserma. Forse non c’era la preoccupazione di adesso. i carabinieri conoscevamo molto bene la signora perchè negli ultimi tempi erano usciti molte volte”. Poi aggiunge: “Clara aveva dei problemi ultimamente secondo me più legati al bere che all’età. Il titolare del bar dice che non beve? Forse il titolare del bar ha cercato di proteggere il locale ma questo ha portato ad un rallentamento, ad un depistaggio delle indagine. Molte persone che frequentavano il bar non si trovano più e non si sa perchè. Una volta una persona è venuta per chiedere dei soldi, un episodio su cui i media ci hanno ricamato molto, ma sembrerebbe esterna ai fatti. Lui aveva lasciato detto a noi quando cercava Clara che era ‘quello del frigo’, il discorso del frigorifero di Clara è stato detto da altre persone”.

CLARA ROSSIGNOLI, ERIKA: “TUTTO DIREZIONATO SU DI NOI…”
Secondo Erika si sta indagando solo in una direzione: “Il problema è stato quando è stato tutto direzionato su di noi, è stato controllato solo qui per 50 giorni e secondo me è stato perso molto tempo. E’ surreale quello di cui ci hanno incolpato, indagati per omicidio senza un corpo tra l’altro. Il caso mediatico e la confusione che ha mosso la figlia, insinuando e chiedendo controlli specifici, ha mosso il caso in questa direzione. I carabinieri sono stati in casa nostra tutti i giorni per 50 giorni, la prima perquisizione è stata fatta il lunedì mattina che c’era ancora il fratello a finire la denuncia, senza mandato, ci hanno chiesto di controllare il nostro freezer a pozzetto che non abbiamo”.
Ma cosa è successo a Clara Rossignoli? Ecco che idea si è fatta Erika: “Inizialmente pensavo a qualcuno che le avesse fatto male per un motivo preciso, adesso penso che sia stato un caso, magari è salita sull’argine o ha fatto strade diverse, bisogna trovare dove è stata quei due giorni. Io non credo che sia stata uccisa con un motivo particolare, magari qualcuno ha tentato di prenderle qualcosa, se poi è più facile dire che sia stata uccisa in famiglia per una lite, non posso farci niente”. Poi conclude: “Prego che tutte le sere possa rientrare in casa con le sue gambe, quello è il mio sogno più grande che però svanisce giorno per giorno”.
