Papa Francesco come sta: bollettino serale del Vaticano sulle condizioni, “nuovo miglioramento ma servono giorno per sciogliere prognosi”. Sull'Angelus...

PER LA PRIMA VOLTA SI ACCENNA ALLA POSSIBILITÀ DI SCIOGLIERE LA PROGNOSI: COME STA OGGI PAPA FRANCESCO

La prognosi resta riservata, ma per la prima volta dopo 14 giorni di ricovero, si accenna alla possibilità che possa essere “sciolta” dallo staff medico dell’ospedale Gemelli: il bollettino serale su come sta Papa Francesco, diffuso dalla Sala Stampa del Vaticano, conferma il terzo giorno consecutivo di lieve miglioramento. E già solo per questo è un’ottima notizia dopo le tantissime preghiere e richieste di guarigione da ogni parte del mondo: «le condizioni cliniche si confermano nella giornata in miglioramento», si legge nel comunicato apparso alle ore 19 esatte della sera di oggi 27 febbraio 2025.



I medici del Policlinico svelano l’utilizzo del “ventimask” per la somministrazione di terapie con ossigeno ad alti flussi, anche se non sono sorte nuove crisi respiratorie: ed è qui il passaggio anticipato sulla prognosi, laddove i medici del Gemelli – che domani potrebbero aggiornare più dettagliatamente nella conferenza stampa del professor Alfieri – tramite il Vaticano fanno sapere che davanti alla complessità del quadro clinico generale, «servono alcuni giorni ulteriori di stabilità clinica» per poter a quel punto sciogliere la prognosi. Da qualche giorni si ipotizza la giornata di lunedì come potenziale avvio dello scioglimento prognosi di Papa Francesco, ma il bollettino di oggi ribadisce che servono almeno altri giorni di stabilità e miglioramento come quelli evidenziati nelle ultime tre giornate.



In ultima analisi, il Papa ha proseguito anche oggi le sue attività di lavoro assieme alla somministrazione di terapie e all’esecuzione di nuovi esami clinici: questa mattina è stata fatta la fisioterapia respiratoria per riprendere al meglio la condizione fisica, alternata a dovuto riposo. Nel pomeriggio invece, dopo una nuova seduta di sostegno alla respirazione, Papa Francesco si è raccolto in preghiera all’interno dell’appartamento privato al decimo piano, nella Cappellina costruita apposta per i Pontefici. È lì che ha ricevuto l’Eucaristia ed è sempre da lì che è poi proseguita l’attività lavorativa: in giornata si segnala la diffusione della prefazione ad un saggio sulla vocazione religiosa, di cui accenniamo nel nostro focus qui di seguito.



LA “TRATTATIVA” FRA PAPA E MEDICI SULL’ANGELUS DAL GEMELLI: LA DECISIONE DEL VATICANO

Al netto di quanto inserito nell’ultimo bollettino medico diffuso dal Vaticano su come sta Papa Francesco, un dato emerso in giornata contribuisce ad una lieve ma importante speranza in più sulla piena ripresa delle sue condizioni sanitarie: si è iniziato a discutere se ipotizzare la lettura dell’Angelus domenicale dal reparto del Policlinico di Roma. Dopo il più che plausibile annullamento dell’Udienza giubilare di sabato, su domenica il Santo Padre avrebbe voluto affacciarsi dal balcone del suo appartamento privato presso il Gemelli, trovando però – riportano fonti dirette del Vaticano all’ANSA e a “La Repubblica” – la contrarietà dei medici.

Si andrebbe alla fine verso il terzo Angelus scritto consecutivo dall’inizio del ricovero, ma il solo fatto che si potesse discutere in merito alla possibilità di affacciarsi o meno, significa che le condizioni di Papa Francesco siano comunque in miglioramento anche solo rispetto alla scorso weekend di crisi respiratoria e insufficienza renale. Papa Francesco voleva anche solo fare un cenno di saluto ai fedeli che da giorni si assiepano sotto il Policlinico, ma lo staff medico ha escluso categoricamente che Bergoglio possa prendere anche solo un colpo d’aria.

Andrà ovviamente rimodulato e ripensato l’intero rito del Triduo Pasquale, dato che quasi certamente è esclusa la presenza di Papa Francesco alla processione per il mercoledì delle ceneri (che tradizionalmente apre la Quaresima): ma c’è ancora tempo per capire come impostare il tutto, tenendo conto che la priorità assoluta è la guarigione e la ripresa del suo ruolo petrino all’interno della Santa Sede. Già il solo parlarne è un iniziale, piccolo, miracolo.