Papa Francesco come sta, bollettino Vaticano sulle condizioni di salute oggi 2 marzo 2025: quadro stabile, la prognosi non sciolta e la Messa coi sanitari
SONO BUONE NOTIZIE QUELLE CHE EMERGONO DAL NUOVO BOLLETTINO SU PAPA FRANCESCO: “NIENTE VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA”
Sebbene il quadro generale rimanga comunque complesso, le condizioni di salute di Papa Francesco sono stabili e destano minore preoccupazione rispetto anche solo a 48 ore fa: il nuovo bollettino diffuso dal Vaticano la sera del 2 marzo 2025, dopo il consueto aggiornamento dello staff medico dell’ospedale Gemelli, lo dice chiaramente.
Le condizioni cliniche sono rimaste stabili per l’intera domenica, evitando così l’utilizzo della ventilazione meccanica non invasiva, iniziata invece in maniera momentanea nella giornata di venerdì e in alternanza sabato con l’ossigenoterapia.
È ancora il bollettino sulle condizioni di Papa Francesco a specificare, informa la Santa Sede, che l’unica terapia costante a livello di respirazione a cui viene sottoposto è la somministrazione di ossigeno ad alti flussi per combattere gli effetti della polmonite bilaterale e polimicrobica.
Per la terza settimana ormai consecutiva di ricovero al Policlinico, il Santo Padre rimarrà al decimo piano dell’ospedale, con una prognosi ancora riservata e senza al momento informazioni su quando potrà essere sciolta. La novità di giornata però, informa il Vaticano, è che Papa Francesco ha partecipato alla Santa Messa assieme all’intero reparto di medici e sanitari che in questi 16 giorni a turno si è trovato ad occuparsi di lui in tutte le esigenze e le necessità.
LA SANTA MESSA CON I SANITARI E LA VISITA DEI VERTICI DEL VATICANO: SI APRE LA TERZA SETTIMANA DI RICOVERO
Non ci sono state dunque attività lavorative nel pomeriggio, dove ha alternato riposto, Messa e preghiera, mentre è di questa mattina l’incontro-confronto sempre al Gemelli con il Card. Parolin e il sostituto Pena Parra. Papa Francesco in stabili condizioni di salute ha comunque portato avanti la guida della Chiesa anche in questa seconda settimana completa di degenza al Policlinico.
Al netto delle “voci” su possibili dimissioni e su eventuali peggioramenti del quadro clinico generale, permane la volontà del Santo Padre di affidarsi alla misericordia del Signore per accompagnarlo sempre con umiltà e sacrificio nel cammino di fede che gli prospetta davanti. Nel testo dell’Angelus diffuso oggi a mezzogiorno, Papa Francesco ringrazia l’intero reparto di medici e sanitari del Policlinico, oltre a soffermarsi sulla centralità della benedizione di Gesù sulla sua persona, pur dentro la fragilità e la sofferenza della malattia.
Nelle giornate complesse e preoccupanti – si segnalano lo scorso sabato 22 marzo o venerdì 28 con il broncospasmo che ha fatto temere il peggio, con anche episodio di inalazione del vomito – la preghiera per il Santo Padre non è mai venuta meno, così come la sua volontà di affidare tutto al Signore e alla Madonna per la protezione e la piena guarigione.
Al momento pare che l’episodio di crisi respiratoria avvenuta venerdì non abbia precluso né il decorso della ripresa, né abbia creato ulteriori danni ai polmoni già piuttosto sotto stress da quasi un mese: si naviga comunque a vista, dato anche la prognosi riservata, ma al momento l’ottima novità è che non vi sono ulteriori organi compromessi né peggioramenti importanti degli acciacchi “paralleli” di cui soffre da tempo Papa Francesco. «Mi sento portato e sostenuto da tutti», ha detto ancora Bergoglio nel suo Angelus ristretto – ma non meno significativo – di questa prima domenica di marzo.
