Papa Francesco come sta, stasera nuovo bollettino medico dal Gemelli. Ultime notizie Vaticano: “notte buona, quadro rimane complesso ma con miglioramenti”
LA ROUTINE DEL PAPA SI CONFERMA ANCHE PER L’INIZIO DELLA QUARTA SETTIMANA DI RICOVERO
Al di là di quanto verrà riportato nel bollettino di questa sera sulle effettive condizioni di salute di Papa Francesco, il Vaticano fa sapere che se continueranno le condizioni stabili e i lievi miglioramenti di questi ultimi giorni, si proseguirà con l’alternanza dei bollettini assieme ai semplici aggiornamenti quotidiani diffusi sempre dalla Sala Stampa in Vaticano. Nel frattempo, nelle ultime notizie in arrivo dalla Santa Sede come di consueto a metà giornata, si conferma la “routine” clinica di questo mese di ricovero: dopo il riposo, Papa Francesco ha proseguito con la fisioterapia motoria e respiratoria, oltre alle altre terapie disposte contro la polmonite.
Dopo aver tenuto la mascherina per la ventilazione meccanica notturna, anche questo mattino il Santo Padre è stato sottoposto all’ossigenoterapia ad alti flussi, anch’essa costante di queste ultime settimane. Una piacevole conferma invece di quanto avvenuto ieri, Papa Francesco anche per la giornata di oggi 10 marzo 2025 si collegherà con il Vaticano per seguire gli Esercizi Spirituali predicati da padre Pasolini, davanti all’intera Curia della Santa Sede.
Come già annunciato ieri nel pre-bollettino serale, da oggi e fino a venerdì prossimo, il Santo Rosario delle ore 21 in Piazza San Pietro viene sospeso proprio per gli Esercizi di Quaresima: si terrà alle ore 18 ma sarà dentro l’Aula Paolo VI, e senza la possibilità per i fedeli di accedervi. È dunque possibile il collegamento in diretta video streaming sui canali social di Vatican News, oppure tramite i teleschermi sempre presenti nella Piazza davanti alla Cattedrale della cristianità.
È ATTESO QUESTA SERA IL NUOVO BOLLETTINO SULLE CONDIZIONI DI PAPA FRANCESCO: IL RIPOSO, LE TERAPIE, IL QUADRO COMPLESSO
Riparte la seconda settimana di Quaresima, cresce l’attesa della Pasqua cristiana ma il pensiero fisso della Chiesa e del popolo cristiano è per come sta Papa Francesco: tra 4 giorni sarà un mese esatto che il Santo Padre ha varcato le porte dell’ospedale Gemelli per una fastidiosa bronchite, scoprendo quasi subito ai primi esami la polmonite bilaterale come effetto nefasto del lungo affaticamento nella respirazione.
In attesa del nuovo bollettino medico su come sta Papa Francesco – con il Vaticano che ieri sera ha annunciato sarebbe giunto proprio nella serata di lunedì 10 marzo 2025 (dopo le ore 19 è previsto, ndr) – i quotidiani aggiornamenti sulle sue condizioni di salute confermano il quadro in miglioramento di questi ultimi giorni. Sappiamo dalla Sala Stampa Vaticana che nel frattempo l’ennesima notte di ricovero al Policlinico è stata trascorsa in maniera tranquilla da Papa Francesco e che il riposo è proseguito fino a tarda mattinata: dopo una prima domenica di Quaresima passata all’insegna di varie attività “inusuali” rispetto agli ultimi tempi di assoluto riposo. La visita dei cardinali Parolin e Pena Parra, il collegamento con gli Eserciti Spirituali pasquali con la Curia in Vaticano, la preparazione di altri testi e documenti per i prossimi giorni.
Il tutto però senza mai venir meno alle terapie prescritte e che proseguono incessanti ormai da quasi un mese: l’ossigenoterapia per Papa Francesco non si interrompe (con la NIV di notte, con i “naselli” di giorno), così come cresce la fisioterapia motoria per far riprendere tono muscolare al Pontefice, già debilitato da tempo dai problemi di anca e gonalgia. Secondo gli ultimi aggiornamenti e le ultime notizie in arrivo dal Gemelli dopo il weekend appena trascorso, Papa Francesco prosegue nel cammino di una lenta e graduale guarigione con «lievi miglioramenti» che però non fanno ancora sciogliere la prognosi allo staff medico che rimane molto prudenziale. Il motivo è molto semplice: il quadro clinico di Papa Francesco resta ancora complesso, nonostante sia stabile e ormai da una settimana esatta senza più crisi respiratorie.
DALLA “TENEREZZA DELLA CURA” AL “MISTERO DELLA FRAGILITÀ”: LA CHIESA IN PENSIERO PER IL PAPA
In uno scenario generale così ancora complicato per la salute di Papa Francesco, ha stupito – e commosso – il messaggio molto personale inserito all’interno dell’Angelus diffuso ieri per la prima domenica di Quaresima: Bergoglio parla a cuore aperto con la cristianità, sottolineando quanto in questi giorni abbia sperimentato la «premura del servizio» e soprattutto la «tenerezza della cura». Il suo è un ringraziamento sincero e profondo per lo staff del Gemelli, così come per i tanti collaboratori che si avvicendano nel sostegno anche materiale degli incarichi che permangono per il Capo della Chiesa Cattolica.
Ma il grande ringraziamento va a tutto il popolo cristiano che in maniera incessante dallo scorso 14 febbraio si trovano per pregare assieme – o anche chi dedica messaggi, personali intenzioni nel proprio intimo – per chiedere la grazia della guarigione: il Papa, come tutti gli ammalati, «abbiamo bisogno del miracolo della tenerezza», il miracolo del Signore che si fa prossimo a bisognosi e ammalati per portare luce «nella notte del dolore». Papa Francesco ha spiegato sempre nell’Angelus di pregare per tutti coloro che si stanno spendendo per richiedere la guarigione e la ripresa completa, oltre a sostenere a distanza i fratelli curiali che partecipano agli Esercizi Spirituali della Quaresima in Vaticano.
Ieri la sorpresa del video collegamento di Bergoglio con l’Aula Paolo VI per assistere alle predicazioni di padre Pasolini (anche se i presenti non potevano vederlo in video, confermando ancora molta discrezione su qualsiasi tipo di immagine all’interno del reparto del Gemelli, ndr), confermando una condizione di salute comunque in miglioramento rispetto agli scorsi giorni di riposo assoluto e ossigenoterapia costante per l’intera giornata. Ed è proprio il predicatore della Casa Pontificia a ringraziare il Papa per la vicinanza costantemente espressa, anche con la preghiera assidua: «il Vangelo ci insegna che la vera imperfezione non è la fragilità, ma la mancanza di amore». Lo ha spiegato anche il Prefetto del Dicastero della Cultura, il cardinale De Mendonca, nel Rosario recitato in Piazza San Pietro ieri sera davanti al popolo di Dio in preghiera per Papa Francesco: come cristiani «accogliamo il Magistero della fragilità e della sofferenza», affidandoci alla Madonna per imparare a condividere in fraternità «il peso della croce».
