Le condizioni di salute di Papa Francesco, come sta oggi 13 marzo 2025: l'ultimo bollettino del Vaticano, la paura passata e i 12 anni di Pontificato
ALTRA NOTTE SERENA (CON LA NIV) PER PAPA FRANCESCO: COSA FILTRA OGGI DAL VATICANO
È una notte serena e tranquilla quella che il Santo Padre ha affrontato nel giorno del suo 12esimo anno di Pontificato: come sta oggi Papa Francesco, dopo le 4 grandi paure avvenute in questo mese di ricovero, viene ripreso ieri dall’ultimo bollettino del Vaticano, in attesa delle nuove indicazioni stasera (con aggiornamenti “informali” della Santa Sede) e il ritorno domani delle comunicazioni ufficiali dell’ospedale Gemelli di Roma (proseguendo la “tradizione” ormai consolidata di un bollettino medico ogni 48 ore).
Il quadro generale delle sue condizioni di salute indicano stabilità e complessità, in uno scenario comunque molto meno preoccupante di quanto ha dovuto passare Papa Francesco anche solo 10 giorni fa al decimo piano del Policlinico: gli ultimi esami, la continua ossigenoterapia (ancora questa notte il Santo Padre l’ha passata con la mascherina NIV, ndr) e l’ultima radiografia al torace di ieri evidenziano una situazione migliorata ulteriormente rispetto ai giorni precedenti. Continua a fare fatica con la respirazione normale, ma il senso di soffocamento e mancanza di aria delle scorse settimane sembra per fortuna svanito.
Addirittura ieri il Vaticano, aggiungendo ulteriori informazioni al bollettino serale dal Gemelli, ha sottolineato che i sintomi e gli effetti della polmonite bilaterale – assieme all’infezione polimicrobica – sono in diminuzione, il che ha portato ad inizio settimana allo scioglimento della prognosi. Nell’aggiornamento della mattinata dalla Santa Sede si viene a sapere come sta Papa Francesco ed è una conferma dell’ottima nottata, «tranquilla di riposo», con la ripresa delle attività assieme alle terapie che prosegue ormai con cadenza “naturale”. In serata viene confermato che non sarà diramato il bollettino, salvo grosse novità, mentre le informazioni generali alla stampa saranno comunque mantenute come sempre avvenuto almeno due volte al giorno dall’inizio del ricovero.
IL “COMPLEANNO” DEL PONTIFICATO DOPO LA GRANDE PAURA PER LA POLMONITE
Se lo immaginava probabilmente più semplice e meno sofferente questo 12esimo “compleanno” del Pontificato il buon Papa Francesco, al centro di una immensa catena umana di preghiera fraterna dentro e fuori la Chiesa Cattolica da ormai quasi un mese esatto. Era il tardo pomeriggio del 13 marzo 2013 quando l’annuncio da Piazza San Pietro della fumata bianca in Conclave e poi il primo discorso con il “buonasera” divenuto iconico, dava inizio al nuovo Pontificato dopo le storiche dimissioni di Benedetto XVI.
Rinchiuso però in una camera d’ospedale dopo la fortissima paura per la bronchite, divenuta polmonite (dopo la cura cortisonica che non ha avuto effetto prima del ricovero), il Santo Padre ringrazia il popolo cristiano per le fortissime e incessanti preghiere in merito alla sua guarigione. Dopo tre ricoveri in 12 anni, dopo i quali Papa Francesco ha spesso scherzato con chi gli chiedeva come sta («sono ancora vivo» diceva dopo il penultimo ricovero lo scorso anno), la grande paura delle 4 crisi respiratorie e della condizione generale entrata in fase grave e critica praticamente subito dopo il ricovero di San Valentino, ora lo sguardo al futuro è graduale ma speranzoso.
Resta da capire come e quando uscirà dal Gemelli ma il timore di nuove infezioni, nonostante i miglioramenti in corso, suggerirebbero una degenza ancora piuttosto lunga e che potrebbe non essere coinvolto nei riti della Settimana Santa di Pasqua, lontani ancora ma su cui scorre quanto prima provare ad ipotizzare delle eventuali alternative.
