Comprare casa nel 2025 potrebbe essere un affare per via della discesa dei tassi d’interesse ma allo stesso tempo anche un impegno economico non indifferente per i prezzi in rialzo secondo una recente previsione pubblicata dalla testata Il Corriere della Sera.
Nonostante resti la possibilità di usufruire dell’incentivo fiscale under 36 per comprare la prima casa, il trend immobiliare del 2025 potrebbe focalizzarsi sulla ricerca di un affitto (per molteplici motivazioni). Quanto all’acquisto il tasso allo 0,8% di inflazione (con conseguente crescita, seppur lieve, economica) potrebbe agevolare i mutuatari con tasso variabile.
Comprare casa nel 2025 converrà? Le analisi immobiliari
Comprare casa nel 2025 potrebbe convenire a coloro che vorrebbero sottoscrivere un mutuo a tasso fisso. Le previsioni del trend immobiliare segnalano una possibile discesa dei tassi di interesse, interessando maggiormente i potenziali acquirenti sempre più orientati al tasso fisso e meno a quello variabile.
Nel report sorgono le preoccupazioni anche da parte di Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione bancaria italiana (Abi), il quale fa notare come i finanziamenti per le banche soffrono, a causa di un netto calo della domanda, con evidenti ripercussioni nel medio e lungo periodo.
Le incertezze riflettono negativamente sui tassi per i mutui. Ad esempio il noto indice IRS (utilizzato come parametro per i mutui a tasso fisso) a gennaio ha subito un primo aumento, passando dal precedente 2,23% all’attuale 2,5%.
Trend dei tassi in riduzione
Al momento il trend dell’immobiliare è in crescita, infatti i tassi d’interesse sono in costante riduzione (soprattutto dopo il taglio della Banca Centrale Europea). Ad esempio rispetto a due anni fa quando i tassi erano vicini al quattro per cento, oggi si attestano al tre per cento.
Il problema più grave resta il PIL poco allettante, dato che è il parametro più importante da tenere in considerazione, che attesta a sua volta una flessione negativa di 0,8 punti percentuali.
Tuttavia nel mercato immobiliare italiano sussiste un ulteriore problema causato dalla poca offerta, complice l’assenza di nuove abitazioni e soprattutto abitazioni non conformi alla prossima direttiva green.
Chi non potrà comprare casa nel 2025 dovrà rassegnarsi all’idea di restare in affitto e pagare un canone quasi inevitabilmente sempre più alto.