Elezione Papa, Njue: "Escluso senza motivo dal Conclave". Ma diocesi Kenya e Vaticano lo smentiscono. E ci sono pure dubbi sulla sua età

Il Conclave sta per cominciare, ma tra i 133 cardinali elettori non c’è Philip Anyolo Njue, al centro di un caso, perché ha dichiarato di essere stato escluso. Secondo la versione ufficiale, ha problemi di salute, ma il cardinale africano ha rilasciato un’intervista a un giornale locale dichiarando di non conoscere le ragioni di quella che ritiene un’esclusione, smentendo di versare in condizioni precarie di salute. Ai microfoni del Daily Nation ha aggiunto che “coloro che si recano lì per l’elezione ricevono solitamente inviti ufficiali, ma questo non è successo nel mio caso“.



Njue, che aveva partecipato al Conclave del 2013, ha ribadito che la sua assenza non è una sua scelta dovuta a problemi di salute. “Davvero, è difficile commentare“, ha chiosato il cardinale keniano, che negli scorsi mesi è stato al centro di un altro caso per la questione dell’età.

DIOCESI E VATICANO INTERVENGONO

Philip Anyolo, arcivescovo di Nairobi, ha trasmesso ai media nazionali una nota in cui ha spiegato che il cardinale era stato ufficialmente invitato tramite la Nunziatura keniana, ma non si sarebbe messo in viaggio, a causa delle sue condizioni di salute.



In risposta alle varie richieste di informazioni riguardanti la partecipazione di Sua Eminenza John Cardinale Njue al prossimo conclave previsto per il 7 maggio 2025, confermo che sebbene Sua Eminenza sia idoneo a partecipare e sia stato ufficialmente invitato attraverso la Nunziatura Apostolica in Kenya, il Nunzio Apostolico, in accordo con l’Ufficio dell’Arcivescovo di Nairobi, ha debitamente comunicato all’Ufficio competente della Santa Sede che, a causa delle sue attuali condizioni di salute, Sua Eminenza John Cardinal Njue non potrà recarsi a Roma e partecipare al Conclave“, ha dichiarato l’Arcivescovo Anyolo. Inoltre, ha fatto appello alla vicinanza spirituale con il cardinale Njue, chiedendo preghiere per la sua buona salute.



Successivamente è intervenuta la Sala stampa del Vaticano, che ha ricordato che “non è necessario un invito“, perché vi sono ammessi di diritto al Conclave. Pertanto, Njue poteva recarsi a Roma, avendo il diritto di partecipare al conclave, ma dalle verifiche effettuate tramite la Nunziatura sono emersi i suoi problemi di salute. Dunque, il caso è chiuso, eppure resta il mistero delle dichiarazioni di Njue a poche ore dall’inizio del Conclave. Fonti dell’arcidiocesi di Nairobi hanno confermato il 30 aprile ad ACI Africa che non c’erano piani in corso per il viaggio del cardinale Njue in Vaticano a Roma proprio per motivi di salute.

IL CASO DELL’ETÀ DI NJUE

In realtà, pure la questione dell’età è un giallo, perché Njue, ultimo cardinale sopravvissuto in Kenya, secondo alcuni media, che hanno fatto riferimento a voci della Chiesa romana, aveva dichiarato di avere 80 anni, ma in realtà, dopo verifiche della Santa Sede, sarebbe emerso che ne ha 81, quindi non sarebbe eleggibile, in virtù del limite di 80 anni.

Poi da documenti di una pubblicazione passata è emerso che sarebbe nato nel 1944, ma nell’ultimo aggiornamento del Vaticano è riportato un altro anno, 1946, quindi potrebbe votare. La questione età è passata in secondo piano quando è emersa la notizia delle condizioni di salute precarie, per le quali è saltato il viaggio a Roma.

Questo caso in un certo senso è stato chiuso con i comunicati sopracitati, in quanto è stato confermato che avrebbe potuto partecipare al Conclave, ma il motivo della sua assenza è legato appunto ai problemi di salute. Ma la vicenda resta aperta, proprio in virtù delle dichiarazioni rese dal cardinale.