I concorsi per entrare nei ministeri potrebbero aumentare, non solo nel 2025 ma anche nel 2026. L'obiettivo è ridurre gli anziani.

Le PA sono sempre più d’accordo a pubblicare dei Concorsi per assumere nei ministeri nel 2025. Durante i primi mesi di quest’anno in corso c’è stata un’assunzione collettiva di ben 91.000 impiegati nel settore pubblico grazie ai 9.000 bandi resi pubblici.

Per Paolo Zangrillo gli obiettivi di raggiungere un personale giovane e in linea con le competenze digitali potrebbero definirsi “facili”. E a dimostrarlo – come in una sua nota di maggio – sono i 2 milioni di iscritti e più della metà di loro under 40.



Il futuro dei concorsi dei ministeri del 2025

I concorsi per i ministeri saranno sempre di più, non solo nel 2025 ma anche in futuro. Le Pubbliche Amministrazioni sono propense a ridurre gli anziani per lasciar posto ai più giovani, soprattutto a coloro che hanno dimestichezza con l’AI e con l’informatica (oltre che le adeguate conoscenze burocratiche).



Indipendentemente dai bandi pubblici in scadenza a luglio, già per l’anno prossimo sono previste nuove assunzioni, proprio perché alcuni enti – come il Ministro dell’Interno – hanno deciso di non lasciare alcun impiegato sopra i 68 anni.

Altri ancora, come il Ministero della Ricerca e dell’Università, non ha concesso deroghe una volta compiuti i 67 anni. Ma anche nei contesti in cui c’è urgenza di lasciare del personal “senior”, devono sussistere dei requisiti imprescindibili, come ad esempio dimostrare che non ci siano altre alternative.

Spazio ai giovani

Il Ministro delle P.A, Paolo Zangrillo, spera di incrementare le risorse più giovani, ad esempio permettendo ai giovani che studiano presso le ITS Academy, istituti di alta specializzazione informatica, di essere impiegati anche inizialmente con un contratto a tempo determinato.



Al momento nelle Pubbliche Amministrazioni l’età media dei lavoratori è di 50 anni, soltanto il 5% risulta essere under 30.

Dal Dipartimento oggetto della funzione pubblica, nel frattempo giungono 2 nuove soluzioni innovative: i dottorati e i tirocini inPA. Un’alternativa temporanea all’assunzione a tempo indeterminato, ma che allo stesso tempo garantisce una valutazione positiva in fase di esame concorsuale.

Potremmo definirla in linea con il nuovo Decreto di valutazione sancito dal Consiglio dei ministri, che punta a migliorare la burocrazia e l’avanzamento di carriera basato sulle effettive performance e obiettivi raggiunti.