Joe Biden confermato Presidente Usa, arrivano le congratulazioni di Conte e Di Maio: “non vediamo l'ora di lavorare con voi". Ma nel 2018 da Trump il Premier diceva...

Dopo le convulse ore dell’assalto al Congresso Usa da parte dei fan di Donald Trump, il Parlamento americano ha ufficializzato la vittoria di Joe Biden alla ultime Elezioni e dal prossimo 21 gennaio a Washington sarà a tutti gli effetti il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America per i prossimi 4 anni.

Dall’Italia – negli ultimi anni tra i Governi occidentali più a fianco della Presidenza Trump – sono giunte immediate le congratulazioni del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, più volte tra l’altro contestati nelle scorse settimane per uno “scarso” schierarsi a fianco del Presidente eletto in attesa della conferma o meno della vittoria alle Presidenziali Usa. «Il Congresso americano ha certificato la vittoria elettorale di Joe Biden. Non vediamo l’ora di lavorare assieme al Presidente Biden e alla Vice Presidente Kamala Harris per promuovere insieme un’agenda globale di crescita, sostenibilità e inclusione», ha scritto sui social il Premier Conte con tanto di post poi tradotto in inglese.



IL “CAMBIO” DI PASSO DA BIDEN A TRUMP

Messaggio molto simile dall’ex leader M5s e attuale inquilino della Farnesina: «Congratulazioni al presidente eletto Joe Biden in seguito alla certificazione dei risultati delle elezioni da parte del Congresso degli Stati Uniti. Non vediamo l’ora di lavorare con la nuova amministrazione e siamo uniti a sostegno della democrazia. Gli Stati Uniti possono contare sull’Italia come solido alleato e partner strategico». Ma il cambio di “passo” e di “strategia” del Governo italiano si fa evidente, con lo stesso Conte che nei giorni successivi alle Elezioni Usa ammise di esser stato l’unico leader mondiale a non aver ancora sentito al telefono Joe Biden: i fatti incresciosi avvenuti al Congresso ieri sera hanno di fatto reso l’immagine di Trump a livello mondiale ai minimi storici e da Palazzo Chigi, con la certificazione della vittoria di Biden, è giunto l’ultimo tassello definitivo per schierarsi al 100% con la nuova Presidenza.



C’è chi però non “perdona” a Conte e Di Maio la ritrosia di questi mesi a “schierarsi” tra Biden e Trump e questi è Matteo Renzi, assai polemico nella sua Enews straordinaria di oggi: «Il populismo violento non è solo quello di Donald Trump […] Oggi tocca a noi dire che la democrazia americana è un valore che non si tocca. Dire che il comportamento di Trump è folle (e i primi a dirlo chiaro dovrebbero essere i suoi fan italiani, ancora troppo reticenti sull’argomento)». Nel 2018, dopo la prima visita di Giuseppe Conte alla Casa Bianca, il Premier italiano parlava così della Presidenza Trump: «Stati Uniti e Italia sono legati, il mio Governo e quello di Trump sono entrambi Governi del cambiamento, scelti dai cittadini per miglior»e lo status quo e il livello di qualità della loro vita. Tante cose ci uniscono, stiamo realizzando promesso in campagna elettorale e lavoriamo per dare risposte alle aspettative dei cittadini». Non sono pochi tra l’altro a richiamare in causa, nelle ore della crisi di Governo, le “previsioni” fatte da Giancarlo Giorgetti (n.2 della Lega) che a tempo debito aveva detto quanto Renzi avrebbe cercato di far cadere Conte se alla Elezioni Usa avessero trionfato i Democratici.