Dal 13 novembre 2014 in Francia vige una legge antiterrorismo che consente di eliminare rapidamente i contenuti Internet più insostenibili e pericolosi per l’umanità e la democrazia. La relazione del 2022 dell’Autorità di regolazione per le comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom), sui contenuti terroristici e pedopornografici, sottolinea come lo scorso anno, l’Ufficio Centrale per la Lotta alla Criminalità connessa alle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (OCLCTIC) della Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria (DCPJ), ha inviato a fornitori di servizi Internet e motori di ricerca 82.754 richieste di rimozione di contenuti a sostegno del terrorismo. I contenuti invocavano atti terroristici nel 18% dei casi.
Grazie alla legge del 2014, la Polizia Giudiziaria può chiedere loro di annullare la pubblicazione del contenuto offensivo entro 24 ore. Se tale richiesta non arriva entro quel periodo, la polizia può richiedere la rimozione o il blocco del contenuto. Nel 2022 sono arrivate 3.343 richieste in tal senso (2.951 richieste di rimozione e 392 di blocco). Gran parte dei contenuti, però, è stata eliminata entro le 24 ore. Si tratta di immagini varie, come quelle dello stupro e dell’omicidio di due turiste norvegesi nel 2018, riprese in diretta da terroristi islamici. Il video è stato ritrovato nel 2022 su un sito amatoriale.
Contenuti terroristici sul web: le segnalazioni
La maggior parte dei contenuti terroristici proviene da organizzazioni chiaramente identificate come lo Stato islamico o al-Qaeda. Tali organizzazioni si affidano in particolare a siti collaborativi, giochi online o social network dove il pubblico è fidelizzato e il controllo da parte delle autorità complesso. Le procedute avvengono sotto il controllo vigile di una “persona qualificata”. Dal giugno 2022 è un membro del collegio Arcom a controllare. Questa viene informata di qualsiasi blocco o rimozione ed è suo compito verificare se tali richieste siano giustificate ai sensi della legge. Se vi è un’irregolarità spetta all’Ufficio centrale rimuovere il contenuto.
L’OCLCTIC non è tenuto a seguire la raccomandazione della “persona qualificata”: se decide di ignorarla, questa può allora appellarsi al giudice amministrativo che deciderà. I dissidi tra le due figure, però, sono rari. Oggi l’obiettivo è che tutti i contenuti segnalati vengano rivisti. Un impegno che prevede una sessione settimanale di “visione” e revisione della durata di quattro ore per “elaborare” migliaia di contenuti. Tali consultazioni in sicurezza vengono effettuate su apposite postazioni di lavoro, all’interno della sede di Arcom. Lo scorso anno le richieste di ritiro in materia di terrorismo (3.645 nel 2020, 14.888 nel 2021 e 15.177 lo scorso anno), la lotta è tutt’altro che finita.