Agenzia delle Entrate ha lanciato l’operazione contributo a fondo perduto per le attività che hanno subito danni dal coronavirus. Le domande possono essere inviate entro e non oltre il 13 agosto 2020. Solo se il soggetto richiedente è un erede che continua l’attività per conto del soggetto deceduto, le domande possono essere inviate a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto. Nei giorni scorsi Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha assicurato che il contributo a fondo perduto per le Pmi verrà erogato «entro una decina di giorni direttamente sul conto corrente dei richiedenti che rientrano nei parametri fissati dal legislatore». Inoltre, come riportato da Repubblica, aveva spiegato che la procedura realizzata con Sogei permetterà di «presentare la richiesta on line sul nostro sito Internet oppure tramite il canale Entratel inviando la domanda già precompilata dai software gestionali di cui già si avvalgono i contribuenti e i loro intermediari». (agg. di Silvana Palazzo)
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO, QUALI CONTROLLI SCATTANO
Comincia oggi la corsa contro il tempo per il contributo a fondo perduto erogato dall’Agenzia delle Entrate. Una questione di particolare interesse è quella dei controlli. Prima di effettuare l’accredito, infatti, Agenzia delle Entrate li effettua sui dati presenti nell’istanza e su quelli nell’anagrafe tributaria per individuare anomalie e incoerenze che possono determinare lo scarto della domanda. Stando a quanto riportato da Italia Oggi, tra i controlli previsti c’è anche quello della verifica che il conto corrente indicato, su cui erogare il bonifico, sia intestato o cointestato al codice fiscale del soggetto che richiede il contributo a fondo perduto. Questa verifica avviene tramite il servizio realizzato da PagoPa spa, con cui l’Agenzia delle Entrate ha stipulato un accordo specifico. Ma sono previsti controlli ad hoc anche per la prevenzione da tentativi di infiltrazioni criminali. Questi controlli sono disciplinati con un protocollo d’intesa sottoscritto tra Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e Agenzia delle Entrate. (agg. di Silvana Palazzo)
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO, LE VERIFICHE
Scatta oggi la procedura per distribuire i contributi a fondo perduto in favore dei lavoratori che hanno subito gravi perdite economiche durante il periodo di coronavirs. A riguardo, come scrive IlSole24Ore.it, non verrà effettuato alcun controllo preventivo, ma solamente dopo che il fondo perduto verrà liquidato scatteranno le verifiche. «Dal momento dell’istanza all’accredito in conto corrente sull’Iban indicato dal contribuente passeranno all’incirca 10 giorni lavorativi», le parole di Raffaele Russo, nel gabinetto del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Una volta effettuata la richiesta «saranno effettuati solo controlli di coerenza – prosegue ancora Russo – che consistono tra gli altri nel riscontro delle codice fiscale del dichiarante e della correttezza dell’Iban indicato». Russo ha poi aggiunto: «i controlli di merito e la caccia a chi punta alla frode e non all’aiuto saranno effettuati dall’agenzia delle Entrate solo dopo il pagamento attraverso la collaborazione con la Guardia di Finanza. Con la verifica incrociata dei dati già incamerati in Anagrafe tributaria con la fattura elettronica, gli scontrini telematici e le liquidazioni periodiche dell’Iva». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO, DOMANDE DA OGGI
Da oggi lunedì 15 giugno scatta l’operazione per i contributi a fondo perduto per aziende, lavoratori autonomi e Pmi danneggiate dalla crisi coronavirus: come previsto dal Decreto Rilancio, i fondi saranno erogati dall’Agenzia delle Entrate con la possibilità di presentare le domande dal 15 giugno fino al prossimo 24 agosto 2020. «E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019» si legge nel testo del Decreto approvato lo scorso 19 maggio dal Governo Conte. Dopo settimane di messa a punto, finalmente l’iter per la richiesta delle domande parte ufficialmente con la guida che implementa tutte le informazioni necessarie disponibile a questo indirizzo.
Il modello telematico per la richiesta delle risorse a fondo perdute sarà attivo sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal primo pomeriggio di oggi: principali requisiti richiesti per ricevere il bonus è l’aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro; secondo punto, l’ammontare del fatturato di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi dell’analogo fatturato di aprile 2019. Esistono comunque due eccezioni: il contributo spetta a prescindere dal calo di fatturato se l’attività è iniziata dall’1 gennaio 2019 e per tutti i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da sisma, alluvione, crollo strutturale, ancora in emergenza al 31 gennaio 2020.
COME SI FA DOMANDA PER BONUS PMI
Come spiegato dalla stessa Agenzia delle Entrate tramite la guida fornita dal direttore Ernesto Maria Ruffini, i contributi a fondo perduto del Dl Rilancio sono esclusi solo per iscritti a Casse degli Ordini, società di partecipazione, enti pubblici, intermediari finanziari e i soggetti che già percepiscono il bonus 600 euro del Dl Cura Italia. Per tutte le altre categorie, inviare la domanda avverrà in questi passaggi: occorrerà complicare online l’istanza presente sul canale telematico Entratel/Fisconline oppure entrando nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi (è possibile avvalersi di intermediari nell’aiuto alla compilazione, ndr). A questo indirizzo è possibile trovare le info necessarie per la compilazione, qui invece le informazioni tecniche per l’invio della domanda stessa: Il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato al suo Cassetto fiscale o al servizio di Consultazione delle fatture elettroniche. Inoltre, sempre da oggi sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia oppure tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). In merito alla quantità di fondi erogati, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che si attuerà la differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente di aprile 2019, alla quale si applica ulteriormente una percentuale in relazione all’ammontare di compensi e ricavi.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: RUFFINI “SOLDI IN 10 GIORNI”
Nello specifico dei casi, il fondo sarà del 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400 mila euro; del 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro; del 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro. «I contributi a fondo perduto per le Pmi danneggiate dal coronavirus, previsti dal decreto Rilancio verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate entro una decina di giorni direttamente sul conto corrente dei richiedenti che rientrano nei parametri fissati dal legislatore» ha spiegato a Repubblica il direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini illustrando poi anche la procedura apposita online per inviare domande e compilare la pratica, «Dal primo pomeriggio di lunedì, commercianti, artigiani e piccoli imprenditori con ricavi e compensi fino a 5 milioni di euro – che hanno subito un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente di almeno un terzo – potranno richiedere i contributi a fondo perduto introdotti dal decreto rilancio». Non avverrà alcun click day dato che le domande potranno essere presentate entro 60 giorni a partire da oggi: nota bene importante, in caso di contributo di importo superiore a 150.000 euro, il modello dell’istanza deve essere firmato digitalmente dal soggetto richiedente e inviato esclusivamente tramite Posta Elettronica Certificata(PEC).