Dal prossimo 15 giugno fino al 24 agosto 2020 sarà possibile presentare le domande per chiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio: «E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, titolari di partita Iva a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019», si legge nel testo approvato in maggio. Il bonus stanziato dal Governo Conte spetta a tutte le imprese, partite iva, titolari di reddito agrario che hanno ricevuto parziali perdite di fatturato per via del lockdown imposto per l’emergenza Covid-19: ieri l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato online la guida specifica a cura di Ernesto Maria Ruffini, il direttore dell’Agenzia. Dal primo pomeriggio del 15 giugno prossimo il modello telematico per la richiesta delle risorse a fondo perdute sarà attivo sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
I principali requisiti richiesti per il nuovo bonus sono due: in primis, aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro. In secondo luogo, l’ammontare del fatturato di aprile 2020 deve essere inferiore ai due terzi dell’analogo fatturato di aprile 2019. L’Agenzia sottolinea però due eccezioni: il contributo spetta a prescindere dal calo di fatturato se l’attività è iniziata dall’1 gennaio 2019 e per tutti i soggetti con domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da sisma, alluvione, crollo strutturale, ancora in emergenza al 31 gennaio 2020.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: I FONDI E COME SI POSSONO CHIEDERE
Il contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio è escluso ai professionisti iscritti alle Casse degli Ordini privatizzati, alle società di partecipazione, agli enti pubblici, agli intermediari finanziari e a tutti i soggetti che già fruiscono del bonus 600 euro del Decreto Cura Italia. Per tutte le altre categorie invece, da lunedì prossimo sarà possibile richiedere il bonus a fondo perduto: occorrerà complicare online l’istanza presente sul canale telematico Entratel/Fisconline oppure entrando nell’area riservata del portale Fatture e Corrispettivi (è possibile avvalersi di intermediari nell’aiuto alla compilazione, ndr).
Può trovare accesso anche la consueta procurare con credenziali Agenzia Entrate, Spid o Cns: a questo indirizzo potete trovare tutte le informazioni per la compilazione, qui invece le info tecniche per l’invio della domanda. Premettendo che il bonus a fondo perduto è escluso in maniera categorica da ogni tipo di tassazione, ecco come si può calcolare il contributo che si riceverà dopo la fase di presentazione delle domande: come spiega ancora l’Agenzia, si attuerà la differenza fra il fatturato e i corrispettivi del mese di aprile 2020 e il valore corrispondente di aprile 2019, alla quale si applica ulteriormente una percentuale in relazione all’ammontare di compensi e ricavi. Nello specifico sarà del 20% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 400 mila euro; del 15% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 1 milione di euro; del 10% se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 non superano la soglia di 5 milioni di euro.