A sorpresa, forse per testare una futura possibile strategia di sviluppo, RaiPlay ha pubblicato di recente una bella serie tv irlandese, coproduzione BBC e Hulu, tratta dall’omonimo romanzo di Sally Rooney che si chiama Conversations With Friends. La giovane autrice irlandese è giunta al successo soprattutto per il suo secondo romanzo “Persone normali”, da cui era già stata tratta dallo stesso gruppo di autori una serie tv di successo nel 2020 (Starz Play).
Conversations With Friends è incentrata sul complicato rapporto tra due coppie di giovani, ma di generazioni diverse. Da un lato, le due amiche di infanzia Frances e Bobbi, dall’altra la coppia più adulta composta da Melissa e Nick. Le prime due ragazze sono poco più che ventenni, studiano al Trinity College di Dublino e cercano di capire cosa fare della loro vita. Sono la rappresentazione concreta di quello che oggi viene definita Generazione Z.
Frances coltiva il sogno di diventare una scrittrice. E la complessa relazione – anche sentimentale – con Bobbi è la fonte di gran parte dei suoi racconti. La sua amica ha una personalità più forte della sua, ne è dominata, rappresenta da sempre il centro della sua vita. A questa dipendenza contribuisce anche il difficile rapporto con la sua famiglia, il padre alcolizzato che a fatica riesce a mantenerla agli studi, e la mamma con cui ha seri problemi di comunicazione.
Quando Bobbi e Frances incontrano a una festa Melissa e Nick la loro vita cambia. Melissa è una scrittrice di successo e Nick un attore con una evidente sofferenza psicologica, che ovviamente ne accresce il fascino e l’interesse, soprattutto da parte di Frances. La coppia è più grande delle due ragazze, hanno già una vita professionale affermata, ma nascondono fragilità e una crisi di coppia profonda. Melissa e Nick sono in poche parole esemplari della generazione “millennials”.
La relazione tra i quattro giovani si sviluppa tra la ricca vita culturale in una Dublino bellissima e una villa sul mare che la coppia adulta possiede in Croazia e in cui gli amici trascorrono un paio di settimane di vacanze. Sullo sfondo la vita di tutti i giorni, l’università, il servizio sanitario, i trasporti pubblici. Insomma, la vita quotidiana e concreta dei giovani di oggi, che si svolge sotto la cappa di una società ormai immobile, dove chi governa pensa di aver raggiunto il massimo, di non essere più in grado di dare qualcosa di più.
Il tema della serie è essenzialmente questo, il confronto tra due generazioni vicine per età ma radicalmente diverse. Con il passare del tempo emerge chiaramente che la generazione più forte è proprio quella più giovane. È più radicata nei propri valori, vive nel rispetto della persona, è attenta ai sentimenti degli altri, meno egoista e più libera. Forse è maggiormente condizionata dalle incertezze e dai dubbi sulle proprie possibilità. Sicuramente è meno “ottimista” sul futuro, soprattutto perché circondata da fallimenti.
Se l’epilogo negativo della vita dei genitori è motivo per Frances per riscoprire affetto e rispetto per la sua famiglia, la scoperta delle debolezze e delle contraddizioni della coppia apparentemente più forte serve a chiarirsi le idee e a capire meglio cosa si desidera veramente. Uno spaccato reale delle nostre società, ma soprattutto una lettura interessante dei desideri dei giovani d’oggi, del loro modo di pensare.
Da segnalare l’interpretazione di Frances della giovane attrice irlandese Alison Oliver, alla sua prima prova di rilievo. Nei panni dell’amica Bobbi invece troviamo la giovane attrice americana Sasha Lane, già vista in Utopia . La coppia Melissa-Nick è invece interpretata dall’attrice e pittrice britannica Jemima Kirke e da Joe Alwyn, ex marito di Taylor Swift.
Rimane da capire che ci fa una serie così su RaiPlay. O meglio, speriamo che sia il segno che la piattaforma voglia riconquistare uno spazio da anni abbandonato ad altri. Forse qualcuno in Rai ha finalmente capito che la sopravvivenza della nostra più importante azienda culturale dipende proprio dalla velocità con cui – uscendo dalla sua “comfort zone” rappresentata dal pubblico over 65 – ci si confronta con i temi e i gusti delle generazioni più giovani (Sanremo docet).
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