Coronavirus Francia: 21.340 morti, 159.877 casi. Negozi riaperti l'11 maggio, ma forse date diverse di regione in regione. Polemica sullo sport, che il ministro definisce "non prioritario"

Il Coronavirus in Francia continua, purtroppo, a lasciare traccia del suo passaggio: la si scorge inequivocabilmente nei bilanci quotidiani, che si aggravano giorno dopo giorno e diventano sempre più tragici. Dall’inizio della pandemia ad oggi, in landa transalpina si sono registrati 159.877 casi, con 21.340 persone decedute dopo aver riscontrato la propria positività al Covid-19. Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Bruno Le Maire, ha auspicato nella mattinata di oggi, giovedì 23 aprile 2020, che tutti i negozi, ad eccezione di ristoranti e bar, possano riaprire l’11 maggio, data fissata per la fine del lockdown, senza però escludere eventuali disparità regionali. “Vogliamo che tutti i negozi possano riaprire in quella data nello stesso modo, per correttezza. L’unica differenza che potrebbe esserci, ma che non è ancora stata decisa, consiste nella ripartenza compatta a livello nazionale: potrebbero esserci differenze regione per regione, ma questa è una valutazione che dovrà essere fatta con cautela”.



CORONAVIRUS FRANCIA, SCOPPIA LA POLEMICA: “SPORT NON PRIORITARIO”


Il consumo di elettricità in Francia è diminuito del 20% dall’entrata in vigore delle misure di contenimento nel tentativo di frenare l’epidemia di Covid-19, ha annunciato giovedì François Brottes, presidente del comitato esecutivo di RTE. “La precedente crisi finanziaria aveva ridotto i consumi del 5%, ora siamo al 20%. Sono essenzialmente le attività industriali e di servizio a trovarsi all’origine di questo calo decisamente significativo del consumo di energia elettrica”. Nel frattempo, Roxana Maracineanu ha annunciato che lo sport “non è una priorità”e il Comitato della Cultura sta iniziando a spazientirsi. In un comunicato stampa ha esternato le sue perplessità: sono “le vite di 18 milioni di licenziatari, 3 milioni di volontari, centinaia di migliaia di associazioni sportive e decine di migliaia di aziende” ad essere “sconvolte dal confinamento e dalle sue conseguenze. In queste drammatiche circostanze, la commissione è sorpresa e preoccupata” e ha richiesto al ministro dello Sport di annunciare al Senato misure ambiziose per la comunità.

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