Si è – fortunatamente – chiusa con un lieto fine la storia della neonata rapita a Cosenza dalla clinica del Sacro Cuore poche ore dopo la nascita e superata la bufera la madre della piccola, Valeria Chiappetta, ha affidato ai social una riflessione sull’accaduto accompagnata da un ringraziamento a tutte le (tantissime) persone che in quelle difficili ore hanno rivolto un pensiero alla famiglia: la buona notizia – e vale certamente la pena partire da qui – è che la piccola nell’arco di sole tre ore è stata riaffidata al caldo abbraccio della madre che attualmente si trova ancora in quella stessa clinica di Cosenza dalla quale dovrebbe uscire probabilmente nei prossimi giorni.
Partendo – invece – dal principio, la vicenda è iniziata nella prima serata di ieri quando attorno alle 18:30 una donna si è presentata nella clinica di Cosenza dicendo di essere un’infermiera dover portare via la bambina per una visita di routine: dopo diverse ore, allertate, madre e nonna della piccola hanno lanciato l’allarme e grazie alle telecamere di sorveglianza dell’ospedale gli inquirenti sono risaliti subito ai rapitori che – nel frattempo – erano rincasati e avevano organizzato una festa per accogliere la nuova figlia; non solo perché pare che la coppia avesse programmato tutto da tempo, inscenando una gravidanza (della quale il ‘padre’ sostiene di aver creduto veramente) per nove mesi.
La madre della neonata rapita a Cosenza: “Non supereremo mai quello che è accaduto, ma Sofia sta bene”
Individuati i rapitori, gli inquirenti di Cosenza hanno potuto riconsegnare la piccola alla madre e fortunatamente la vicenda si è conclusa – appunto – nell’arco di poche ore appurando anche che la neonata rapita fosse in perfetta salute; mentre attualmente la coppia è stata – ovviamente – arrestata e dovrà rispondere dell’accusa di rapimento, con le indagini che stanno cercando di capire se già prima d’ora avessero organizzato e messo in atto un altro simile rapimento.
“Questa – ha commentato qualche ora più tardi la madre della neonata rapita a Cosenza con un post su Facebook – è la nostra famiglia che ieri si stava sgretolando in mille pezzi“, ringraziando le forze dell’ordine per il “lavoro eccezionale” che hanno fatto mentre lei aveva già “perso le speranze” e tutte le persone che si sono mobilitate per cercare la piccola Sofia: “Non penso – spiega ancora – che riuscirò mai a superare questa cosa” specialmente perché ieri lei e il compagno sono “morti e risorti“, ma la cosa più importante per loro è che ora “Sofia sta bene“.