Storie Italiane apre stamane con la vicenda choc di una neonata rapita in una clinica di Cosenza, ritrovata solo dopo tre ore: una coppia l’aveva portata via dalla Sacro Cuore, non si sa bene per quale motivo. Il dramma è iniziato alle ore 18:30 circa dopo che una donna qualificatasi come infermiera entra nella stanza della piccola Sofia e di mamma Valeria. La madre si fida ma la neonata non tornerà più, visto che la finta infermiera è in realtà una rapitrice, che insieme al suo compagno escono dalla clinica, per poi salire su un’Alfa Romeo grigia e scomparire. Grazie alla vettura si è risaliti al proprietario dopo di che le ricerche si sono concentrate su una precisa zona della città di Cosenza, a Castrolibero e la casa della coppia era già stata programmata per l’arrivo della piccola. Era stato messo anche un fiocco azzurro per annunciare la nasciate, e la coppia raccontava da tempo a parenti e amici di essere in attesa del loro desiderato figlio, e lo stesso avevano fatto anche su Facebook. La finta infermiera ha poco più di 50 anni mentre il compagno è un po’ più giovane: solo l’intervento repentino ha permesso alla coppia di non allontanarsi. Ovviamente ci si è chiesto come mai due persone siano riuscite ad entrare nella clinica privata, prendere la neonata per poi andarsene come se nulla fosse. Sembra inoltre che fra i due vi sia stato anche un mezzo litigio nella clinica, di conseguenza i dubbi restano.
Il TgR ha potuto parlare con il padre della neonata, che ovviamente era sollevato dopo ore di grande sconforto. Ma a cosa è dovuto questo gesto? Sembra incomprensibile anche perchè i due rapitori non hanno saputo dare una spiegazione a quel gesto, chiudendosi nel silenzio, l’unica ricostruzione plausibile è quella di un gesto legato a delle delusioni per gravidanze passate e questo verrebbe confermato dal fatto che da mesi la coppia raccontava appunto di gravidanze. Storie Italiane ha mandato in onda il post pubblicato lo scorso 8 gennaio dalla stessa coppia in cui veniva annunciata la nascita di un certo Hansel, un maschietto, quando in realtà la rapita era una bimba, la piccola Sofia.
Il talk ha parlato anche con il nonno della rapita: “Ho chiamato subito i carabinieri dopo che mi ha avvisato mia figlia, e grazie a Dio è andata bene, sono tutto contentissimo, ringrazio tutti, chiunque ha collaborato”. Attenzione anche ad un dettaglio sconvolgente: era già successo che la coppia aveva “provato a rapire” un neonato, precisamente la settimana passata, come precisa l’inviato di TgR a Storie Italiane: “Questa coppia girava nei reparti senza una reale motivazione, facendosi passare per persone in visita. Anche i parenti della stessa coppia sono rimasti sconvolti, pensando che mai sarebbero arrivati a tanto”. Davide Barzan, in collegamento con Storie Italiane, ha precisato che i due rapitori hanno approfittato dell’orario di visite della clinica, precisando inoltre che la clinica in questione è una delle migliori in assoluto. Gabriele Presti, dirigente della polizia investigativa, ha aggiunto: “Appena abbiamo avuto la segnalazione abbiamo fatto partire il team, coordinati dalla procura cosentina. Abbiamo ascoltato i famigliari e poi abbiamo controllato le videocamere. Da lì siamo riusciti a individuare la coppia, formata da un’italiana e da un uomo dai chiari tratti stranieri. Abbiamo individuato la loro abitazione e ci siamo trovati di fronte una scena surreale, la festa per l’arrivo a casa di un figlio. Era tutto una pantomima, una cosa messa in atto dalla coppia che aveva simulato la gravidanza e quello era l’atto finale. Hanno quindi ammesso in parte la loro responsabilità e abbiamo poi riconsegnato la bimba alla madre. La coppia ha giustificato il gesto per il fatto delle precedenti gravidanze che non erano andate a buon fine. Ora le indagini proseguono per accertare eventuali tentativi dei giorni precedenti della coppia, ma il rapimento è del tutto casuale, non ci sono collegamenti fra i rapitori e le vittime”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
NEONATA RAPITA IN UNA CLINICA DI COSENZA, RITROVATA, ERA IN AUTO CON UNA COPPIA: COSA È SUCCESSO?
E’ stata fortunatamente ritrovata la neonata che era stata rapita in quel di Cosenza. Dopo solo 24 ore la piccola appena nata è stata ridata ai suoi genitori, dopo che ha polizia ha fermato una coppia, un uomo e una donna, presunti autori del gesto choc. La neonata era stata portata via dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza attorno alle ore 18:30 di ieri, martedì 22 gennaio 2025.
Si trovava in compagnia della madre, una donna di 27 anni, e della sua nonna (suocera della mamma), quando ad un certo punto è arrivata una donna che indossava la mascherina, e dicendo di essere una puericultrice, colei che assiste appunto i neonati e i bimbi. Ha quindi detto che avrebbe dovuto prelevare la neonata per portarla ad una visita di rito del pediatra ma quando ha preso la piccola, invece di recarsi dal medico si è allontanata dalla stessa struttura.
NEONATA RAPITA A COSENZA: LA FINTA PUERICULTRICE
Nel frattempo la mamma della neonata e la nonna, vedendo che la “visita” stesse durando troppe tempo, hanno iniziato ad allarmarsi, chiedendo poi informazioni, anche perchè temevano qualche complicazione fisica, ma alla fine la realtà è stata ancora peggio: la bimba era stata infatti rapita e portata via dalla clinica.
Le telecamere di sicurezza hanno ripreso l’intera scena e si vede la finta puericultrice con in braccio la neonata per poi adagiarla su un ovetto, ed essere raggiunta da un uomo con un cappellino. Provano a mettere la bimba nell’ovetto, ma non riuscendoci decidono di allontanarsi con la stessa in braccio, per poi entrare in auto ed allontanarsi. Immediatamente è scattata la chiamati ai soccorsi, con le forze dell’ordine che hanno iniziato a cercare i due rapitori, con vari posti di blocco. Alla fine una pattuglia ha individuato la coppia, ancora in auto e ancora con la neonata a bordo, per poi fermarla e mettere in salvo la bimba.
NEONATA RAPITA A COSENZA: UN GIALLO
Una storia decisamente misteriosa, anche perchè, come riferisce TgCom24.it, la mamma e il papà della bimba sono due persone normali, così come l’intera famiglia: la madre ha 27 anni e fa la casalinga, mentre il papà ha 29 anni e lavora alla Conad. I due hanno inoltre un altro figlio di 6 anni: perchè questo rapimento quindi? E’ stata una scelta casuale o volevano fare del male a quella famiglia?
Difficile dirlo, fatto che sta gli inquirenti hanno aperto una indagine per ricostruire nel dettaglio cosa sia accaduto e ad aiutare nel ritrovare la piccola rapita è stato il sistema di videosorveglianza della clinica di Cosenza, che fortunatamente ha funzionato alla perfezione, e che ha permesso di dare un volto ai due rapitori. Il responsabile della clinica, Saverio Greco, ha fatto sapere che solitamente non si chiedono i documenti di identità alle persone che fanno visita, ma ovviamente quanto accaduto potrebbe far ripensare i sistemi di sicurezza.