Il conduttore di Pechino Express 2024 spiazza: “Bullizzato in collegio, successo cose spiacevoli”
Questa sera andrà in onda una nuova puntata di Pechino Express 2024 ed al timone ci sarà nuovamente Costantino Della Gherardesca. Il conduttore e personaggi televisivo ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica dove oltre al parlare dell’adventure game di Sky Uno tra aneddoti e retroscena si è sbilanciato sulla sua vita privata, sul sua infanzia e soprattutto adolescente segnata dalla scoperta di essere omosessuale e caratterizzata da bullismo e soprusi.
Nel dettaglio, infatti, Costantino Della Gherardesca ha confessato di essere stato vittima di bullismo e di omofobia: “Sono stato due anni in un collegio autoritario e lì sono successe cose spiacevoli. Mi sono fatto le ossa, ci si ribella anche alla sofferenza.” E subito dopo ha raccontato alcuni tristi episodi: “Episodi di omofobia? Da parte di certi ragazzi ed alcuni dello staff mai da parte dei professori. Mi rompevano le scatole perché ero omosessuale, mi fecero camminare a piedi nudi nella neve. Me ne andai e successe una cosa bellissima, tutti gli amici della classe scesero per l’appello con l’ombretto e il rossetto in segno di solidarietà.”
Costantino Della Gherardesca, retroscena sulla zuppa di tartaruga di Fabio Caressa a Pechino Express 2024
Durante l’intervista a Costantino Della Gherardesca si è parlato anche del reality che conduce ormai da diversi edizioni. In quest’ultima edizione tra coppie favorite alla vittoria ed apprezzate dai telespettatori ci sono sicuramente I Caressa, padre e figlia Fabio ed Eleonora. Iconica è rimasta la prova della zuppa di tartaruga con il telecronista sportivo che ha avuto non poche difficoltà. E proprio su quella prova il conduttore di Pechino Express 2024 ha rivelato un retroscena: “Che gli uomini in Italia siano più drammatici rispetto alle donne, è una grande verità. Caressa proprio per via di questo suo penchant per il palcoscenico ha raccontato bene il viaggio. Io ho assaggiato la zuppa, sa di viscido.”
Ed infine, sempre a proposito di Pechino Express ha concluso: “Vince l’ironia, è fondamentale che l’adattamento sia stato fatto in chiave ironica, mentre in altri Paesi si concentra sulla gara. Il pubblico non va mai sottovalutato, molti produttori tendono a farlo, invece è sbagliato.”