Covid variante Stratus sintomi: quali sono oltre alla raucedine e il punto della situazione dell'epidemiologo Massimo Ciccozzi

COVID VARIANTE STRATUS SINTOMI E SITUAZIONE

C’è una nuova variante Covid in ascesa ed è una ricombinante, nata cioè dalla combinazione di due altri lignaggi virali (LF.7 e LP.8.1.2). Si chiama Stratus e ha fatto registrare il primo caso nel gennaio di quest’anno, ma in questi ultimi tempi si sta diffondendo rapidamente. Infatti, è finita sotto monitoraggio da parte dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Anche se il rischio per la salute pubblica è attualmente considerato basso, la sua crescita è significativa e sta destando un po’ di preoccupazione tra gli esperti.



A renderla diversa sono due mutazioni nella proteina Spike, negli amminoacidi 478 e 487, che la rendono più capace di sfuggire agli anticorpi. Pertanto, il timore è che possa eludere meglio il sistema immunitario rispetto ad altre varianti. In India è stata la variante dominante in primavera, invece a livello globale rappresentava il 22,7% dei casi sequenziati al 22 giugno, rispetto al 7,4% di un mese prima. Nello stesso periodo, in Europa è passata dal 10,6% al 16,7%.



Mascherine in ospedale (Ansa)

Per quanto riguarda l’evoluzione della malattia, la variante Stratus non sembra causare forme più gravi, ma c’è un sintomo particolare che si nota più spesso rispetto ad altre varianti: la raucedine. Altri sintomi associati sono tosse secca, irritazione e mal di gola, febbre, dolori muscolari e stanchezza. Stando a quanto riferito dall’Oms, i vaccini attualmente approvati restano efficaci contro questa variante, soprattutto nel prevenire i sintomi gravi, ma comunque proseguirà il monitoraggio.

VARIANTE COVID STRATUS, CICCOZZI: “NIENTE PANICO”

Di varianti Covid ne vedremo migliaia, centinaia di migliaia. Il Covid è endemico e rimarrà con noi per i prossimi magari mille anni“, la premessa dell’epidemiologo Massimo Ciccozzi del Campus Biomedico di Roma. Intervenuto ai microfoni di Rainews, precisa che a preoccuparlo sono le fake news più che la variante in sé: “Il vaccino le copre perché tutte quante derivano da una stessa comune mamma, NJ1, questa è la mamma, questa è la sequenza genica che le produce, la parte di Covid che produce tutte queste varianti, provengono tutte da lì, quindi NJ1 è nel prodotto vaccinale e tutte sono coperte“.



Dunque, non c’è alcun rischio: “È sotto monitoraggio come altre 7 varianti“. In merito ai sintomi, Ciccozzi ha confermato la raucedine tra essi: “Sono sintomi simili influenzali, in qualche caso la voce roca ci sta, la tosse secca ci sta“. Altrettanto normale è la sua diffusione: “Arriverà anche qui ad essere quella prepotente e preponderante all’80%, quindi nessuna preoccupazione, è il solito valzer delle varianti, non ci preoccupiamo, non ci facciamo prendere dal panico“.