Ultime notizie / Oggi, ultim’ora: caso Regeni, Italia richiama ambasciatore dal Cairo. Fallito l’incontro con Egitto (8 aprile 2016)

- La Redazione

Ultime notizie di oggi, le ultim’ora del 08 aprile 2016: Furiosa polemica politica sullo storico programma Porta a Porta, dopo la ‘marchetta’ per il libro del primogenito di Salvatore Riina.

vespa-riina_R439 Salvo Riina intervistato da Bruno Vespa

Si chiude nel peggiore dei modi il vertice Italia-Egitto sul caso di Giulio Regeni, il ragazzo assassinato e torturato al Cairo e gettato morto in mezzo ad una strada. L’incontro tra i vari investigatori dei due paesi si è rivelato un sostanziale fallimento e dunque, come riporta il sito online di Repubblica, è stato fatto richiamare il nostro ambasciatore dall’Egitto, Maurizio Massari. Dal comunicato diramato dalla Procura di Roma retta da Pignatone, si legge una forte delusione per investigatori e inquirenti che non hanno viste soddisfare le richieste avanzate per rogatoria l’8 febbraio scorso. Nello specifico, ciò che ha marcato la differenza decisiva è stata la mancata consegna dei tabulati telefonici di una decina di cittadini egiziani che avrebbero potuto essere in contatto con Giulio, e nemmeno le richieste sulle relative tracce di traffico celle sono state soddisfatte.

Rolando Del Torchio, un ex missionario che era stato rapito nell’ottobre del 2015 nelle Filippine, è stato finalmente rilasciato. Le autorità filippine al momento sono con lui nell’isola di Sulu, la notizia è confermata dalla Farnesina. Non si sa se è stato pagato un riscatto. Del Torchio, che faceva parte dei missionari del Pime, attualmente gestiva un ristorante a Dipolog City. Alcuni uomini armati lo avevano prelevato all’interno del suo locale, secondo le autorità si trattava di criminali comuni legati però ai gruppi fondamentalisti islamici che operano nelle isole filippine.

Reso pubblico oggi il documento finale del sinodo per la famiglia, lo ha presentato il papa. Con Amoris laetitia l’esortazione apostolica resa nota oggi, si individuano alcune aperture significative. La principale riguarda la comunione alle persone divorziate, per le quali si assicura di analizzare caso per caso e quindi cade il divieto assoluto presente oggi:  “Ai divorziati che vivono una nuova unione è importante far sentire che sono parte della Chiesa” si legge. Ribadito che il matrimonio è solo tra uomo e donna:  “La persona omosessuale non va mai discriminata ma il matrimonio è l’unione tra uomo e donna”. Per quanto riguarda l’analisi del sinodo, il papa rivela gli accesi dibattiti che si sono verificati tra i cardinali, “da un desiderio sfrenato di cambiare tutto senza sufficiente riflessione o fondamento, all’atteggiamento che pretende di risolvere tutto applicando normative generali o traendo conclusioni eccessive da alcune riflessioni teologiche”.

I miliziani dell’Isis hanno rapito circa trecento operai di uno stabilimento nelle vicinanze di Damasco in Siria. Gli islamisti hanno lanciato una offensiva in quella zona a nord est della capitale, hanno occupato la fabbrica di cemento Al badia e portato via i dipendenti. Durante i combattimenti almeno 25 soldati dell’esercito regolare siriano sono stati uccisi. In realtà le informazioni al momento sono molto confuse: l’osservatorio per i diritti umani siriano dice che non ci sono più contatti con i lavoratori ma non sanno dire se siano stati effettivamente rapiti. Secondo altre fonti invece 175 di essi sarebbero stati uccisi.

All’apertura della Borsa di Milano il listino sale del 2%, Unicredit guadagna il 5%. Milano dunque segue l’andamento. A trainare il recupero dopo la giornata di ieri sono infatti i titoli bancari e quelli di Telecom. Buon andamento anche per le altre borse europee, grazie anche a un rapporto di Moody’s che sostiene che l’economia tedesca dovrebbe avere una accelerazione nel 2016. Adesso si assiste a una raffica di sospensione al rialzo.

In una intervista pubblicata oggi da Repubblica, il ministro Graziano Del Rio esprime tutto il suo malumore per essere apparso in alcune citazione nell’inchiesta scandalo petrolio, quella che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi. Voglio sapere se ci sono carabinieri che preparano dossier sui ministri, voglio sapere se ci sono pezzi di stato che tramano contro altri pezzi di stato, dice. Su facebook invece ha scritto: “Sono interessato, piuttosto, a sapere se esiste o è esistita un’attività di dossieraggio nei miei confronti, volta a screditarmi, basata su presupposti totalmente infondati. Attività che considererei molto grave non solo nei miei riguardi, ma anche verso ogni cittadino italiano che possa esser oggetto di tali attenzioni. Per questo motivo presenterò un esposto alla Procura”. 

Com’era prevedibile, l’intervista del primogenito di Salvatore Riina, andata ieri in onda su Porta a Porta ha innescato una furiosa polemica politica. Oggi i vertici dell’azienda televisiva sono stati convocati dalla commissione antimafia. Dinanzi ad essa, la presidente Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, hanno difeso la linea editoriale scelta dalla televisione pubblica, non entrando però nel merito delle dichiarazioni rilasciate da Riina junior durante le domande di Vespa. Il figlio del “macellaio di Corleone”, ha cercato di evitare le risposte più compromettenti, ma alcune sue parole sono di fatto sembrate una negazione di quella mafia, che ha portato morte e distruzione in ogni parte d’Italia. Durissime in questo contesto le dichiarazione di Pietro Grasso, il presidente del Senato ha infatti sottolineato come “In Rai più rispetto per lui che per me”. E in mezzo a tutte le polemiche spicca la decisione di una libreria di Catania, che ha deciso di non commercializzare il libro del figlio di “toto u curtu”.   

Il summit di oggi tra gli investigatori egiziani e i titolari romani dell’inchiesta, non sembra aver fatto fare passi avanti alla ricerca della verità. Presso la scuola superiore della Polizia di Stato, i detective egiziani non hanno portato “carte” che possano fare luce sul rapimento, le torture e l’omicidio del nostro connazionale. Nessuna dichiarazione è arrivata dai titolari dell’indagine, ma fonti vicini alla procura hanno evidenziato come i tanti attesi dati telefonici non sono stati portati, e tanto meno agli italiani è stato dato il permesso di visionare le telecamere di sorveglianza provenienti dalla rete cittadina. Un altro incontro è atteso per domani mattina, ma viste le risultanze di quello odierno, la speranza che esso sia risolutore si assottiglia, questo non fa altro che innalzare la tensione su una vicenda che, di fatto, sembra molto lontana ad essere ricostruita nella sua interezza.    

Ribaltando completamente il giudizio di primo grado, la corte di appello di Milano ha condannato Giuseppe Orsi a 4 anni e mezzo di reclusione. I giudici hanno di fatto sposato appieno le accuse della procura, confermando l’accusa di falsa fatturazione e di corruzione internazionale. Insieme a Orsi è stato condannato anche l’ex ad di AgustaWestland Spagnolini, per lui la corte ha previsto 4 anni di carcere. La vicenda interessava la vendita di 12 elicotteri al governo indiano, la tesi degli investigatori accolta dai giudici era quella che i due avevano “oliato” la vendita, con una corposa mazzetta consegnata ai ministri del governo di Delhi.    

È durato oltre tre ore il faccia a faccia tra gli inquirenti e la ministra dimissionaria Federica Guidi. Durante il summit voluto fortemente dai magistrati potentini, l’ex titolare dello Sviluppo economico ha cercato di rispondere alle domande che degli inquirenti, la donna anche se non è formalmente indagata è stata sentita come persona informata dei fatti. I pm Luigi Gay, Laura Triassi e Francesco Basentini, sono entrati nel merito della decisione che ha portato alla firma dell’emendamento, che ha portato a quello che a molti è sembrato un regalo alle imprese petrolifere. Sulla audizione di oggi ha detto la sua anche il leader del M5S, Grillo, dal suo blog chiede l’intervento di Mattarella, e incita i suoi simpatizzanti a fermare “la combriccola del quartierino”.





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