Sono ormai anni che in Sicilia si parla del virus Tristezza (Citrus Tristeza Virus), che rischia di mettere in ginocchio i produttori locali di arance. Alla fine del mese di maggio Coldiretti ha lanciato l’ennesimo campanello d’allarme, ma per il momento tutto tace. Questo impasse istituzionale aiuta la diffusione della fitopatia, che è libera di svilupparsi negli aranceti siciliani mancando un’azione efficace di contrasto. Il 20 ottobre scorso ci fu una riunione al ministero delle Politiche agricole per discutere delle strategie d’intervento, ma a quasi un anno di distanza poco o nulla è stato fatto. Anche per questo motivo Le Iene Show stasera manderanno in onda il servizio realizzato con l’intervista al ministro Martina. Finora il virus Tristeza ha depauperato il patrimonio agrumicolo siciliano, in particolare nell’area catanese, quindi è arrivato il momento di agire seriamente. Vito Amantia, della Confederazione italiana agricoltori, come riportato dal Giornale di Sicilia aveva spiegato che la malattia è arrivata ad uno stato avanzato: «L’intera produzione rischia di sparire». (agg. di Silvana Palazzo)
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VIRUS RISCHIA DI FAR SPARIRE GLI AGRUMETI IN SICILIA
Le arance rosse della Sicilia sono state colpite dalla “Tristezza“, un virus poco conosciuto che per si sta diffondendo, mettendo in ginocchio gli agricoltori locali. Di questa vicenda si occuperanno Le Iene Show oggi, martedì 10 ottobre 2017. Stasera su Italia 1 andrà infatti in onda il servizio di Gaetano Pecoraro, che è volato in Sicilia per intervistare i produttori locali, i quali chiedono allo Stato degli aiuti per scongiurare il loro fallimento. L’inviato a tal proposito ha raggiunto Maurizio Martina, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali per recapitare il loro messaggio e affrontare questo delicato tema. Si tratta di un duro colpo per le coltivazioni di arancia rossa, un frutto che vanta la certificazione IGP (Indicazione geografica protetta). Il virus attacca a partire dalla linfa, impedendole di arrivare alle foglie e ai frutti. Così si seccano alcune parti della pianta e si blocca la crescita delle arance, provocando poi la morte dell’albero.
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LA DIFFUSIONE DELL’EPIDEMIA
Tristezza, il virus dell’arancia rossa è una malattia poco conosciuta, ma comunque nota da oltre cento anni. Ha colpito agrumeti in diverse parti del mondo, ma in Italia è arrivata nel 2000. In realtà è stata avvistata per la prima volta nel 1956, ma per alcuni decenni ha provocato pochi e isolati focolai, di dimensioni peraltro non estese. L’epidemia però non è stata vinta, e ancora oggi continua a diffondersi indisturbata. Negli ultimi anni il virus ha conosciuto infatti una notevole diffusione. Il Citrus Tristeza Virus è originario del sud-est asiatico, ma ha provocato epidemie acute anche in Florida, Argentina, Brasile e Venezuela. Il virus della tristezza ha causato nel mondo l’abbattimento di circa 70 milioni di piante di agrumi, tra cui 40 milioni solo a Cipro, Israele e Spagna, diventati così i tre Stati mediterranei più colpiti. In Europa è forte la preoccupazione nei confronti di questa patologia, visto che le piante di agrumi predominanti sono quelle innestate sull’arancio amaro.
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LA NUOVA TERAPIA GENICA PER SALVARE LE ARANCE
Gli scienziati sono al lavoro per provare a trovare il modo per sconfiggere il Citrus Tristeza Virus, il virus dell’arancia rossa. La genetica, in particolare, sta andando all’attacco: i ricercatori della Southern Garden Citrus, uno dei più grandi produttori di arance in Florida, ha richiesto al Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti di poter usare sul campo una terapia biologica innovativa. L’informazione genetica del virus che infetta le piante degli agrumi viene modificato inserendovi un gene degli spinaci che rende queste piante resistenti all’infezione da parte del batterio killer. Il risultato, come riportato da Il Piccolo, è simile alla creazione di una pianta geneticamente modificata, ma il vantaggio è che così si evitano le lunghezze burocratiche legale alla normativa sugli Ogm. Questa ingegnosa terapia genica degli agrumi potrebbe salvare l’industria delle arance americane? È ancora presto per dirlo, ma di certo c’è che la tecnologia genetica si sta confermando essenziale per il futuro dell’agricoltura.