Quello del bambino di 7 anni della scuola di Firenze che ha rifilato una testata alla maestra è forse l’episodio più clamoroso, ma di certo non il primo di violenza ai danni di insegnanti esposti quotidianamente ad un imbarbarimento che ne mette a repentaglio la stessa incolumità. Come dichiarato a La Nazione da Claudio Gaudio, segretario Cisl scuola, “la situazione è sempre più complicata. Esistono casi limite in cui l’insegnante, da solo, è costretto fisicamente a ‘placcare’ un ragazzo, finché non gli passa la crisi”. A denunciare le difficoltà degli insegnanti è anche Paola Pisano (CGIL):”Ci s’è messa anche la normativa, che ha stabilito regole più stringenti per certificare gli alunni. Soprattutto alle superiori, i casi di disagio diventano ancora più pericolosi. Sappiamo di docenti sottoposti a vessazioni, che rischiano la propria incolumità. Nonostante questo, però, si continua a non investire sulla disabilità”. Non sorprende, dunque, che per tutelarsi molti docenti siano stati costretti addirittura a stipulare delle assicurazioni personali. (agg. di Dario D’Angelo)
MAESTRA COLPITA DA TESTATA: PROGNOSI DI 6 GIORNI
Un clima a dir poco esplosivo, quello registrato in una scuola elementare alle periferia di Firenze, dove negli ultimi giorni non sono mancate scene di inaudita violenza. Protagonista, un bambino di appena 7 anni, il quale non si è accontentato di lanciare dei coltelli contro alcuni compagni, ma ha pensato bene anche di scagliarsi contro l’insegnante, dandole una testata. Per questa ragione, come riporta Il Giornale, l’insegnante sarebbe stata costretta a sospendere la lezione e trasportata d’urgenza in ospedale per una sospetta frattura al naso. Qui i sanitari le hanno dato una prognosi di sei giorni e fino ad oggi era assente dalle aule scolastiche, esattamente come il bambino violento. Non si conoscono ancora le ragioni che avrebbero spinto il bambino a compiere questi gesti a scuola, prima contro i compagni e poi contro la maestra. Certamente l’episodio ha sconvolto il mondo della scuola ed ha dato modo di riflettere sul cambio di ruoli tra alunni e insegnanti sin dalle scuole primarie. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TESTATA ALLA MAESTRA DURANTE LA LEZIONE
Arriva da una scuola elementare di Firenze una storia sconvolgente con protagonisti un bambino di appena 7 anni e la sua insegnante. Finora siamo stati abituati a leggere storie di maltrattamenti in classe da parte di insegnanti rei di comportamenti spregevoli nei confronti di minori. Questa volta, per, i ruoli si sono tristemente invertiti. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione e poi ripreso da numerosi quotidiani nazionali tra cui Il Messaggero, il bambino avrebbe colpito violentemente con una testata al naso la sua maestra nel bel mezzo di una lezione in classe. L’episodio si sarebbe consumato nei giorni scorsi in una scuola primaria nella periferia Nord-Est nel capoluogo Toscano. Il piccolo allievo avrebbe reagito improvvisamente mentre la maestra si trovava seduta in cattedra. Questo sarebbe stato però solo il culmine di una serie di eventi violenti messi in atto dal bambino negli ultimi giorni a scuola.
FIRENZE, A 7 ANNI CON I COLTELLI IN CLASSE
Nei giorni precedenti alla testata alla maestra, il piccolo alunno di appena 7 anni avrebbe portato con sé in classe anche dei coltelli, lanciandoli contro i compagni nella mensa della scuola. Il giorno successivo a questo episodio, invece, sarebbe avvenuta la circostanza a scapito dell’insegnante. Dal giorno dell’incidente in classe avvenuto la scorsa settimana, la maestra sarebbe assente dalle lezioni poichè le sarebbero stati refertati sei giorni di prognosi. In realtà, come spiega il portale GoNews.it, dopo aver sferrato la testata alla maestra, ferendola al naso, non si sarebbe più presentato in aula neppure il bimbo violento. Al momento non sarebbero state certificate le difficoltà dello studente, per tale ragione non sarebbe previsto fino ad oggi alcun tipo di sostegno al corpo docente in classe.