La Milano “verde” piace a Leonardo DiCaprio. La svolta del capoluogo lombardo non è passata inosservata, infatti l’attore ha lodato il piano per 3 milioni di piante. Gli è bastato pubblicare sul suo profilo Instagram poche righe di un sito di informazioni ambientaliste dedicate alla città, con la foto delle palme in piazza Duomo, e così in pochi attimi ha portato l’attenzione social di tantissime persone su Milano. Per la gioia del sindaco Beppe Sala che ha incassato l’endorsement vip e approfittato di questa occasione per invitare la star di Hollywood a visitare la città: «Venga a trovarci». Al centro di questo scambio di cortesie “virtuali” c’è l’ambizioso piano di “forestazione urbana” del Comune di Milano: tre milioni di nuovi alberi da piantare entro il 2030 per provare a rompere la storica cappa di aria irrespirabile che soffoca i milanesi e spinge a stop periodici della circolazione. La sfida che ha stregato Leonardo DiCaprio ha come obiettivo l’aumento di un terzo della copertura verde della grande area metropolitana.
DICAPRIO LODA MILANO VERDE, SALA LO INVITA
L’idea è di portare a Milano una distesa di piante per assimilare oltre cinque milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno, cioè l’80 per cento di tutta la CO2 prodotta in città. I ritmi per realizzare questo piano però dovranno essere serrati: bisognerà piantare ogni anno 300mila nuovi alberi per i prossimi dodici anni. «È un traguardo ambizioso ma non impossibile», il commento del sindaco e del suo assessore all’Urbanistica, Pierfrancesco Maran, durante la presentazione del progetto nell’estate scorsa. Il piano prevede anche di moltiplicare i “tetti verdi”, riconvertire alcune aree dedicate oggi ai parcheggi e chiedere ai privati di dare il loro contributo dedicando al verde una quota dei tanti interventi urbanistici, come la “Biblioteca degli alberi” appena inaugurata a ridosso del nuovo skyline di Porta Nuova. Non è un caso se Milano trionfa nella classifica italiana sulla vivibilità. Ora arrivano le lodi di DiCaprio. Un doppio assist per il piano verde di Beppe Sala.