RUBY, EX AVVOCATO: “BERLUSCONI PAGÒ 5 MILIONI PER IL SILENZIO”/ Pm valutano indagini: rogatoria in Messico?

- Dario D'Angelo

Ruby, l'ex avvocato Verzini: "Berlusconi pagò 5 milioni per il suo silenzio". Nuove accuse contro il Cav: "Ha sempre saputo che era minorenne". Ghedini: "Falso, quereliamo"

ruby berlusconi 2018 twitter 640x300 Karima El Marhoug, Ruby (foto da Twitter)

Le dichiarazioni dell’ex legale di Ruby, l’avvocato Verzini, su Silvio Berlusconi potrebbero innescare ulteriori indagini. Come riporta Il Fatto Quotidiano, gli investigatori decideranno nei prossimi giorni come muoversi: i pubblici ministeri infatti potrebbero chiedere una nuova rogatoria in Messico, paese in cui sarebbe arrivata la somma citata dall’avvocato. Niccolò Ghedini, storico difensore del leader di Forza Italia, ha smentito la versione ed ha annunciato querele, ecco la replica di Verzini: «Le querele per calunnia prospettate dal collega Ghedini non avranno alcun esito in quanto tutto corrisponde a verità. Reputo che ad un certo punto della nostra vita la verità vada detta. Facendo ovviamente una seria valutazione tra i doveri professionali e i doveri etici e morali». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

RUBY “ATTONITA E SBALORDITA”

«La nostra assistita, lette le dichiarazioni rese dall’avv. Verzini, rimane attonita e sbalordita», «si tratta di una fantasiosa ricostruzione»: questo il commento in una nota di Paola Boccardi e Jacopo Pensa, legali di Karima El Mahroug. Una smentita netta, con le parole dell’ex legale della giovane che hanno mandato su tutte le furie Silvio Berlusconi e il suo storico avvocato Nicolò Ghedini, che ha inoltre tenuto a precisare sul discorso dell’età di Karima el Mahroug «che il presidente Berlusconi non fosse a conoscenza della minore età di Karima el Mahroug è cristallizzato in una ben nota sentenza definitiva della Corte di Cassazione». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

GHEDINI: “FALSO, QUERELIAMO”

Niccolò Ghedini annuncia querele: lo storico avvocato di Silvio Berlusconi risponde alle dure accuse del legale Verzini. Ecco le sue parole riportate da Il Messaggero: «Le dichiarazioni rese quest’oggi a distanza di oltre sette anni dall’avv. Verzini che per circa un mese ha assistito Karima el Mahroug detta Ruby sono totalmente destituite di qualsiasi fondamento e saranno perseguite in ogni sede. Mai vi sono stati contatti diretti o indiretti né con l’Avv. Verzini né con Luca Risso per far ottenere denaro a Karima el Mahroug né tanto meno mai è stata prospettata l’ipotesi della costituzione di parte civile nel processo a carico di Emilio Fede che sarebbe stata comunque così come congegnata dall’Avv. Verzini una condotta antigiuridica, fatto che incredibilmente sembra non essere chiaro al dichiarante». Prosegue Ghedini: «L’assurdità e infondatezza di tali dichiarazioni che confliggono con quanto dichiarato dallo stesso avv. Verzini in sede di indagini alla Procura di Milano non potrà che essere accertato dall’autorità giudiziaria competente, compresa l’insussistenza di qualsiasi passaggio di denaro tramite la banca indicata, che potrà da questa essere agevolmente certificato e a cui rivolgeremo specifica istanza perché consenta ogni opportuna e pronta verifica all’autorità giudiziaria italiana». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

“BERLUSCONI PAGO’ 5 MILIONI PER IL SILENZIO DI RUBY”

Sono trascorsi ormai molti anni dallo scandalo avente protagonista, Karima el Mahroug, meglio conosciuta come ‘Ruby‘, la ragazza al centro delle cosiddette “cene eleganti” costate a Silvio Berlusconi diversi processi. A riportare l’attenzione sul procedimento conclusosi con l’assoluzione definitiva del Cavaliere è stato l’avvocato Egidio Verzini, legale della giovane marocchina tra il giugno e il luglio 2011 (il procedimento era iniziato ad aprile, ndr) autore di pesanti accuse contro Silvio Berlusconi e i suoi legali. Come riportato da La Repubblica, l’avvocato in una nota scrive: “Dopo lunga ed attenta valutazione reputo mio dovere etico e morale rendere pubblico ciò che si è realmente verificato nella vicenda Ruby, perciò ho deciso autonomamente di rinunciare all’obbligo del segreto professionale assumendomi ogni responsabilità. L’operazione Ruby interamente diretta dall’avvocato Ghedini con la collaborazione di Luca Risso (messo al fianco di Ruby per controllarla), prevedeva in origine il pagamento di 7 milioni di euro, di cui 1 milione per me ed 1 milione per la persona incaricata da Ghedini di accompagnarmi nell’operazione“. Verzini, che ufficialmente lasciò l’incarico comunicando che era “venuto meno il rapporto di fiducia” con Karima El Mahroug, un paio di anni dopo raccontò che Ruby voleva “costituirsi parte civile” ma che c’erano “stati degli interventi esterni“.

RUBY, EX LEGALE VERZINI: “BERLUSCONI SAPEVA CHE ERA MINORENNE”

Secondo la ricostruzione dell’avvocato Verzini, ex legale di Ruby, dinanzi alla proposta dei legali di Berlusconi la reazione fu la seguente: dopo aver “analizzato la situazione ho proposto una linea difensiva diversa (legale e non illegale) che prevedeva la costituzione di parte civile nei confronti di Emilio Fede e, al momento del pagamento, conseguente rinuncia, proposta che Ruby aveva condiviso ed accettato. La mia proposta è stata rigettata da Ghedini-Risso, pertanto non ho proseguito nell’operazione come da loro prospettata, in quanto il rischio professionale e personale per me era altissimo“. Verzini sostiene che Ruby “ha ricevuto un pagamento di 5 milioni di euro eseguito tramite la banca Antigua Commercial Bank di Antigua su un conto presso una banca in Messico nella località di Playa del Carmen, di cui però non conosco il nome“. I soldi in questione secondo Verzini sono stati così suddivisi: “2 milioni di euro sono stati dati a Luca Risso, il quale ha acquistato il ristorante Sofia a Playa del Carmen, una villa a Playa del Carmen e un terreno edificabile sull’isola di Cozumel (tutto ciò è di proprietà esclusiva di Risso, Ruby non c’entra nulla); 3 milioni di euro sono stati fatti transitare dal Messico a Dubai e sono esclusivamente di Ruby“. Il legale conclude contestando anche la versione fornita in tutti questi anni da Berlusconi, che a suo dire “era a conoscenza sin dall’inizio della minore età di Ruby, motivo per cui ha elargito il denaro“.





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