Fausto Filippone, l’uomo che minacciava di gettarsi giù da un viadotto della A14, a Francavilla al Mare, si è suicidato. In precedenza ha fatto cadere dallo stesso ponte una ragazzina di 12 anni, figlia della convivente. Stando a quanto affermato dalle forze dell’ordine, la bimba durante il volo non avrebbe emesso alcun grido, quindi si sospetta che l’abbia sedata. Per ore tra l’altro aveva urlato di non avvicinarsi alla ragazzina. Intanto sui social montava la protesta degli utenti, indignati dalla reazione dei soccorritori accusati di aver ceduto al “ricatto” dell’uomo anziché constatare subito le condizioni della dodicenne. Sulle condizioni della bambina fin dall’inizio non c’erano molte speranze: non dava segni di vita a distanza e il suo corpo era in una zona di campagna, accanto a un pilone. Quando poi i medici sono riusciti a raggiungerla hanno constatato che è morta sul colpo e quindi non avrebbero potuto fare nulla per salvarla. (agg. di Silvana Palazzo)
COMPAGNA ERA PRECIPITATA OGGI DAL BALCONE
Sarebbe morto l’uomo che poco fa si è gettato, dopo 7 ore di “trattative” con le forze dell’ordine, dal cavalcavia sull’A14 a Francavilla al Mare (Chieti): le urla, il muoversi agitato e frenetico e subito dopo il lancio nel vuoto, non prima di avere urlato ai Vigili del Fuoco sotto i 40 metri di dislivello dal viadotto «non gonfiate il telone!». Lì sotto infatti i pompieri stavano iniziando a gonfiare il maxi materassino per poter salvare il disperato Fausto Filippone, questo il nome dello sventurato, dopo la tragica morte della compagna (stamattina dal balcone) e della figliastra, gettata da lui stesso dopo pranzo in quel tragico viadotto sull’A14. Si è invece lanciato nel vuoto alla fine, suicidandosi senza che le forze dell’ordine riuscissero a convincerlo per farlo desistere dal folle gesto: non si ha ancora la conferma ufficiale ma difficilmente si può rimanere in vita dopo un volo assurdo del genere. «Fermi, fermi, andatevene con quell’affare, non lo gonfiate», aveva gridato ancora un attimo prima Filippone ai vigili del fuoco che stavano tentando di posizionare il telone di salvataggio. (agg. di Niccolò Magnani)
LA COMPAGNA ERA MORTA QUESTA MATTINA CADUTA DAL BALCONE
Con il passare delle ore si sarebbero affievolite sempre di più le speranze dei soccorritori di poter recuperare viva la ragazzina di circa 12 anni, lanciata dal padre da un ponte dell’autostrada A14 a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti. Lo riporta Corriere.it che aggiorna sulle ancora frammentarie informazioni relative alla tragedia che si è consumata questa domenica. La bambina sarebbe la figlia della sua convivente e dopo averla lanciata per motivi ancora ignoti, avrebbe minacciato di togliersi la vita non consentendo così ai soccorritori di intervenire. L’autostrada è stata chiusa al traffico e di fronte a lui un “mediatore” sta cercando di instaurare con difficoltà un dialogo con lui che intanto continua a urlare di non avvicinarsi alla ragazzina. Dietro a quanto accaduto nel primo pomeriggio di oggi ci sarebbe un’altra tragedia, consumatasi nella mattinata odierna: stando a quanto riferisce Repubblica.it, la convivente dell’uomo sarebbe morta in ospedale a Chieti. In mattinata era caduta da un balcone al quarto piano sebbene sull’incidente vi siano ancora dei dubbi. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
LANCIA FIGLIA DA PONTE E MINACCIA SUICIDIO
Sono momenti di estrema tensione e drammaticità, quelli che si stanno vivendo da alcune ore a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, dove un uomo ha lanciato dal ponte del viadotto dell’autostrada A14 la figlioletta, minacciando poi il suicidio. A darne notizia, riportando le prime informazioni è Repubblica.it: l’uomo avrebbe agito all’altezza del km 390 in direzione Sud. Dopo aver gettato nel vuoto la figlia, della quale ancora non si conosce l’età esatta, avrebbe minacciato di fare altrettanto impedendo in tal modo ai soccorritori di poter intervenire prontamente per recuperare la bambina. Secondo le prime indiscrezioni, pare che la piccola avrebbe tra i 13 ed i 14 anni ma al momento non ci sarebbe alcuna conferma soprattutto sulle sue condizioni di salute. Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco ed ovviamente i soccorritori del 118 ma nessuno avrebbe avuto ancora modo di avvicinarsi alla bimba caduta dopo aver compiuto un volo di circa 40 metri. Secondo l’osservazione a distanza, tuttavia, non ci sarebbe alcun movimento che potrebbe far sperare buone notizie per la piccola. Si attende nel frattempo l’arrivo del magistrato di turno della Procura di Chieti.
GIALLO SULLA MOGLIE PRECIPITATA DAL QUARTO PIANO
Sono ancora frammentarie le notizie in merito al drammatico caso avvenuto oggi a Francavilla: secondo le prime testimonianze, intorno alle 13.30 un uomo e una bambina sono stati visti scavalcare il parapetto. La piccola sarebbe volata giù, non è chiaro se lanciata dall’uomo, mentre quest’ultimo ancora sul posto avrebbe iniziato a minacciare il suicidio. Nessuna informazione, al momento, neppure sulle generalità dell’uomo, presunto padre della bambina, che si sarebbe posizionato sul guard rail minacciando di lanciarsi. I soccorritori, nel frattempo, starebbero valutando il modo idoneo a raggiungere la bambina, anche se stando a quanto riferito dalle agenzie di stampa, purtroppo non evidenzia alcun movimento. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la famiglia nella mattinata di oggi sarebbe stata vittima di un altro tragico evento: la moglie dell’uomo che ora minaccia di uccidersi era precipitata dal quarto piano della sua abitazione ed ora è ricoverata in gravi condizioni a Chieti. Non sono ancora chiare le dinamiche del primo episodio e se sia stato proprio il marito a gettarla giù.