Dopo la chiusura ed il sequestro del viadotto Puleto per l’annunciato rischio crollo (smentito tuttavia dall’Anas), la situazione sulla E45 sembra essere abbastanza complessa. I primi disagi infatti si sono manifestati già questa mattina, come evidenziato dall’agenzia di stampa Ansa che ha elencato le difficoltà tra Emilia e Toscana. A Sansepolcro si sono formati diversi ingorghi che hanno letteralmente paralizzato la circolazione mentre i tir sono stati respinti, ovvero fatti tornare indietro per accedere all’autostrada del Sole al casello di Arezzo. Il primo cittadino di Sansepolcro, Mauro Cornioli, ha manifestato non poca preoccupazione per l’attuale situazione che sta provocando copiosi disagi al traffico ed ai trasporti. Numerosi studenti romagnoli, circa 200, iscritti agli istituti scolastici di Sansepolcro e Città di Castello (Perugia) da oggi hanno incontrato diverse difficoltà. La chiusura del viadotto ha portato anche all’aumentato traffico sul Passo di Viamaggio destando ulteriore preoccupazione in quanto comprende anche il viadotto Ponte Presale, già in passato oggetto di sopralluoghi. Sono soprattutto i sindaci ad aver fatto sentire la propria voce, tra cui i primi cittadini di Pieve Santo Stefano Albano Bragagni e Bagno di Romagna (Forlì Cesena), i quali hanno ribadito come la chiusura del viadotto rappresenti un pesante problema anche sul piano economico. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANAS “MANUTENZIONE GIÀ IN CORSO”
Sequestrato il viadotto Puleto sulla E45 in quel di Valsavignone, in provincia di Arezzo. L’Anas ha fatto sapere che è stato già presentato un progetto da 2.5 milioni di euro per un intervento di manutenzione straordinaria per l’adeguamento sismico e strutturale dello stesso ponte, «i lavori – si legge in una nota – sono stati consegnati a dicembre e le attività di cantierizzazione per l’avvio dei lavori sono già in corso». Il viadotto è monitorato da diverso tempo e a breve verranno forniti alla procura di Arezzo degli studi effettuati, per capire se sia possibile riaprire il Puleto magari con limitazioni al traffico. Preoccupati gli amministratori locali, visto che la viabilità della zona risulta al momento profondamente azzoppata, e c’è il rischio di un vero e proprio isolamento della Valtiberina: «Di esposti e segnalazioni in procura ce ne sono valanghe – denuncia l’assessore regionale alla viabilità Vincenzo Ceccarelli, come riferisce l’edizione online di SkyTg24 – dobbiamo ringraziare le amministrazioni provinciali e regionali se siamo arrivati a tanto. Se non c’è viabilità alternativa, non è un caso, c’è stata una volontà di fare questo». Simile il pensiero di Marco Baccini, sindaco di Bagno di Romagna: «La sicurezza è la prima cosa, ma per il nostro territorio i disagi sono enormi. Basti pensare che ogni giorno 200 ragazzi di Bagno e di S.Piero devono raggiungere Pieve, Sansepolcro e Città di Castello». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
E 45, CHIUSO VIADOTTO PULETO: LA NOTA DELL’ANAS
Il gip ha disposto il sequestro e la chiusura del viadotto Puleto sulla E45, nell’Aretino, al confine fra Toscana e Romagna. A chiedere il provvedimento, come spiega RaiNews, è stato il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi, nell’ambito dell’inchiesta avviata dopo il cedimento di una piazzola della E45 nel febbraio dello scorso anno. Stando a quanto rivelato dai tecnici della procura, il viadotto sarebbe a rischio crollo. A non essere affatto d’accordo con tale ipotesi, i tecnici dell’Anas che dopo aver ispezionato il viadotto hanno ritenuto che “non sono state rilevate criticità” e che quindi potrebbe essere riaperto a breve. In una nota Anas specifica che il ponte “presenta alcuni ammaloramenti nel sistema di appoggio, nei giunti e nei cordoli laterali e un degrado superficiale sulle pile e le spalle, con scopertura in alcune zone dei copriferri e l’ossidazione dei ferri di armatura, che tuttavia non pregiudicano la transitabilità del viadotto”. Anche il ministro Toninelli sta seguendo da vicino l’intera vicenda dopo il sequestro preventivo del viadotto Puleto. “Al ministero risulta che il viadotto fosse sotto monitoraggio da parte di Anas, non a caso i lavori di manutenzione sono stati già programmati e avviati a dicembre”, ha aggiunto il Mit in una nota. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SINDACATI “ORA PROGETTI A BREVE E LUNGO TERMINE”
E’ stato chiuso il viadotto Puleto sull’E 45. Per evitare un nuovo caso Morandi, le autorità hanno preferito prevenire, ponendo i sigilli a quel tratto di strada che attraversa anche la provincia di Arezzo, al confine fra la Toscana e l’Emilia Romagna. Una chiusura importante per la zona interessata, visto l’enorme traffico veicolare che attraversa ogni giorno il viadotto “sigillato”, e di conseguenza i sindacati hanno invitato il governo a non dimenticarsi delle imprese situate in quella zona, che rischiano una forte perdita come accaduto a Genova: «La decisione della procura di Arezzo è giusta e doverosa – le parole di Antonella Pagliantini, segretaria provinciale Fillea Cgil – scongiura la possibilità che si ripeta un dramma come quello di Genova. Rimane l’angoscia e la preoccupazione per lo stato delle infrastrutture nel nostro Paese. Dalla sua apertura, questa strada è sempre stata pericolosa e costante motivo di preoccupazione soprattutto per coloro che lo usano quotidianamente per lavoro». La Fillea Cgil, prosegue il comunicato, si augura che vengano messi a punto dei progetti di breve termine, per attivare dei percorsi alternativi, sia di lungo termine per un’efficace manutenzione sul tratto di strada interessato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
E45, CHIUSO IL VIADOTTO PULETO
La E45 è stata chiusa all’altezza del viadotto Puleto, nei pressi di Valsavignone, per motivi di sicurezza. Come riferito da numerosi organi di informazione online in queste ultime ore, il ponte in questione è stato sequestrato dalla procura di Arezzo per il serio rischio collasso, e dalle immagini circolanti in rete si vedono delle crepe evidenti lungo il manto stradale e sui piloni in cemento. Sul posto si sono subito recate le autorità, a cominciare dai carabinieri della polizia giudiziaria della procura di Arezzo, mentre il sequestro del ponte è stato disposto dal gip Piergiorgio Ponticelli, su richiesta del procuratore Roberto Rossi. Dalle analisi è emersa “criticità estrema” e un “rischio di collassamento” a seguito del continuo traffico veicolare. Il viadotto in questione si trova lungo la strada di confine fra la Toscana e l’Emilia Romagna, un ponte che più volte è stato già attenzionato in passato e che nella giornata di oggi è stato chiuso per evitare una nuova strage come accaduto con il Morandi di Genova.
E45, VIADOTTO PULETO A RISCHIO CROLLO
Intervento massiccio sul posto dei tecnici dell’Anas, presenti con cento unità per favorire la deviazione della circolazione su arterie alternative. A segnalare la criticità era stato un ricercatore di tartufi, ex poliziotto, che si era appunto accorto delle profonde crepe ed ha di conseguenza avvisato chi di dovere. La procura ha aperto un’indagine contro ignoti per il reato 677 del codice, ovvero, omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina. Per quanto riguarda le viabilità alternative, l’uscita è obbligatoria a Pieve Santo Stefano, con deviazione sulla vecchia provinciale Tiberina. Il caso delle crepe era stato segnalato durante il mese di dicembre attraverso un post su Facebook pubblicato dallo stesso ex poliziotto, da cui si era creato un “caso”, con il successivo intervento dei carabinieri a verificare il danno, quindi la scelta di affidarsi ad una commissione di periti, fino alla firma del decreto per il sequestro avvenuto quest’oggi.