Ha avuto una grande eco la notizia del ragazzino ebreo che è stato insultato da alcuni compagni di una scuola media del Ferrarese con la minaccia “Per te faremo riaprire i forni di Auschwitz”. La madre, il giorno dopo la polemica, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del quotidiano Il Resto del Carlino: «Come mi sento? Sono frastornata – esordisce la donna – ma rassicurata dalla scuola e dalla dirigente scolastica. Mi sono state date garanzie che verranno presi dei provvedimenti concreti per riprendere ma sopratutto per rieducare i ragazzini che hanno portato avanti questo gesto. Devo dire che da subito l’istituto a cui mio figlio è iscritto, e la dirigente in particolare, si sono mostrati assolutamente disponibili e sensibili a questo tema». La mamma della vittima aggiunge che la scuola ha già avviato un percorso di sensibilizzazione sul tema dell’antisemitismo, e subito dopo l’accaduto la classe e i docenti si sono subito confrontati per capire meglio come è andata la vicenda. Bocca cucita invece sul figlio: «Per rispetto anche suo non mi sento di dire nulla, se non che anche lui, come me del resto, si sente tutelato dalla scuola e dall’ambiente in cui è inserito. Insomma, è stato un lieto fine per tutti, a partire da mio figlio». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MINACCE A BIMBO EBREO “RIAPRIREMO I FORNI DI AUSCHWITZ”
Pure il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, è intervenuto sulla vicenda del bambino ebreo di Ferrara aggredito dai compagni di classe che nell’atto di strattonarlo lo hanno apostrofato con un “riapriremo Auschwitz” che la dice lunga sul clima di intolleranza vissuto in diversi ambienti d’Italia, perfino nelle scuole. Il numero uno del Miur, come riportato da Il Resto del Carlino, ha detto la sua con un post su Facebook :”La scuola è e deve essere luogo di solidarietà, di inclusione, di accoglienza, di condivisione, di pace. Non sono tollerabili atti di antisemitismo e di razzismo. Per questo, ho attivato subito il nostro Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna chiedendo di approfondire il caso emerso in una scuola di Ferrara e di fornire ogni supporto necessario affinché non si ripeta nulla di simile in futuro”. (agg. di Dario D’Angelo)
PARLA LA RAPPRESENTANTE DI CLASSE
La comunità scolastica di Ferrara si è prontamente mobilitata alla notizia che un bambino ebreo della scuola media era stato aggredito da alcuni compagni in ragione della sua fede religiosa e apostrofato con un proposito a dir poco inquietante e ignorante:”Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di…”. Particolarmente attiva è stata la rappresentante di classe, che in qualità di portavoce dei genitori ha chiarito:”Questa aggressione è una preoccupante cartina di tornasole del clima di latente antisemitismo che aleggia anche nelle scuole. Un abisso verso cui ci stiamo calando tutti”. Secondo la rappresentante di classe, infatti, vi è in città “una marea di odio che sento palpabile. Mi spaventa ancora di più perché questo sentimento evidentemente alberga anche tra i bambini”. (agg. di Dario D’Angelo)
M5S, “EPISODIO SCIOCCANTE”
Ha fatto in breve tempo il giro del web la notizia riguardante il bambino ebreo di un istituto secondario di primo grado di Ferrara, minacciato e preso per il collo nello spogliatoio con tali parole: «Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di…». A denunciare l’accaduto è stata la mamma dello stesso ragazzino, parlando con il quotidiano Il Resto del Carlino. Numerose le reazioni politiche sulla vicenda, a cominciare da quella del Movimento 5 Stelle, che attraverso una nota congiunta dei portavoce grillini presso le commissioni Cultura di Camera e Senato, ha fatto sapere: «E’ scioccante apprendere dell’aggressione allo studente di religione ebraica in una scuola media nel ferrarese, dove alla violenza fisica da parte dei compagni si sarebbero accompagnate frasi gravissime, di un antisemitismo ancor più aberrante perché fatto proprio da persone giovanissime. La scuola è il luogo dell’inclusione per eccellenza, dove si insegna tolleranza e rispetto del prossimo, anche attraverso lo studio delle tragedie e degli orrori del passato: episodi simili sono inammissibili». Come già specificato dal M5s, si tratta di un episodio gravissimo, ancor di più perchè a compierlo sono stati dei ragazzini molto giovani che non dovrebbero avere nulla a che fare con l’antisemitismo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“RIAPRIREMO I FORNI DI AUSCHWITZ” A BIMBO EBREO
Ha creato grande scalpore l’episodio di antisemitismo di cui è stato vittima un bambino ebreo di Ferrara, bullizzato dai suoi compagni di scuola media e apostrofato con la frase “Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di…”. La dirigente scolastica dell’istituto in cui i fatti si sono verificati, come riportato da Il Resto del Carlino, dopo aver sottoposto il caso all’Ufficio scolastico territoriale, ha assicurato:”So che la questione era già stata affrontata all’interno della classe tra docenti e studenti. Peraltro, il ragazzino responsabile dell’aggressione, una volta scoperto, si è scusato e ha promesso che non farà mai più cose simili. Comunque ho in programma di convocare un consiglio di classe straordinario per capire meglio, anche con i professori, quello che è accaduto”. La preside ha aggiunto:”La scuola da sempre è attiva nell’organizzare iniziative legate al Giorno della Memoria e, in tanti anni che presiedo questo istituto, è il primo caso di questa portata che mi trovo ad affrontare”. (agg. di Dario D’Angelo)
“RIAPRIAMO AUSCHWITZ”
Nuovo episodio di razzismo e antisemitismo in Italia, avente questa volta come vittima un bambino ebreo di una scuola media. Il giovane alunno di un istituto secondario di primo grado in provincia di Ferrara è finito infatti nel mirino dei suoi compagni di classe che lo hanno preso di mira tenendolo per il collo negli spogliatoi della palestra. Non un “semplice” episodio di bullismo ma il preludio ad un attacco antisemita che si è manifestato in tutta la sua veemenza con questa frase:”Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni, ebrei di…”. Parole a dir poco inquietanti, ancora di più se si pensa che ad averle pronunciate sono dei ragazzini di scuola media, che sulla carta dovrebbero rappresentare la migliore speranza per il futuro del mondo e dell’umanità. Il bambino di religione ebraica si è confidato con la mamma, che ha denunciato l’accaduto preferendo però non esporre il figlio pubblicamente.
FERRARA, BAMBINO EBREO VITTIMA BULLISMO E ANTISEMITISMO
A prendere le difese del bambino ebreo di Ferrara minacciato dai compagni è stata la rappresentante di classe, la mamma di un’alunna che frequenta lo stesso istituto:”E’ inaccettabile – dice la portavoce – che accadano simili episodi. Non si può far passare sotto silenzio questo chiaro segnale di antisemitismo strisciante”. Come riportato da Il Resto del Carlino, la dirigente scolastica dell’istituto si è subito organizzata per tenere un incontro con la stessa rappresentante di classe e con la mamma del bambino vittima di questo episodio per decidere il provvedimento più adatto per i bulli responsabili di questo gesto. Betti Guetta, direttrice dell’Osservatorio sull’antisemitismo di Milano, ha parlato di “un episodio allucinante”. Dalla scuola in ogni caso sono arrivate rassicurazioni sul fatto che l’episodio non passerà sotto silenzio con la garanzia “di prendere i provvedimenti più opportuni per far fronte a questo episodio tanto sgradevole quanto grave”.