Come anticipato, la vicenda relativa alla nonnina di 102 anni la quale si è vista respingere la prenotazione per una ecografia urgente, rinviata al 2020, ha prontamente scatenato le prime polemiche. A commentare la notizia, venuta alla ribalta in seguito alla denuncia della figlia dell’anziana paziente è Fabio Sebastianelli, presidente del Popolo della Famiglia Marche e candidato marchigiano alle europee che, come riferisce AnconaToday ha asserito: “La nostra cittadina di 102 anni per fare un’ ecografia deve attendere il 2020! Questa è la dimostrazione concreta che la politica regionale del PD è totalmente fallimentare e danneggia i cittadini”. A suo dire, “Ceriscioli ha chiuso e sta depotenziando molti ospedali nelle Marche” con conseguenze molto gravi e disagi ai cittadini tra cui “inefficienza nelle strutture ospedaliere e problemi oltre che ai cittadini anche al personale sanitario, costretto a fare i salti mortali, per cercare di compensare le mancanze strutturali e anche di personale”. Per tale ragione, ha proseguito Sebastianelli, molti cittadini marchigiani si sono “uniti in comitati pro ospedali per denunciare la “mala politica” del Pd regionale e sono rimasti inascoltati”. Una situazione che potrebbe addirittura precipitare quando ci sarà un solo ospedale unico provinciale, come voluto dalla giunta Ceriscioli. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RINVIATA ECOGRAFIA A DONNA DI 102 ANNI: LA DENUNCIA DELLA FIGLIA
Un’anziana signora di 102 anni di Fabriano (Ancona), nelle Marche, è la protagonista di una emblematica vicenda destinata a far discutere. La nonnina si era recata nell’ospedale della sua città per una ecografia urgente prescritta dal medico, ma per tutto il 2019 non ci sarà nulla da fare per la mancanza di posti. Per poter effettuare la visita che necessita, dunque, la signora Ida Cucco dovrà attendere il prossimo anno. La denuncia arriva oggi da parte della figlia della ultracentenaria, Lorella Bartocci, come riportato da Qn: “Ieri mattina mi sono presentata al Cup, il centro di prenotazioni dell’ospedale Profili di Fabriano per chiedere un’ecografia al fegato per mia madre. L’operatore di turno mi ha riferito che per tutto il 2019 non ci sono posti liberi per effettuare un esame del genere non solo a Fabriano, ma in tutte le Marche”. Un caso singolare che tuttavia va a scapito dell’anziana paziente che, come spiegato dalla figlia, da ormai quattro anni convive con un drenaggio biliare e la sua situazione, chiaramente, richiede un controllo periodico. “Nei giorni scorsi ci siamo rivolti ad un medico radiologo di Ancona che ha consigliato e sollecitato l’effettuazione di questa visita”, ha dunque spiegato la figlia dell’anziana.
CHIEDE ECOGRAFIA A 102 ANNI: RIMANDATA AL 2020 MA LA REGIONE CHIARISCE
La nonnina di 102 anni, dunque, a quanto pare non potrà effettuare la sua visita in ospedale prima del 2020. Alla donna non resta quindi che rivolgersi alla sanità privata: “Se il contesto è davvero destinato a rimanere questo, la scelta obbligata sarà di rivolgersi agli esami a pagamento per i quali sono straconvinta si trovi posto nello spazio di pochissimi giorni”, è stato il commento amareggiato della signora Loretta. Ma a far discutere ulteriormente è la nota della Regione Marche diffusa successivamente alla denuncia e ripresa da Corriere.it secondo cui, dopo le dovute verifiche con il Cup non è vero che occorrerà attendere il prossimo anno poichè “la visita richiesta dalla signora è già disponibile il 24 settembre prossimo. Pertanto quanto riportato non risponde al vero”. Dagli uffici della Regione, inoltre, hanno aggiunto: “Per lo stesso esame anche le altre classi di priorità hanno la risposta: nel corrente mese di aprile nel caso di una breve (B=10 giorni), a giugno nel caso di una differita (D=30/60 giorni). Stiamo lavorando per migliorare i risultati anche per le programmate, che immaginiamo sia la classe di priorità assegnata dal medico alla signora, perché vogliamo che in 180 giorni la risposta si realizzi”. Quindi è stato chiarito come le Marche nel 90% delle prestazioni in classe B e D rispettino pienamente i tempi previsti dalla legge, mentre la percentuale sale al 100% nel caso delle visite urgenti.