Un’altra scossa ha colpito alle ore 20.22 la provincia di Perugia alle seguenti coordinate: 42.81 latitudine, 13.13 longitudine. L’ipocentro del terremoto è stato localizzato a tredici chilometri di profondità dalla superificie terrestre con Magnitudo di 2.8. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro del sisma: Norcia (PG); Castelsantangelo sul Nera (MC); Preci (PG); Cascia (PG); Visso (MC); Arquata del Tronto (AP); Ussita (MC); Accumoli (RI); Montegallo (AP); Cerreto di Spoleto (PG); Sellano (PG); Montemonaco (AP) e Poggiodomo (PG). Sempre alle stesse coordinate c’è stato un altro sisma poi alle ore 20.44 stavolta di 2.0 Magnitudo con l’ipocentro che è stato localizzato stavolta a dieci chilometri dalla superficie terrestre.
Su fronte del terremoto in centro Italia non è solo la provincia di Macerata a segnalare una frequente attività sismica: come abbiamo tristemente imparato durante gli ultimi tre mesi e mezzo di emergenza sismica in centro Italia, il cratere sismico dove si muovono più faglie terrestri vede coinvolte Perugia, Rieti, L’Aquila, Ascoli Piceno e appunto Macerata come province principali. Dopo la forte scossa di questo primo pomeriggio, lo sciame sismico è arrivato fino al Perugino, con una scossa di grado M 2.2 e 2.1 a 8 km di profondità sotto il livello del terreno come ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV. Epicentro invece del terremoto è situato presso i comuni di Preci, Norcia, Visso, Castelsantangelo sul Nera, Sellano Cerreto di Spoleto, Ussita, Cascia, Monte Cavallo, Vallo di Nera e Poggiodomo. Zero conseguenze e per fortuna anche zero danni provocati nella giornata in cui si è temuto tanto dopo un’altra scossa oltre il grado 4 di magnitudo Richter (M 4.3, epicentro in provincia di Macerata).
Non ci sono state grosse altre scosse di terremoto in centro Italia dopo il violento sisma delle ore 14 a Macerata: in seguito alla scossa di M 4.3 Richter, per fortuna, lo sciame sismico non ha inciso particolarmente creando problemi, danni o crolli ulteriori in zone già profondamente segnati dall’emergenza terremoto. Alle ore 16.39 altra scossa di grado M 2.6 sulla cala Richter, con epicentro sempre vicino a Macerata, e con ipocentro calcolato dal centro Nazionale INGV a 8 km di profondità: i comuni più vicino all’epicentro del terremoto Maceratese sono stati Visso, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Preci, Monte Cavallo, Norcia, Sellano, Bolognola, Fiordimonte, Acquacanina, Fiastra, Pieve Torina, Cerreto di Spoleto, Montemonaco, Montefortino, Muccia. Alle 17.12 e alle 17.29 altre due scosse sempre a Macerata ma con grado inferiore di magnitudo 2.2 e 2.0, sulla scala Richter: ovviamente, zero danni e zero conseguenze negative.
Non cessa l’emergenza terremoto in centro Italia con la provincia di Macerata che ha ripresentato ancora una volta dopo una forte scossa – alle 14 M 4.3 Richter, sentita nettamente da molti cittadini nel Maceratese – uno sciame sismico successivo ricco di nuovi episodi sismici, per fortuna senza conseguenze e senza soprattuto danni o crolli. Alle 14.58 sisma di grado M 2.4 sulla scala Richter, con ipocentro segnalato dal centro nazionale INGV a 8 km sotto il livello del terreno, epicentro invece individuato presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, Preci, Norcia, Bolognola, Monte Cavallo, Acquacanina, Fiastra, Fiordimonte, Sellano, Montemonaco, Pieve Torina, Montegallo, Montefortino, Cerreto di Spoleto. Alle 15.22 altro sisma sempre in centro Italia, ma con grado di intensità a magnitudo interiore: M 2.2 Richter presso le province attigue di Rieti e Ascoli Piceno.
Dopo la forte scossa di terremoto di magnitudo M 4.2, nella provincia di Macerata la terra è tornata a tremare. Un altro sisma è stato registrato, infatti, dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: è avvenuto alle 14:58 ed è stato di magnitudo M 2.4. Il terremoto è stato localizzato con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 42.9, longitudine 13.12 e ad una profondità di 8 chilometri. Castelsantangelo sul Nera (MC) di nuovo epicentro della scossa di terremoto che è stata avvertita anche a Visso (MC), Ussita (MC), Preci (PG), Norcia (PG), Bolognola (MC), Monte Cavallo (MC), Acquacanina (MC), Fiastra (MC), Fiordimonte (MC), Sellano (PG), Montemonaco (AP), Pieve Torina (MC), Pievebovigliana (MC), Montegallo (AP), Montefortino (FM) e Cerreto di Spoleto (PG). Sulla Costa Garganica, invece, è stato registrato un terremoto di magnitudo M 2.2 alle 14.44. Peschici (FG), Rodi Garganico (FG), Ischitella (FG) e Vico del Gargano (FG) sono i Comuni entro i 20 chilometri dall’epicentro del terremoto.
In una giornata tranquilla per il terremoto arriva la fortissima scossa di grado M 4.3 sulla scala Richter avvenuto ancora in centro Italia e ancora in provincia di Macerata: alle ore 13.54 dopo una mattinata e una giornata di ieri abbastanza tranquilla per l’intensità delle scosse sempre molto frequenti per lo sciame sismico “infinito”, arriva la forte scossa che al momento non pare aver generato problemi particolari, se non il forte panico generato dalle vibrazioni avvertite in molti comuni delle zone rosse in centro Italia. Ipocentro superficiale, con 8 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro viene segnalato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, Preci, Norcia, Monte Cavallo, Bolognola, Sellano, Fiordimonte, Acquacanina, Pieve Torina, Montemonaco, Pievebovigliana, Cerreto di Spoleto, Montegallo, Montefortino. Non sembrano esserci stati nuovi crolli, ma di certo l’emergenza sismica non si può considerare assolutamente finita.
Seconda parte della mattinata con il terremoto in centro Italia per fortuna con ridotte scosse di rilevanza sismica e di magnitudo: lo sciame continua sempre con la stessa frequenza ma l’intensità per fortuna è diminuita, dopo una nottata passata relativamente tranquilla tra le province di Perugia, Rieti, Ascoli Piceno e Macerata. Alle ore 11.05 scossa di grado M 2.3 segnalata dal centro nazionale INGV: magnitudo 2.3 sulla scala Richter, ipocentro a 11 km di profondità sotto il livello del terreno ed epicentro invece individuato presso i comuni di Arquata del Tronto, Accumoli, Montegallo, Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Amatrice, Cittareale, Montefortino, nelle province di Ascoli Piceno, Rieti e Perugia. Intanto anche nel Maceratese prosegue lo sciame sismico, sempre senza gravi conseguenze, con tre scosse di grado M 2.0, 2.1 e 2.2 sulla scala Richter.
La notte del centro Italia ha offerto un altro terremoto e altre numerose scosse di assestamento all’interno dell’ormai consueto sciame sismico che da oltre tre mesi e mezzo colpisce le provincie di Macerata, Perugia, Ascoli Piceno e Rieti. Alle ore 4.03 e poi nelle successive ripetizioni sismiche, l’area interessata è stata quella nelle Marche vicino al Maceratese: terremoto di grado M 2.7 sulla scala Richter senza particolari conseguenze né danni ingenti provocati. Ipocentro della scossa è stata misurata a soli 4 km di profondità, con epicentro invece individuato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Bolognola, Visso, Montemonaco, Montefortino, Acquacanina, Fiastra, Montegallo, Preci, Amandola, Sarnano, Fiordimonte, Norcia, Comunanza, Monte Cavallo, Arquata del Tronto, Pievebovigliana, Pieve Torina, Gualdo. Scosse anche a Rieti e Perugia, con grado di magnitudo pari a 2.1 e 2.3 Richter, sempre per fortuna senza alcun danno provocato nelle aree già in piena emergenza sismica.
Nelle prime ore di oggi, domenica 11 dicembre 2016, è invece l’estero a preoccupare la popolazione, a causa di numerose scosse di terremoto avvenute sul versante turco e polacco. L’ultimo sisma, pari a 3.2M, è stato rilevato infatti alle 00:55 in Polonia, con profondità 2 km, latitudine 51.56 e longitudine 16.18. L’area colpita si trova a 4 km da Grebocice e 9 da Polkowice. Rilevate invece due scosse in Turchia: il primo sisma di 2.8M è stato individuato alle 00:13 a 5 km di profondità, latitdune 40.01 e longitudine 20.05. Il secondo sisma, pari a 2.0 della Scala Richter, è stato invece rilevato ad 8 km di profondità, con latitudine 39.84 e longitudine 28.28. Interessato in questo caso il quadrante occidentale, a 13 km da Sindirgi ee 65 km da Balikesir. Continuano a susseguirsi invece piccole scosse in tutto il Centro Italia, con una maggiore concentrazione nella provincia di Perugia. Entrambi i sismi, di minore entità, sono stati rilevati con una magnitudo pari a 1.6M.
Sciame sismico in Umbria a cavallo della giornata di ieri. Sono state 7 le scosse che hanno colpito la provincia di Perugia, a partire dalle prime ore della sera, con picco massimo di 2.4M della Scala Richter, registrato dai sismografi alle 19:53, per poi oscillare fra i 2.1M delle 22:24 ed i 2.2M rilevati invece alle 23:29 ed alle 23:42. Il primo di questi due sismi è stato rilevato dal Centro Nazionale INGV a 9 km di profondità, con latitudine 42.82 e longitudine 13.18. Colpita Norcia, Castelsantangelo sul Nera, entrambe nella zona rossa, Arquata del Tronto, Montegallo, Preci, Ussita, Visso, Montemonaco, Accumoli, Cascia, Montefortino, Acquasanta Terme e Bolognola. Il secondo sisma invece è stato rilevato ad 8 km di profondità, con latitudine 42.83 e longitudine 13.04. Interessate Preci, Norcia, Cerreto di Spoleto, Sellano, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Cascia, Ussita, Poggiodomo, Vallo di Nera, Monte Cavallo e Sant’Anatolia di Narco.