Le scosse di terremoto negli ultimi giorni non stanno interessando solo il Centro Italia, devastato dal sisma di magnitudo 6.0 del 24 agosto, ma anche la Sicilia e in particolare la zona di Catania. Una scossa di terremoto è stata, infatti, registrata alle 20:38 ad una profondità di 9 chilometri e di magnitudo 2.1. Epicentro Sant’Alfio, ma sono state interessate anche altre città. Nello specifico: Milo, Giarre, Mascali, Santa Venerina, Riposto, Zafferana Etnea, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Calatabiano, Acireale, Trecastagni, Viagrande, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Pedara, Gaggi, Aci Bonnaccorsi, Castiglione di Sicilia, Giardini-Naxos, Nicolosi, Motta Camastra, Valverde, Taormina, Francavilla di Sicilia, Castelmola, San Giovanni la Punta, Graniti, Tremestieri Etneo, Moto Alcantara, San Gregorio di Catania e Mascalucia. Intenso lo sciame sismico in provincia di Catania: oggi l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato più di dieci scosse in Sicilia.
Il centro Italia la zona di Catania, sono queste le due zone dove il terremoto oggi nel territorio italiano ha trovato proliferazione: non ci sono danni da segnalare e questa è la buona notizia, continuano però queste tante scosse consecutive sia in Sicilia che nelle zone del centro tra Macerata, Ascoli, Rieti e Perugia. Mentre continua lo sciame con scosse lievi di terremoto a Catania, segnaliamo la cosa di M 2.3 Richter in provincia di Ascoli Piceno, con ipocentro a 13 km sotto il livello del terreno. Epicentro invece calcolato e fissato presso i comuni di Arquata del Tronto, Accumoli, Norcia, Montegallo, Acquasanta Terme, Castelsantangelo sul Nera, Amatrice, Montemonaco, Cittareale, Cascia, Preci. Non ci sono conseguenze negative per cose, strade, palazzi, persone, neanche ulteriori crolli ad un mese esatto dal terribile sisma che ha provocato 297 vittime.
Prosegue il terremoto in Sicilia presso la provincia di Catania: sciame sismico principale della giornata ha tolto la “palma” di avvenimento sismico primario nel territorio italiano. Anche questo pomeriggio, nonostante continuino le scosse senza particolari danni, prosegue la lunga frequenza di scosse sul territorio catanese: alle ore 16.14 e poi alle 16.54 il terremoto colpisce con intensità magnitudo M 2.2, con ipocentro a 18 km di profondità ed epicentro presso i comuni di Sant’Alfio, Milo, Giarre, Mascali, Riposto, Zafferana Etnea, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Acireale, Trecastagni, Motta Calastra e Taormina. Non ci sono ripetiamo pericoli o danni particolari dopo lo sciame sismico a Catania, ma resta alta l’allerta come del resto rimane anche in Centro Italia.
Non smette lo sciame sismico in atto a Catania con il terremoto che oggi ha preso la strada della Sicilia, in parallelo con il centro Italia che prosegue nella sua frequenza sismica dopo il terribile sisma di un mese fa ad Amatrice e Accumoli. Il terremoto a Catania ha presentato nelle ultima ora altre due scosse di grado M 2.1, 2.7 e 2.1 sulla scala Richter, tra le 11.17 e le 11.36. Non ci sono stati ancora danni ma alcuni paesi della provincia catanese hanno segnalato qualche vibrazione e i timori sono arrivati al centro nazionale INGV: ipocentro delle scosse a 6 km sotto il livello del terreno, mentre i comuni vicini a questi nuovi epicentri sono stati Milo, Sant’Alfio, Zafferana Etnea, Mascali, Riposto, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Trecastagni, Pedara, Viagrande, Aci Sant’Antonio, Gaggi, Acireale, Nicolosi, Graniti, Taormina, Valverde, San Giovanni la Punta, Tremestieri Etneo. Per tutte le eventuali altre scosse rimanete collegati, con dati in tempo reale dal centro nazionale INGV.
Dopo Rieti è il terremoto di Catania ad impensierì oggi il centro nazionale INGV: non solo il centro Italia insomma, nelle ultime ore è anche la provincia siciliana – anch’essa storicamente tempestata dal movimento sismico sotterraneo – a presentare molte scosse e uno sciame sismico continuo. Va premesso che per fortuna non ci sono stati danni o conseguenze negative in persone, palazzi, strade o qualsivoglia luogo specifico: alle ore 10.42 è la scossa di M 3.0 che ha colpito la provincia di Catania, seguita e preceduta da altre scosse di grado M 2.4 e 2.2 Richter. Ipocentro del terremoto siciliano tra i 5 e i 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece presso i comuni di Milo, Sant’Alfio, Zafferana Etnea, Giarre, Santa Venerina, Mascali, Riposto, Piedimonte Etneo, Fiumefreddo di Sicilia, Linguaglossa, Trecastagni, Castiglione di Sicilia, Pedara, Viagrande, Gaggi, Graniti, Taormina, Valverde, Tremestieri Etneo.
Mattinata della domenica che si apre con un terremoto, oggi 25 settembre 2016, presso l’ormai solito Centro Italia: le zone attorno ad Amatrice e Accumoli segnano l’ennesima scossa sismica sopra la media del grado M 2.0 Richter, questa volta almeno senza generare danni o crolli ulteriori, solo tanta paura per gli avvertimenti del terreno, con tante segnalazioni arrivate. Alle ore 8.48 la provincia di Rieti dunque segnala un terremoto di grado M 3.0 sulla scala Richter, con ipocentro fissato a 11 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è stato calcolato dal centro INGV presso i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Amatrice, Cittareale, Acquasanta Terme, Cascia, Castelsantangelo sul Nera e Montemonaco. Presenti anche altre scosse sismiche di grado minore che non hanno generato alcun problema o timore, presso le consuete province del cratere sismico, ovvero Macerata, Ascoli Piceno, Perugia e L’Aquila.
Tremano le isole Tonga, in Polinesia, conosciute anche come le Isole degli Amici: l’arcipelago è stato infatti colpito da un terremoto di 6.4M alle 23:07 (ore italiane). Il punto è stato rilevato dal Centro Nazionale INGV a latitudine -18.13 e longitudine -174.95, con una profondità di 196 km. Non si registrano fortunatamente danni a cose o persone, dato che la scossa è avvenuta in pieno Oceano Pacifico. Colpite a distanza di una ventina di minuti anche le isole Fiji, con una scossa di 6.6 della Scala Richter. Il punto è stato individuato con coordinate latitudine -19.75 e longitudine -178.16, mentre la profondità è stata rilevata a 599 km. Anche in questo caso è stato l’Oceano Pacifico a farne le veci, mentre nessuna notizia per ora è giunta in merito a danni. Sembra più quieta invece la situazione in Italia, dove nelle prime ore di questa domenica 25 settembre 2016, si sono registrate diverse scosse di assestamento nelle province di Ascoli Piceno, Perugia, L’Aquila e Rieti. La più forte, in seguito a quella di 2.5M avvenuta alle 17:19 in provincia di Rieti, alle 17:19, riguarda Norcia ed Arquata del Tronto. Un terremoto di 1.5M è stata infatti registrato alle 00:07 di oggi, con una latitudine di 42.79 e longitudine 13.2, profondità di 10 km. Nella giornata di ieri, rilevata scossa di 2.2M anche in provincia di Macerata, alle 21:13, e che ha interessato i paesi limitrofi di Castelsantangelo sul Nera, Montegallo e Montemonaco.