Preoccupati perché la crisi economica potrebbe impedirvi di viaggiare come avreste voluto durante il 2011? Niente paura: per una vacanza all’estero non è necessario prosciugare il conto in banca. Ci sono numerose destinazioni in tutto il mondo dove ci si possono godere le ferie risparmiando. Basta scegliere in modo oculato le mete, dirigendosi verso quelle dove si può stare più a lungo spendendo meno. Dopo la guida con le migliori destinazioni per il 2011, il sito web lonelyplanet.com ha quindi stilato la classifica delle mete low cost più indicate.
BANGLADESH – In assoluto, è una delle destinazioni turistiche più economiche al mondo. Il Bangladesh offre cene meravigliose per meno di un dollaro, e una camera d’albergo di medio livello per circa 10 dollari al giorno. Questo significa che, anche senza essere dei Paperon de Paperoni, è possibile scegliere degli hotel se non proprio lussuosi, comunque di classe. Ovviamente, il prezzo è un po’ più elevato se si desidera fare un giro nel Sunderbans National Park per osservare le tigri allo stato brado: in tutto si pagano circa 150 dollari. Molto meno, comunque, se paragonato con quello che si spende nella vicina India.
NICARAGUA – Mentre altre destinazioni del Centro America stanno gonfiando i prezzi grazie alla presenza di numerosi turisti, nell’area sono ancora presenti alcune rare eccezioni. In Nicaragua un viaggiatore attento a non spendere troppo può ancora riuscire a cavarsela con 15 dollari al giorno, mentre se si punta a un’agiatezza di medio livello bisogna mettere in conto 30 dollari al giorno. E ciò che si ottiene per queste cifre è a dir poco spettacolare: distendersi sull’amaca nelle mitiche e incontaminate Corn Islands, passare da un locale all’altro ascoltando musica dal vivo nelle città coloniali Leon e Granada, o scalare il vulcano dell’Isla de Ometepe.
NAMIBIA – Se il Botswana è riservato a turisti disposti a spendere cifre considerevoli e il Sudafrica non è più così economico come un tempo, per i «cacciatori di affari» che prediligono l’Africa meridionale la meta ideale è la Namibia. Per chi è più attento al portafogli, si riesce a soggiornarvi a 50 dollari al giorno. Merito anche di un’eccellente rete di minibus locali, che consentono di raggiungere a poco prezzo località della Namibia che non sono coperte dai trasporti pubblici. E il prezzo per entrare nell’area naturale protetta di Cape Cross, sulla Skeleton Coast, è soltanto di 3 dollari a persona.
FILIPPINE – Se un tempo le spiagge migliori e più economiche si trovavano in Tailandia, oggi le Filippine contendono questo primato. Per chi desidera trovare località marine splendide e inesplorate, fare surf sulle onde più strane e cenare a base di cibo raro ed eccellente per meno di 20 dollari al giorno, le Filippine sono la meta privilegiata. Per non parlare della possibilità di scegliere come campeggio le spiagge lungo la costa di Zambales o dell’arcipelago di Bacuit. Mentre i ferry boat collegano le destinazioni idilliache delle Filippine al prezzo di soli 5 dollari per ogni ora di viaggio.
ARGENTINA – Il pesos, moneta battuta a Buenos Aires, continua a essere molto conveniente per i turisti. Fino a cinque anni fa capitava che gli stranieri sgranassero regolarmente gli occhi di fronte al conto, sorprendentemente basso, dopo avere banchettato per ore a base di raffinate bistecche e vino rosso. E se oggi alcune cose sono cambiate, l’Argentina continua a offrire grandiosi affari a chi ama viaggiare. Negli hotel caratteristici e di medio livello a Buenos Aires e in Patagonia si parte da tariffe da 180 pesos per notte (46 dollari). Mentre nei locali per buongustai una cena viene a costare non più di 30 dollari.
UCRAINA – Gli hotel di medio livello possono essere piuttosto cari, soprattutto nella capitale Kiev, ma a Leopoli e Odessa si riesce invece a pernottare per meno di 50 dollari. E una volta sul posto ci si renderà conto che, soprattutto con gli euro, si può acquistare di tutto a basso prezzo. Basta pensare che il biglietto del tram costa solo 10 centesimi. E se sapete dove trovarli, cibo, birra e caffè possono essere veramente economici.
SIRIA – Al contrario di alcuni Paesi confinanti, che stanno aumentando le tariffe d’ingresso nei siti di interesse archeologico, la Siria continua a essere molto conveniente. All’ora di pranzo lungo tutte le strade si trovano baracchini che vendono ottimi shwarma (panini), felafel e qahwa, la versione locale del caffè, a prezzi contenuti. Un viaggio tra Aleppo e Damasco non costa più di 5 dollari, mentre spendendo 50 dollari al giorno è possibile garantirsi una vacanza di medio livello.
WASHINGTON – Non è economica, ma c’è un’infinità di musei con ingresso gratuito. Tra questi il Lincoln Memorial, il National Air and Space Museum, il Capitol, la Biblioteca del Congresso. E lo stesso vale anche per Casa Bianca e Dipartimento di Stato, dove però il numero giornaliero degli ingressi è contingentato. Per chi quindi è disposto a camminare e a portarsi il pranzo da casa, è possibile godersi una vacanza all’insegna della storia e della cultura americana. E anche nel Kenilworth Park, l’unico parco Usa dedicato alle piante acquatiche, è possibile entrare senza spendere un solo centesimo.
PARIGI – Discorso analogo per la capitale francese. Il consiglio è quello di portarsi un coltellino svizzero da casa. Quindi, entrate in una delle numerose boulangerie, le caratteristiche panetterie che si trovano in ogni rue (via) parigina, dove una baguette costa circa 1 euro. Nelle fromagerie è possibile acquistare formaggio a poco prezzo, mentre nei bar troverete dell’ottimo vino rosso. Quindi sedetevi sulle panchine lungo la Senna e godetevi la vostra cena parigina per meno di 10 euro. Mentre per chi predilige i picnic, è possibile acquistare ogni cosa recandosi in Rue Montorgueil.
(Pietro Vernizzi)