Un ladro penetrato in un appartamento ha ucciso tre pesci rossi versando nella vasca salsa piccante, senape, ketchup e altre sostanze aromatizzanti. Ma la vera sorpresa è arrivata quando la polizia ha arrestato il malvivente, scoprendo la sua identità e le ragioni del suo gesto.
IL FURTO NELL’APPARTAMENTO – Lo scassinatore aveva rubato un fucile ad aria compressa e altri oggetti da una casa di Arlington Heights, nei sobborghi di Chicago nell’Illinois. Come scrive il sito web triblocal.com, la porta principale di un’abitazione all’isolato 2.100 della South Goebbert Road è stata forzata e il malvivente se l’è squagliata con una console del Nintendo, un lettore Cd, 30 videogiochi, 30 Dvd, un fucile Daisy ad aria compressa con diversi proiettili aggiuntivi, gioielli e una cassetta di sicurezza da 23 chili contenente documenti personali e fotografie.
I PESCI AVVELENATI – I proprietari dell’appartamento, una volta rientrati a casa, hanno scoperto che gli oggetti erano scomparsi e che i pesci erano stati avvelenati nella vasca sul bancone della cucina. Secondo il quotidiano Daily Herald, quando pochi giorni dopo la polizia di Arlington Heights è riuscita ad arrestare il ladro, un ragazzo di 16 anni, quest’ultimo ha spiegato alla polizia di avere avvelenato e ucciso i tre pesci perché «non voleva lasciare testimoni». Il giovane è accusato di furto domestico e crudeltà contro gli animali. Ma non avrebbe agito da solo. Un altro ragazzo 15enne di Arlington Heights e un 17enne della cittadina di Des Plaines, nello Stato dell’Illinois, sono a loro volta inquisiti per furto.
«NON VOLEVO TESTIMONI» – A renderlo noto è stato il sergente Mike Hernandez del dipartimento di polizia di Arlington Heights. I tre giovani malviventi saranno processati dal tribunale per i minorenni. «Come dato di fatto, è un po’ inquietante – ha dichiarato Hernandez -. Secondo il rapporto della polizia, il ragazzo ha guardato verso la vasca dei pesci e ha detto: “Non possiamo lasciare nemmeno un testimone”». Anche se, viste le circostanze, era certo che sarebbero rimasti muti come pesci.
I ragazzi – ha spiegato sempre il sergente – hanno scelto il palazzo perché sapevano che era stato evacuato dopo un incendio avvenuto cinque giorni prima. Secondo la polizia, i ragazzi sono riusciti ad aprire la porta e a rubare diversi oggetti. E quando i padroni di casa sono tornati, hanno trovato i tre pesci che galleggiavano in superficie, morti stecchiti. La polizia è riuscita però a rintracciare alcuni degli oggetti rubati che i ragazzi avevano venduto a un banco dei pegni nella zona. E da qui ad arrestare i giovani delinquenti il passo è stato breve.
PESCI SINCRONIZZATI – Ma quello del ladro di Chicago non è l’unico fatto di cronaca che ha avuto come protagonista i pesci rossi. Come scrive il Guardian, una recente apparizione di una formazione di pesci rossi sulla tv cinese ha mandato su tutte le furie gli attivisti dei diritti degli animali. Il loro sospetto infatti è che lo spettacolo sia stato realizzato utilizzando dei magneti.
PROTESTE DEGLI ANIMALISTI – Di loro spontanea volontà, in perfetta sincronia, sei pesci rossi si sono allineati come una formazione militare compiendo dei giri a nuoto all’intorno della vasca dell’acqua. Lo spettacolo ha salutato e stupito centinaia di milioni di persone nella cerimonia di apertura del festival del nuovo anno lunare in Cina, all’inizio di febbraio. Ma gli attivisti dei diritti degli animali non erano altrettanto divertiti. Convinti del fatto che il trucco consistesse in alcuni magneti inseriti nello stomaco dei pesci, una coalizione di 53 associazioni ha inviato una lettera all’emittente cinese Cctv, chiedendo loro di impedire al prestigiatore Fu Yandong di ripetere l’esibizione nel corso della cerimonia di chiusura dei festeggiamenti.
IL MISTERO DEL TRUCCO – Fu ha respinto l’accusa di crudeltà contro gli animali, raccontando a un programma di news: «Se avessi usato dei magneti, i pesci si sarebbero attaccati l’uno all’altro». E quindi come ha fatto? Intervistato dal Guardian, Betty Davenport, proprietario di Davenports Magic, il negozio di magia a conduzione familiare più antico al mondo, ha dichiarato: «Compro e vendo incantesimi dal 1948. Conosco la maggior parte dei trucchi, incluso il modo con cui sono compiuti. Ma questo non lo conosco. Non ci sono magie di cui sono al corrente che assomiglino a questa in alcun modo».
(Pietro Vernizzi)