Buon anno 2012, e (a mai più) arrivederci. E, sì, siamo arrivati alla vigilia di Capodanno e tutto è pronto per guardare avanti e lasciarsi un anno piuttosto difficile alle spalle. Conclusi i pranzi e le cene di Natale, anche l’ultimo scampolo di dicembre sta volgendo velocemente al termine. Tra propositi, speranze e forse qualche in chilo in più da dover smaltire nei prossimi mesi, perché non festeggiare l’arrivo del 2013 con una cena o una festa che possa, almeno per qualche ora, far dimenticare le preoccupazioni causate dalla crisi, dallo spread, dalle tasse e dalle bollette da pagare? Se lo spirito è quello giusto, ecco allora i preziosi consigli di Federica Visconti, cake designer, wedding planner e ideatrice del Cake Design Italian Festival.
Come iniziare l’organizzazione di un perfetto cenone per il veglione di San Silvestro? Bisogna innanzitutto pensare a che tipo di impostazione si vuole dare alla serata: per un Capodanno informale tra amici, per esempio, possiamo immaginare una cena in piedi, predisponendo la tavola del buffet con pietanze “piccole”, facilmente gestibili, come il cosiddetto “finger food”, in modo da facilitare i pasti per tutti i commensali. Il secondo passaggio fondamentale riguarda invece l’allestimento, quindi la decorazione dell’ambiente.
Che stile ci consiglia sulla nostra tavola per “chiudere in bellezza”? Solitamente è meglio puntare su uno stile non troppo natalizio, per esempio caratterizzato da decorazioni dorate o argentate ma che in tutti casi sottolineano un’atmosfera di festa decisamente differente da quella tipica dei giorni precedenti.
Come impostare il menu? Innanzitutto cercherei di capire se tra gli invitati vi sono, oltre agli adulti, anche dei bambini. In quest’ultimo caso sarebbe dunque opportuno organizzare due menu distinti: per i bambini è sempre consigliabile puntare su piatti molto semplici, quotidiani, che possano facilmente piacere a tutti. Per gli adulti, invece, si potrebbe impostare un classico menu natalizio, ricordando sempre i cibi considerati di ottimo auspicio dalla tradizione italiana, come il melograno e le lenticchie.
Possiamo immaginare un menu per il Cenone senza cibi particolarmente costosi? Certamente. Anche se si sceglie di puntare su un ambiente elegante, non è assolutamente necessario proporre cibi costosi. Possiamo quindi fare a meno di ostriche, aragoste e tutte quelle pietanze che, soprattutto di questi tempi, non è certamente facile acquistare senza problemi. Credo sia quindi un’ottima idea optare per piatti anche poveri, della tradizione, ma reinventati con tutta la fantasia che abbiamo. Basta davvero molto poco, un tocco originale e creativo, per rendere molto particolare un piatto tipicamente comune.
Un consiglio per stupire i nostri invitati? A me piacciono tantissimo le feste a tema. Quelle che vanno per la maggiore sono soprattutto dedicate agli anni passati, in stile “vintage”, per esempio al periodo degli anni Venti immediatamente successivo alla Belle Epoque. Se dovessi organizzare una festa di questo tipo chiederei ai miei invitati di presentarsi vestiti con gli abiti tipici di quell’epoca, oppure semplicemente scegliendo un accessorio che possa richiamare quegli anni.
Lo stesso tema dovrebbe poi coinvolgere anche il menu o l’allestimento dell’ambiente? Certo, ma anche in questo caso non serve esagerare. Si può restare sempre sull’argento, arricchendo l’ambiente in cui si svolgerà la cena o la festa con accessori, anche semplici, che possano riportare la memoria al tema della serata. Di fondamentale importanza anche la musica, anch’essa rigorosamente a tema, e il menu: i diversi piatti, per esempio, potrebbero essere intitolati a celebri personaggi vissuti in un determinato periodo storico.
Parliamo invece di torte: qual è il dolce irrinunciabile per il perfetto cenone?
Le torte più richieste per Capodanno sono le cosiddette “topsy turvy cake”, dalla forma irregolare che danno quasi l’impressione di stare per cadere: si tratta di un’unica composizione formata da diverse torte poste una sopra l’altra, in un gioco di equilibri che può essere personalizzato in ogni modo. Per la fine dell’anno, però, spesso si sceglie di utilizzare il tema dell’orologio e delle lancette, ad indicare ovviamente il passaggio alla mezzanotte da un anno a quello successivo.
Siamo arrivati alla mezzanotte: cosa fare? Nonostante la ricercatezza di alcuni piatti o dell’ambiente, allo scoccare della mezzanotte non può assolutamente mancare il classico cotechino con le lenticchie, come vuole la tradizione italiana. Eviterei invece di far esplodere troppi fuochi d’artificio che, oltre ad essere molto costosi, possono essere anche pericolosi. Infine non può ovviamente mancare un bacio sotto il vischio, per augurare un anno anche d’amore.
(Claudio Perlini)