Daniela Manda, a Sopravvissute la storia della donna aggredita con 14 coltellate dall'ex marito. "Ho paura che esca dal carcere". A gennaio la sentenza
LA STORIA DI DANIELA MANDA OGGI A SOPRAVVISSUTE
Era fuori al supermercato di Seriate quando il marito la raggiunse, lasciò il furgone in mezzo alla strada per aggredirla, colpendola prima a calci e poi a coltellate: Elena Daniela Manda però può raccontare questa storia, perché fortunatamente non è morta. E se può farlo a Sopravvissute, in seconda serata oggi su Rai 3, lo deve anche al militare Nicola Rea che intervenne insieme a un elettricista per salvarla. Il militare, infatti, riuscì a disarmare il marito, Daniel Manda, e a bloccarlo a terra mentre arrivavano i carabinieri.
Questa è anche una storia di grande solidarietà, perché decisivo fu l’intervento anche di una cassiera del supermercato Lidl che si rese subito conto di quello che stava accadendo nel parcheggio, quindi chiese aiuto ai clienti, invitandoli a lanciare pietre addosso al camionista rumeno per fermarlo. Un’azione congiunta che ha salvato la vita di Daniela Manda, trascinata nel supermercato dopo le 14 coltellate subite e poi affidate alle cure dei soccorritori.

A novembre si è tenuta l’udienza preliminare, durante la quale il gup ha accolto la richiesta di rito abbreviato per il 49enne, accusato di tentato omicidio e stalking, e ha ammesso la vittima e il militare intervenuto come parti civili. A gennaio è prevista l’udienza per la discussione e la sentenza, ma Daniela Manda è tutt’altro che tranquilla.
DANIELA MANDA DOPO LA BRUTALE AGGRESSIONE
“Ho avuto un blackout“, raccontò Daniel Manda. Ha anche negato i pedinamenti della sera precedente, mentre un’amica dell’ex moglie ha ripreso i loro litigi in strada. Il suo legale assicura che si è pentito, ma la donna ha ancora paura. “Lui è dentro, ma per quanto? Dopo sarà fuori. Nemmeno quella mattina mi aspettavo che arrivasse a tanto, ad accoltellarmi. Non posso sapere se, dopo il carcere, sarà diverso“, ha dichiarato nei giorni scorsi al Corriere della Sera.
Nel frattempo, prova a ricostruire la sua vita, ma non è difficile, visto che quelle coltellate le hanno lasciato ferite per le quali fatica a lavorare. Ma deve farlo per pagare l’affitto dell’abitazione in cui si era trasferita con i figli. Invece, la casa dove abitava col marito è in un limbo: l’ex marito non vuole venderla, ma finirà all’asta, visto che la donna non riesce a pagare il mutuo. “L’ho voluta tanto ma ci ho vissuto l’inferno“. Daniela Manda, infatti, è stata anche vittima di maltrattamenti, per i quali l’ex marito ha patteggiato 2 anni e 4 mesi.
LA RICOSTRUZIONE DEL TENTATO OMICIDIO
“Mi ha preso per i capelli, ha tirato il coltello, ha cominciato a pugnalarmi e non ha smesso, non si fermava. Dopo le prime coltellate non sentivo più dolore, sentivo solo le coltellate. In quel momento pensavo solo ai figli, potevo morire, potevo non svegliarmi più“, ha raccontato Daniela Manda nei mesi scorsi a Fanpage. Anche in quell’intervista espresse il timore per le sue sorti: “Ho paura perché so che se uscirà tra qualche anno, stavolta mi farà fuori“.
Quando lo aveva conosciuto lui giustificava la sua freddezza attribuendola al fatto che aveva vissuto da solo e che bisognava avere pazienza con lui. Quando ha deciso di andare a lavorare per aiutare la famiglia, però, sono cominciati i litigi. “Io avevo paura perché i litigi come sono diventati forti e spessi ma non avevo la forza di andarmene via finché lui mi ha buttato fuori di casa a gennaio del 2024“.
Ora vorrebbe ritrovare la pace, invece ha paura: “Se non ha pensato prima che aveva da perdere i figli e tutto, adesso sa che non ha più niente da perdere“.
