L’attore americano Danny Masterson è stato condannato a 30 anni di carcere. Come da notizia ventilata settimane fa alla fine l’artista divenuto famoso per la serie tv “That ’70s show” è stato giudicato colpevole dal tribunale di Los Angeles, precisamente di due su tre capi di imputazione per stupro. Le accuse nei confronti di Danny Masterson erano arrivate da tre donne, tutte ex aderenti alla Chiesa di Scientology, di cui lo stesso attore a stelle e strisce era fra gli esponenti più in vista. Secondo l’accusa, proprio tale circostanza (la fama), avrebbe aiutato l’attore ad evitare qualsiasi forma di responsabilità.
“Questa è stata una strada lunga e ardua per le vittime di Masterson”, ha detto il procuratore distrettuale di Los Angeles, George Gascón, in una nota, aggiungendo di sperare che il coraggio che hanno avuto queste donna possa essere da esempio anche per eventuali altre vittime: “Non solo sono sopravvissute ai suoi abusi, ma sono anche sopravvissute a un sistema che spesso non è gentile con le vittime” ha concluso lo stesso procuratore losangelino.
DANNY MASTERSON CONDANNATO A 30 ANNI PER STUPRO: LE PRIME ACCUSE NEL 2017
Per Masterson si era celebrato un primo processo sempre per le accuse di stupro, durante il quale la giuria non era stato in grado di raggiungere un verdetto. Si è quindi celebrato un secondo procedimento giudiziario al termine del quale l’attore è stato condannato dopo la testimonianza di tre donne che hanno spiegato di essere state molestate sessualmente nella sua casa di Hollywood dal 2001 al 2003, durante il periodo di massima fama dell’artista americano.
Secondo una testimoniane Masterson avrebbe prima drogato le tre donne per poi aggredirle, anche se la accuse mosse dalla terza donna sarebbero state dichiarate nulle. Subito dopo la lettura della condanna, Masterson è stato preso in custodia in quanto i giudici ritengono l’imputato a rischio fuga. Le prime accuse nei suoi confronti erano giunte nel 2017, al culmine del movimento #MeToo.