Chi è Davide Stival, ex marito di Veronica Panarello condannata per l'omicidio del piccolo Lorys: le domande del figlio minore dopo la tragedia
DAVIDE STIVAL E LA SEPARAZIONE DA VERONICA PANARELLO
Il matrimonio tra Davide Stival e sua moglie Veronica Panarello è di fatto finito quando si sono addensati su di lei i primi sospetti dopo l’omicidio del figlio Lorys. Le loro vite ormai procedono su binari diversi, ma soprattutto lontani. Una scelta inevitabile quella della separazione, dopo aver perso il figlio e aver visto la sua vita andare a rotoli.
Tante le versioni fornite dalla moglie, alcune accuse infamanti come quella nei confronti del padre di Davide, poi scagionato, ma lui non ha mai creduto a nulla, se non alla verità processuale, che ha stabilito in via definitiva la colpevolezza di Veronica Panarello per il delitto di Santa Croce Camerina. Un omicidio efferato che ha sconvolto la loro famiglia per sempre.
Dopo l’istanza di separazione presentata dal marito Davide Stival, Veronica Panarello ha accolto la richiesta, ma tra i due non ci sono neppure contatti formali, anche perché la donna, che è stata condannata al risarcimento nei confronti dell’ex marito dopo l’omicidio, ha pure perso la potestà genitoriale nei confronti del figlio minore.
DAVIDE STIVALE IL RETROSCENA SUL FIGLIO MINORE
Davide Stival si occupa del figlio minore in maniera esclusiva, visto che una sentenza definitiva di 5 anni fa ha stabilito che Veronica Panarello non abbia più alcun diritto sul figlio. Ma non ha mai superato il dolore per l’uccisione del figlio Lorys, che nel 2024 sarebbe diventato maggiorenne. Infatti, gli dedicò una lettera, affidata poi al quotidiano La Sicilia, in cui si rivolgeva al figlio rievocando tutte le cose di cui di fatto la madre lo ha privato uccidendolo.
Ma ricordò anche cosa si porta dentro del figlio, un ricordo che condivide con il figlio minore, che conserva pochissimi ricordi del fratellino, visto che era molto piccolo quando venne ucciso. Davide Stival non vive più in Sicilia, ma si sta costruendo una nuova vita con il figlio ormai adolescente, che non gli ha risparmiato domande sulla morte del fratellino. Gli chiese esplicitamente cosa fosse accaduto, poi a scuola disegnò una figura nera con un coltello e un bambino riverso in una pozza di sangue, stando a quanto rivelato nel libro scritto in memoria del figlio.
