Il Decreto ex Ilva è finalizzato ad aiutare le imprese in forte crisi economica.
All’interno del Decreto ex Ilva si prospettano più di 130 milioni di euro da distribuire per colmare alcune criticità nei mercati finanziari e aziendali. L’emendamento è stato pubblicato in GU già lo scorso 5 maggio, confermando alcune misure.
La prima manovra è rivolta alle aziende che sono state coinvolte nella crisi di quest’anno e che oggi vorrebbero attuare un piano migliorativo e soprattutto orientato all’occupazione di più risorse umane.
Cosa prevede il Decreto ex Ilva per le imprese?
Le aziende beneficiarie del Decreto ex Ilva possono godere di un esonero contributivo finalizzato ad incentivare e aumentare le assunzioni. A loro sarà evitato l’ordinario carico pari al 9,12% (o in alcuni casi il 15%) in riferimento all’integrazione salariale straordinaria.
La misura promette complessivamente 6,5 milioni di euro, escludendo però i datori di lavoro che hanno avviato una procedura finalizzata al licenziamento di massa.
A fronte dell’evidente crisi delle imprese italiane, il Decreto estenderà il pacchetto Cigs anche ai gruppi delle imprese con oltre 1.000 dipendenti, mentre fino ad oggi il benefit era garantito soltanto alle singole aziende. Inoltre, l’incentivo sarà prorogato di altri due anni, scadendo a dicembre del 2027.
Integrazione salariale straordinaria
Sempre che il ministero del Lavoro approvi la misura, nel Decreto ex Ilva si assisterà all’ennesima integrazione straordinaria sullo stipendio (per un tempo massimo di 6 mesi, e non oltre).
Un’altra misura simile ma destinata agli impiegati che hanno subito un taglio delle ore di lavoro o nei casi peggiori sono stati sospesi, è l’integrazione al reddito.
Tra i potenziali beneficiari non mancano i lavoratori assunti in aziende in crisi, o sequestrate dall’amministrazione finanziaria o con beni confiscati.
Un occhio di riguardo alla moda
Anche il settore della moda, coinvolto in una forte crisi, potrà godere di un vantaggio economico: il Decreto ex Ilva promette il pacchetto Cigs per altre 12 settimane purché richieste prima della fine di quest’anno.
I datori di lavoro delle imprese di moda possono far istanza all’INPS senza dimostrare le effettive difficoltà economiche.