Dele Alli, centrocampista dell’Everton, in una intervista a Gary Neville nel corso del podcast The Overlap, ha raccontato di avere avuto una infanzia difficile. “A 6 anni sono stato molestato da un’amica di mia madre, che era spesso a casa nostra. Mia madre era un’alcolizzata”, ha rivelato. Un paio di anni dopo da bambino ha iniziato a fumare e poi a spacciare.
“Una persona mi disse che non avrebbero mai fermato un bambino in bicicletta, quindi ho girato per le strade con il mio pallone da calcio e sotto avevo la droga. Avevo 8 anni. A 11 sono stato fatto penzolare da un ponte da un tizio della casa accanto”, ha ricordato ancora con amarezza. La sua vita è cambiata soltanto quando a 12 anni è stato adottato. “Non avrei potuto chiedere persone migliori. Sono stati fantastici e mi hanno aiutato molto, io ho cercato di essere il ragazzo migliore che potevo essere per loro. Poi ho iniziato a giocare in prima squadra, a livello professionistico”.
Dele Alli: “A 6 anni subii abusi”. Il racconto
Anche la vita da calciatore non è stata semplice per Dele Alli. Lo scorso anno è andato in prestito al Besiktas, ma è finito fuori rosa e si è anche infortunato. “Quando sono tornato dalla Turchia, ho scoperto che avevo bisogno di un’operazione. Mentalmente ero in un momento brutto. Ho deciso di andare in una moderna struttura di riabilitazione per la salute mentale, le dipendenze e i traumi. Sentivo che era arrivato il momento per me. Ho preso io la decisione. Ero intrappolato in un circolo brutto, facevo affidamento su cose che mi stavano facendo del male. Dentro di me stavo decisamente perdendo la battaglia ”, ha ammesso.
In particolare, il calciatore dell’Everton era diventato dipendente dai sonniferi. “Le mie dipendenze vanno avanti da molto tempo. Ci sono delle cose che facevo per intorpidire i sentimenti che provavo. Non mi ero reso conto che fossero per quello scopo, che si trattasse di bere o altro”.