Delitto di Garlasco, ultime notizie: disposte analisi su impronte delle gemelle Cappa, verranno acquisiti anche i Dna degli amici di Stasi e Sempio

Si allargano le indagini sul delitto di Garlasco: il GIP di Pavia ha disposto l’acquisizione delle tracce biologiche anche delle gemelle Stefania e Paola Cappa, di un amico di Alberto Stasi e di tre amici di Marco Poggi e Andrea Sempio, insieme a quelle del medico legale e degli inquirenti della prima inchiesta. Per quanto riguarda le cugine di Chiara Poggi, avendo già messo a disposizione il loro DNA nella prima indagine, verranno acquisite le impronte. Invece, il DNA dei familiari della vittima non è stato acquisito, essendo già disponibile da tempo.



L’incarico è stato affidato nel corso della seconda udienza dell’incidente probatorio ai periti, che hanno il compito di analizzare le tracce biologiche ritrovate sotto le unghie della vittima. Va precisato che le gemelle Cappa, così come Marco Panzarasa, Alessandro Biasibetti, Mattia Capra e Roberto Freddi, non sono indagati: servono confronti con le tracce repertate e accertamenti per esclusione, cioè per escludere altre possibili fonti del materiale biologico individuato.



OMICIDIO CHIARA POGGI, QUALI SONO GLI ESAMI PREVISTI

È stata la difesa di Alberto Stasi, unico condannato (in via definitiva) per l’omicidio di Chiara Poggi, a chiedere e ottenere l’estensione dell’acquisizione del DNA ad altri soggetti che frequentavano la famiglia della vittima o potrebbero aver contaminato la scena del delitto, una decina di persone nel complesso. La scienza verrà utilizzata per provare a rendere riconoscibile il secondo DNA maschile individuato sotto le unghie della vittima e per estrarre eventuali tracce genetiche dal frammento del tappeto del bagno su cui ha poggiato i piedi l’assassino o su alcuni oggetti mai usati ma trovati sul luogo del delitto.



DELITTO DI GARLASCO, LE PROSSIME TAPPE

Gli esami cominceranno il 17 giugno nei laboratori della Scientifica di Milano e dureranno tre mesi circa, ma bisognerà decidere la modalità delle analisi sulle due tracce parziali di DNA maschili individuate sulle unghie della vittima e come procedere con l’esame degli oggetti mai analizzati, trovati nella spazzatura. Stando a quanto riportato da QN, va deciso anche se cercare impronte o DNA, perché i reagenti sono diversi in base alla ricerca da effettuare e finiscono per “contaminare” gli oggetti, come spiegato dai genetisti. Invece, la prossima udienza è fissata per il 24 ottobre, quindi c’è da attendere per fare luce sul delitto di Garlasco.