Il delitto di Garlasco stamane a Storie Italiane, con gli ultimi colpi di scena in merito alla nuova indagine: ecco tutte le novità
Colpo di scena per quanto riguarda il delitto di Garlasco. La procura, come riferisce stamane Storie Italiane, ha chiesto la ricusazione del genetista Giardina (avrebbe rilasciato un’intervista) ma anche del generale Garofano, in quanto ex comandante dei RIS ai tempi dell’omicidio della povera Chiara Poggi.
In collegamento con il talk di Rai Uno vi era Massimo Lovati, avvocato di Andrea Sempio, che ha spiegato: “La Procura di Pavia ha ricusato come previsto il perito del Gip, Giardina, dall’incidente probatorio perchè in passato avrebbe rilasciato una intervista a Le Iene avendo espresso posizione circa l’oggetto della causa, da qui la richiesta di ricusazione”.
“Il professore, interrogato, ha detto che non ha rilasciato alcun parere ma si è limitato esclusivamente a chiarire quali fossero i protocolli della letteratura scientifica di allora, applicati dal perito del processo della corte d’assise, il dottor De Stefano, quindi correttamente e validamente”.
DELITTO DI GARLASCO, IL PUNTO SULL’INCIDENTE PROBATORIO E LA SEMILIBERTÀ DI ALBERTO STASI
E ancora: “Aveva ribadito che quei raffronti non era leggibili, in quanto il reperto organico trovato sulle unghie di Chiara Poggi non era leggibile, era deteriorato, era esiguo, non era paragonabile a qualsiasi altro dna e quindi lui ha ribadito questo concetto, cosa che noi abbiamo sempre sostenuto”.
Quella di ieri è stata quindi una giornata convulsa, con la ricusazione della procura di colui che dovrebbe analizzare il dna di Sempio ma anche una serie di altri reperti oggetti di incidente probatorio.
Gli avvocati difensori di Alberto Stasi hanno chiesto anche la ricusazione di Garofano, consulente della difesa di Andrea Sempio: “Era coinvolto in prima persona all’epoca – spiega Edoardo Lucarelli di Storie Italiane – quindi non era compatibile la sua presenza nell’incidente probatorio. Lui però ha replicato che non sarebbe mai entrato in casa Poggi ma i suoi uomini, quindi non ci sarebbe incompatibilità”.
DELITTO DI GARLASCO, IL PUNTO SULL’INCIDENTE PROBATORIO E LA SEMILIBERTÀ DI ALBERTO STASI
Lovati ha aggiunto: “La ricusazione di Garofano non c’entra nulla, è un testimone, quindi non può essere ricusato”.
“Un perito può essere ricusato non un consulente tecnico, qui son tutti consulente di parte, quindi potrebbero essere assunti come testimoni, poi nell’ambito di questa perizia potranno affiancare Giardina o chi sia lui, presentare memorie, ma le consulenze che hanno eseguito in passato non devono entrare nelle indagini perchè il perito non deve essere influenzato da nulla”.
Quella di ieri è stata una giornata particolare anche per Alberto Stasi, che ha chiesto la semilibertà e per cui una decisione ufficiale è attesa nel giro di cinque giorni.
Al momento ci sono notizie contrastanti a riguardo e in ballo vi sarebbe la famosa intervista di Stasi a Le Iene, che è andata in onda il 30 marzo ma che il carcere ha fatto sapere essere registrata il 22 marzo, durante una giornata di permesso premio dello stesso detenuto. Laura Sgrò, avvocato, commenta: “Lui avrebbe potuto rilasciare questa intervista ma c’è un clima in questo momento in cui tutto sta avendo un peso specifico esagerato”.
“Per quanto riguarda i consulenti di parte ha ragione Lovati, sono solo dei testimoni: spero che questa vicenda non diventi esasperante, la pressione è altissima in questo momento”.
