A Storie Italiane parla il dottor Aloj, colui che ha in cura la 16enne ragazza aggredita brutalmente dal padre, Salvatore Ocone: ecco come sta
Il duplice omicidio di Paupisi commesso da Salvatore Ocone, colpevole reo confesso di aver ammazzato la moglie Elisa e il figlio di 15 anni, a Storie Italiane. Il programma di Rai Uno ha intervistato il dottor Aloj, direttore della terapia intensiva dell’ospedale di Pozzuoli, dove è ricoverata da due giorni la figlia 16enne aggredita brutalmente da Salvatore Ocone. “La speranza è quella che si possa salvare – le parole del camice bianco – ma diciamo che per fortuna è stata una notte tranquilla, la tac effettuata oggi ci dice che non sono aumentate le emorragie cerebrali presenti dovute al trauma, è ancora presente l’edema cerebrale, il rigonfiamento del cervello dopo il trauma, quindi dobbiamo essere speranzosi che nei prossimi 4/5 giorni la situazione resti così come è, stazionaria”.
E ancora: “Ci sono sfumature positive rispetto alla complessità del quadro clinico, c’è la normalizzazione di alcune indagini ematiche dovute al lungo tempo in cui la ragazza è rimasta in coma e buttata su un sedile di un’auto quindi esposta a disidratazione, fredda, e poi chiaramente il fatto che sia arrivata dopo più di 12 ore presso di noi con una patologia che è tempo dipendente, prima si interviene meglio è, non depone bene per il recupero, però le ripeto, in fin dei conti, considerando anche la giovane età, noi siamo fiduciosi ma spero di non essere smentito dalla realtà”.
Il medico sembra quindi convinto che la figlia di Salvatore Ocone si possa salvare: “Dopo tanti anni di traumi cranici almeno per quanto riguarda la sopravvivenza al momento non ci sono preoccupazioni. Io domani sarò all’estero per un congresso ma troverà i colleghi deputati alla cura della paziente che sono sempre qui”. Resta però la domanda: la ragazzina si riprenderà al 100% oppure dovrà portare per sempre i segni di questa aggressione? Lo scopriremo nei prossimi giorni.
DELITTO DI PAUPISI, LE PAROLE DEL FIGLIO DI SALVATORE OCONE
Storie Italiane ha infine parlato con il figlio di Salvatore Ocone, Mario, che era a Rimini per lavoro e che ha spiegato: “Ho ricevuto la chiamata dei carabinieri all’improvviso, ho sperato fino all’ultimo che i miei fratelli fossero vivi”.

E ancora: “All’apparenza non c’erano difficoltà in questa famiglia, c’era qualche litigio ma niente di troppo esasperato. Perdonerò mai mio padre? Non lo so dire ma penso di no. Quando si sveglierà mia sorella cosa le dirò? Vedremo, non lo so”. Ricordiamo che l’uomo ha ammazzato la moglie Elisa nel sonno, dopo essere uscito di casa e aver preso una grossa pietra. Dopo di che è entrato nella cameretta dei figli ed ha ucciso il ragazzino di 15 anni per poi colpire anche la sorella di anni 16. La moglie l’ha quindi lasciata nel letto, mentre i due ragazzini li ha caricati in macchina, iniziando poi a vagare senza alcuna meta.
