Quest’anno si sono celebrati i 40 anni del Meeting di Rimini, manifestazione nata alla fine degli anni ’70 da un gruppo di amici che, condividendo l’esperienza cristiana, decise di concretizzare il desiderio di creare una sorta di grande comunità dove incontrarsi, conoscersi, confrontarsi e riflettere insieme sui grandi temi e le grandi storie. Si discuterà dunque dell’anniversario alle 17.00, durante il convegno “40 anni di Meeting”, l’ultimo incontro in programma oggi. In occasione di quest’ulteriore traguardo raggiunto dall’evento riminese, sono stati invitati Salvatore Abruzzese, docente di Sociologia della Religione all’Università degli Studi di Trento; Antonio Polito, vice direttore de “Il Corriere della Sera” e scrittore. Emilia Guarnieri, presidente della fondazione “Meeting per l’amicizia fra i popoli”, si occuperà di introdurre e moderare il dibattito.
Tutti gli ospiti sono grandi amici della fiera di Rimini: Abruzzese, che partecipa a questo momento di incontro e di ascolto dal 1990, è l’autore de “Il Meeting di Rimini: dalle illusioni alle certezze” e il convegno di oggi si tiene anche in occasione dell’uscita del suo libro. Il giornalista Polito, autore pure di numerosi saggi, è giunto alla fiera per la prima volta nel 2008, poi ci è ritornato nel 2013 e infine quest’anno ha preso parte anche all’incontro “Democrazia a una svolta”. La Guarnieri invece partecipa alla manifestazione dal 1982, quindi quasi dagli inizi, e anche nel 2019 è stata parte del Meeting partecipando a ben cinque convegni.
DIRETTA VIDEO “40 ANNI DI MEETING” A RIMINI
Il Meeting di Rimini è un incontro tra persone di fede e culture diverse. È un luogo di amicizia e dialogo in cui costruire pace e convivenza tra i popoli. Sin dalla sua nascita, ospita grandi personaggi della politica, manager dell’economia, rappresentanti di religioni e culture, intellettuali, artisti, sportivi e i grandi protagonisti del panorama internazionale. Al centro degli incontri ci sono storie di uomini. Tra i tratti inconfondibili del Meeting di Rimini ci sono i volontari, che arrivano da ovunque per ogni edizione. C’è anche l’apertura infinita: la differenza «è una provocazione positiva, un aiuto a scoprire la verità corrispondente alle esigenze dell’uomo». E infatti vengono affrontati ogni anno temi trasversali, in relazione con il mondo. Attorno ad un titolo ogni anno si parla di economia, politica, scienza, problemi sociali, arte, musica e letteratura.