Il discorso sullo Stato dell'Unione 2025 con la Presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen al Parlamento Europeo: diretta video streaming, i temi
“EUROPA AL FIANCO DELLA POLONIA E PER NUOVA ALLEANZA SUI DRONI CON KIEV”. VON DER LEYEN ANNUNCIA SANZIONI A ISRAELE
Il discorso sullo Stato dell’Unione della Presidente Von der Leyen comincia con un lungo applauso del Parlamento Europeo di solidarietà alla Polonia dopo quanto avvenuto nella notte, ovvero l’incursione extra confine di decine di droni russi abbattuti dall’esercito di Varsavia con l’aiuto degli aerei NATO dei Paesi Bassi. La lotta accennata poi dalla Presidente della Commissione Ue nelle plenaria di Strasburgo è quella di un’Europa «per la libertà, unita e indipendente»: nel visitare i 27 Paesi membri Von der Leyen ha ravvisato un comune denominatore sul fatto che «non c’è tempo da perdere».
Da qui il rilancio sugli obiettivi per il riarmo e la difesa verso il 2030: «Abbiamo l’unità e il senso di urgenza necessari?», con Von der Leyen che spinge affinché tutta l’UE possa lottare per un «nuovo ordine mondiale che contrasti le ambizioni imperiali così come le guerre». Serve dunque investire sulla difesa del fianco orientale dell’Europa, quello per intenderci che stanotte è stato violato – per motivi ancora misteriosi – da droni dell’esercito russo. Dal Mar Baltico al Mar Nero, è l’indicazione di Von der Leyen dallo Stato dell’Unione 2025: «Dobbiamo investire nella sorveglianza spaziale in tempo reale, affinché nessun movimento di forze passi inosservato».
Durante il suo discorso la leader UE annuncia la stipula di 6 miliardi di euro per una nuova alleanza dei droni a favore dell’Ucraina, anticipati dal prestito G7: «Kiev ha l’ingegnosità. Ciò di cui ha bisogno ora è la scala industriale. E insieme possiamo fornirgliela». Il contrasto alla Russia prevede infine anche un ulteriore giro di prestiti all’alleato ucraino grazie all’utilizzo di asset e beni immobilizzati contro i russi stessi: «L’Ucraina rimborserà il prestito solo dopo che la Russia avrà pagato i risarcimenti», anche se gli asset. In quanto tale «non saranno toccati».
Capitolo non da meno affrontato da Von der Leyen è il tema caldo del Medio Oriente, dopo ulteriori proteste e flash mob dei partiti di sinistra all’interno del Parlamento Europeo: oltre a sanzionare i ministri e i coloni “violenti” del Governo Netanyahu (da Smotrich a Ben Gvir), la Presidente della Commissione UE annuncia la sospensione di parte dell’accordo commerciale Europa-Israele in quanto «ciò che accade a Gaza è inaccettabile». Von der Leyen propone la sospensione di tutti i pagamenti nei settori dell’accordo bilaterale senza però compromettere «il lavoro con la società civile israeliana». L’Europa deve fare di più per la Striscia, afferma Von der Leyen, confermando l’impegno per la realizzazione dei 2 popoli in 2 Stati, «rimovendo la piaga di Hamas» ma aiutando l’accesso degli aiuti umanitari a tutti, oltre al cessate il fuoco.
STATO DELL’UNIONE 2025 CON VON DER LEYEN: LA SFIDA IN AULA DELLA PRESIDENTE UE
Nella giornata di oggi l’acronimo “Soteu” prenderà piede negli hashtag virali europei: si tratta del discorso sullo Stato dell’Unione della Presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen, il primo di questo secondo mandato alla guida del Vecchio Continente, in un momento delicatissimo per l’incastro di drammi internazionali e dossier non più rinviabili.
Il via del discorso di Von der Leyen scatterà oggi 10 settembre 2025 alle ore 9, con la possibilità di seguire in diretta video streaming integralmente la relazione della Presidente europea sugli obiettivi programmatici del mandato ricevuto dai cittadini europei alle Elezioni del giugno 2024. Dalle pagine social X e Facebook di Von der Leyen, ma soprattutto sulla pagine della Commissione Europea (qui il link diretto dove seguire al meglio) dove scatterà lo streaming live a partire dalle ore 9 e per tutta la durata del discorso. In aggiunta vi sono le consuete dirette dei canali all news, dalla Rai a SkyTG24.
Come da tradizione, lo Stato dell’Unione viene pronunciato di norma ogni anno dalla Presidente della Commissione direttamente in Parlamento UE, riflettendo sull’anno trascorso, illustrando le varie priorità dell’Europa e annunciando le iniziative nodali dell’agire politico del “governo” europeo. Come introdotto dalla stessa Von der Leyen presentando il discorso del 2025, quello a cui assistiamo è l’opportunità unica che l’Europa oggi ha davanti alle sfide del mondo che muoverà i fili dello Stato dell’Unione al via stamattina: «serve un’Europa più forte, più sicura e più prospera. Cogliamo questa opportunità perché è il momento dell’UE»,
UCRAINA E MEDIO ORIENTE, MA NON SOLO: IL CAOS SUL FRONTE DIFESA, LE PROPOSTE DI VON DER LEYEN NON CONVINCONO (FINORA)
Dopo aver superato indenne ma non senza strascichi politici la mozione di sfiducia sul caso Pfizergate, lo scontro interno al Parlamento Europeo vede la leader tedesca sotto la lente di ingrandimento per i temi caldi della politica comunitaria: le guerre ai confini dell’UE, il caos sui dazi e la competitività europea da riattivare, per non parlare dei temi legati all’immigrazione, l’accordo sul Mercosur, la crescita economica e il complesso restyling di un Green Deal EU che non convince gran parte dell’emiciclo di Strasburgo.
Il tutto con davanti forse il più grande bivio che attende l’Europa, ovvero le spese per una difesa comune e un “riarmo” considerato fondamentale da parte del Consiglio UE, con il consenso della stessa Von der Leyen. Il piano presentato negli scorsi mesi – Readiness 2030 – punta a rafforzare le capacità di difesa dell’Europa, distinguendo finanziamenti fino a 630 miliardi di euro in fondi dei singoli Stati membri derogando al Patto di Stabilità, e 150 miliardi con fondi SAFE prodotti da debito comune.
Von der Leyen si trova nel mezzo delle polemiche tra Paesi che criticando il “riarmo” generalizzato (su tutte, l’Italia di Giorgia Meloni) e chi invece chiede investimenti maggiori, con la possibilità che addirittura l’UE ipotizzi l’invio di soldati europei in Ucraina come forza di garanzia per la fine della guerra (l’ipotesi della Francia di Macron ai volenterosi UE). Il caos sul futuro dei rapporti tra Kiev e Bruxelles è motivo chiave del discorso di Von der Leyen, così come i propositi sugli obiettivi dell’automotive e dell’industria in generale dopo gli “spauracchi” delle norme green e dei dazi imposti dagli USA.
Le proposte finora non convincono appieno, creando polemiche e critiche contro la guida della Commissione Europea che invece richiama a sua volta uno spirito di unità per traghettare il Vecchio Continente nel mare agitato dell’intricato equilibrio geopolitico. Passaggio centrale poi nel discorso sullo Stato dell’Unione avverrà sull’accordo siglato personalmente da Von der Leyen con il Presidente americano Donald Trump sui dazi al 15% dei prodotti UE acquistati negli Stati Uniti. Possibili infine richiami ai temi dell’ambiente, il caos degli approvvigionamenti energetici, le riforme tecnologiche e l’aggiornamento su fronte immigrazione con i modelli del passato che non reggono più davanti all’incombere di un presente sempre più drammatico.