Domenico Quirico, giornalista di guerra, è intervenuto ai microfoni della trasmissione televisiva di Rai Tre “Il Cavallo e la Torre”, condotta da Marco Damilano e andata in onda nella serata di lunedì 10 ottobre 2022. In particolare, il parere dell’inviato è stato richiesto in riferimento alla guerra che si sta combattendo ormai dal 24 febbraio scorso tra l’Ucraina e la Russia, complice l’attacco sferrato dal Paese sovietico in pieno inverno. A tracciare lo scenario che si sta delineando all’orizzonte è stata proprio la firma de “La Stampa”, intervenuta in collegamento audiovisivo nel programma.
Più dettagliatamente, Domenico Quirico ha fatto presente che “Putin è un autocrate che sta perdendo la guerra, ma, si sa, una sconfitta militare determina spesso la fine dell’autocrazia, che avviene in maniera tragica, violenta e tremenda. Dall’altra parte c’è Volodymyr Zelensky, presidente ucraino, di fronte a una scelta non facile: fino a dove può portare i limiti della sua vittoria? È bene ricordare che, comunque vada a finire, l’Ucraina avrà sempre accanto un Paese gigantesco come la Russia. Putin lo puoi cancellare, la geografia no”.
DOMENICO QUIRICO: “IL RISCHIO NUCLEARE C’È, NESSUNO LO PUÒ ESCLUDERE”
Nel prosieguo del suo intervento di fronte alle telecamere de “Il Cavallo e la Torre”, Domenico Quirico è stato chiamato a dire la sua anche sul rischio del ricorso al nucleare da parte della Russia in questo conflitto e il giornalista non ha avuto dubbi nell’affermare che si tratta di un’eventualità sulla carta tutt’altro che impossibile e che non bisognerebbe ritenere remota a priori.
In tal senso, Quirico ha osservato che Vladimir Putin può anche “superare il limite estremo, ovvero arrivare all’uso delle armi nucleari. Non si può escludere del tutto questa possibilità e parlare di un bluff. Il margine di errore in questo caso non esiste, chi si assume la responsabilità di dire che non accadrà?”.