Donatella Rettore a Oggi è un altro giorno: "Mia madre aveva paura che soffrissi. Io ho sofferto, ma in tutte le professioni si soffre"

Donatella Rettore ospite a Oggi è un altro giorno. La celebre artista si è raccontata a tutto tondo, a partire dall’esperienza al Festival di Sanremo 2022 al fianco di Ditonellapiaga, con il brano “Chimica”: «Lei è la mia bimba. Era talmente contenta di aver cantato sul palco di Sanremo che mi ha abbracciato e dato un calcio (ride, ndr). Condividere il palco aiuta ad allentare la tensione. Infatti alla fine dell’esibizione ridevamo».

Donatella Rettore ha poi ripercorso la sua carriera e la sua vita privata, a partire dall’adolescenza in collegio: «Dopo Sanremo mi ha scritto una mia compagna e mi ha detto che sono cambiata per niente (ride, ndr). La frase sulle suore della canzone? Alcune suore sono da ricordare, altre suore sono fetenti. Mi hanno anche maltrattato. Per andare a dormire, io dovevo spogliarmi sotto le lenzuola, perché se mi vedevano in canottiera mi davano della ragazza di strada».

DONATELLA RETTORE: “LA MORTE DI MIO PADRE UNA TRAGEDIA”


«Io sono nata per sbaglio, mia madre non ci pensava neanche più. Mia madre mi ha raccontato, per lei è stato un grande choc. Mi sarebbe piaciuto avere una famiglia numerosa, io non sono nata per essere figlia unica», ha raccontato Donatella Rettore, che ha poi messo in risalto: «Mia madre aveva paura che soffrissi. Io ho sofferto, ma in tutte le professioni si soffre». La cantante de “Il cobra” ha ricordato il padre Sergio: «È stato ed è il grande amore della mia vita. Il papà è l’uomo ideale, che ti difende un po’ dalla madre. Per me la sua morte è stata una tragedia, l’unico modo di sfogarmi era scrivere e cantare per lui. Lui un giorno mi disse: “Sei l’unica stella della mia vita”. Mi venne un groppone terribile. Da quel momento mi seguì ovunque».

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