In occasione della fesa dell'8 marzo è disponibile il Quaderno de IlSussidiario.net dal titolo "L'economia è donna"

L’economia è donna. Questo il titolo, sicuramente un po’ provocatorio, del quaderno del Sussidiario pubblicato e liberamente disponibile in occasione della tradizionale giornata internazionale della donna l’8 marzo.

L’obiettivo del quaderno è quello di smuovere le acque per affrontare il tema delle disparità di genere (gender gap). L’Italia continua infatti a essere agli ultimi posti come presenza delle donne al mondo del lavoro così come restano forti disuguaglianze a livello di retribuzioni e quindi anche di prestazioni previdenziali.



Il gap che esiste nella partecipazione delle donne al sistema economico e finanziario è dovuto a tanti fattori: storici, sociali, culturali, politici. Ma c’è anche un pur piccola responsabilità delle stesse donne che dovrebbero (anche se non si può generalizzare) darsi un po’ più da fare nel capire l’importanza di tener conto dei fattori economici e la voglia di conoscere i fondamentali dell’economia. Anche perché le donne potrebbero avere un ruolo di primo piano e portare maggiormente la loro sensibilità in molti aspetti della società.



Come scrive Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la sussidiarietà, nell’introduzione, “il sottile, ma forte filo d’Arianna che percorre queste pagine, è la convinzione che l’economia non è solo la gestione del denaro, che l’attività economica non è guidata solo dal profitto, che la gestione finanziaria non può prescindere dai valori etici e da quella sostenibilità che non è solo una parola di moda o di facciata di fronte alle emergenze sociali e ambientali”.

La parità uomo/donna è un grande obiettivo, ma non deve essere uguaglianza a tutti i costi. Quindi parità soprattutto delle opportunità e senza la pretesa di annullare le differenze, anzi dovrebbe essere un obiettivo quello di valorizzare le differenze senza complessi di inferiorità.



Ma non si parla solo di denaro o di finanza. Il denaro non è la misura di tutte le cose. Ci sono esperienze che sono impagabili. C’è un’economia della gratuità che è tutta da scoprire. C’è una tensione alla generosità che va sostenuta anche perché un gesto di solidarietà fa più bene a chi lo fa che a chi lo riceve. Senza dimenticare la dimensione della sussidiarietà che deve restare un fondamento della dinamica sociale.

E si parla degli esempi virtuosi come quello della Francia. Bisogna infatti guardare Oltralpe per trovare le migliori pratiche per aiutare la dinamica sociale, sostenere le famiglie, per osservare reali politiche che aiutino a superare il gender gap. Dai sostegni economici per i figli, ai servizi per la cura, alla tassazione non individuale, ma su base familiare, ai sostegni alle imprese artigianali: tutte misure che permettono alla Francia di ottenere migliori risultati anche sul fronte della natalità.

Questo quaderno vorrebbe quindi essere un piccolo manuale di educazione finanziaria anche per stimolare la curiosità, l’interesse, la conoscenza e avviare quindi un percorso di sempre maggiore consapevolezza e libertà.

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