• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Cinema e Tv » Film e Cinema » DUSE/ Il film dove un’icona del teatro incarna la crisi di un’epoca

  • Film e Cinema
  • Cinema e Tv

DUSE/ Il film dove un’icona del teatro incarna la crisi di un’epoca

Chiara Pajetta
Pubblicato 27 Settembre 2025
Una scena del film

Una scena del film

Il film "Duse" cattura lo spettatore con il coraggio e le inquietudini di una donna travolta dalla più profonda passione artistica

Può un’attrice, che non vorrebbe mai stare lontano dal palcoscenico, sentirsi viva anche quando è costretta ad abbandonare le scene ed è sconvolta dal furore bellico della Grande Guerra? Il film Duse di Pietro Marcello (già famoso per la sua pellicola Martin Eden), presentato al Festival di Venezia 2025 e ora in sala, vuole dirci che sì, una grandissima attrice di teatro come Eleonora Duse è in grado di proseguire la sua vita ma solo nella finzione, quella teatrale appunto. Ma la finzione a volte si confonde tragicamente con l’esistenza quotidiana, soprattutto se chi recita “vive veramente” sulla scena.


CINQUE SECONDI/ Il film su un padre che non perde la speranza


Il regista sceglie di mostrarci solo gli ultimi anni della bellissima regina dell’arena artistica, quelli dal 1917 al 1922, quando ormai a 63 anni, dopo un periodo di interruzione, decide di rimettersi in gioco, spinta anche da necessità economiche. Il suo fascino magnetico permane, ma è carico dei segni del tempo su un volto ancora ammaliante, contornato dai capelli ormai argentei. Nella pellicola di Marcello un’ottima Valeria Bruni Tedeschi la interpreta coraggiosamente, regalando primi piani intensi e sofferti.


LA SECONDA VOLTA/ Il film per raccontare e non dimenticare gli anni di piombo


Nata nel 1858, Eleonora Duse, leggendaria attrice italiana che ha cavalcato i palcoscenici di tutto il mondo, la più grande della sua epoca al punto da essere soprannominata la divina da Gabriele D’Annunzio, visse con un’energia impressionante la sua avventura artistica. Capocomica, attrice e persino regista di talento, era capace di indirizzare gli attori facendo emergere la loro interiorità, così come lei esprimeva con forza la sua.

Seppe scegliere repertori innovativi (come i drammi di Henrik Ibsen), che mostravano la crisi del mondo borghese, con una partecipazione esistenziale profondissima e quasi angosciante, tanto da essere considerata capace di avere “confidenze con l’ignoto”. All’arte sacrificò la vita familiare, perché la Duse era perennemente in viaggio per esibirsi nei teatri di tutto il mondo. E la figlia Enrichetta, nata dall’unione presto fallita con un attore, ne soffrì tutta la vita, come emerge in modo drammatico nel film, in cui si vede tutta la crudeltà dell’abbandono, apparentemente inconsapevole, della madre-attrice che si era consacrata all’arte.


Valeria Bruni Tedeschi a Verissimo: "Pensavo spesso alla morte"/ "Ho elaborato la violenza subita"


Per comprendere la grandezza di una figura pressoché sconosciuta alle nuove generazioni o citata al più come famosa compagna dell’innamoratissimo poeta D’Annunzio, bisogna ricordare che Eleonora Duse fu la prima donna (e italiana) ad apparire sulla copertina della neonata rivista Time il 30 luglio 1923, un anno prima di morire. E il Vate la sommergeva letteralmente di regali (magari gettati dall’aeroplano che amava pilotare), come si vede all’inizio del film, quando lei sui campi di battaglia cerca di dare conforto ai poveri soldati feriti a morte od orrendamente mutilati.

Duse però non intende affatto ricostruire con precisione la biografia della divina Eleonora, ma piuttosto la crisi di una donna che non si arrende, malgrado l’avanzare degli anni. È convinta infatti di poter dare il suo contributo in un mondo in frantumi dopo i lutti della guerra, ben rappresentati dal viaggio del treno che celebra il Milite Ignoto, nelle sequenze affascinanti dei materiali d’archivio a cui attinge il regista.

Una scena del film “Duse”

In realtà la Duse si scontra con il fallimento dello spettacolo d’avanguardia che decide di mettere in scena in tarda età, per interpretare la nuova modernità che avanza: il pubblico non lo comprende e lo rifiuta fischiandolo sonoramente. Persino di fronte al nuovo potere fascista, prepotente e aggressivo, che la lusinga con un vitalizio senza tuttavia riconoscere il suo effettivo valore di donna di teatro, l’attrice consumata si dimostra ingenua e quasi remissiva. Sembra che sia quasi soggiogata anche da quelle atmosfere nebbiose e trasparenti di una Venezia immobile in cui ama rifugiarsi, simbolo di un momento storico in cui i personaggi sono incapaci di comprendere i cambiamenti che stanno avvenendo attorno a loro.

Ma l’Arte, a cui la Duse sacrifica tutta se stessa e che per l’attrice è la sola possibilità di riscatto e persino di verità della vita, l’ha letteralmente catturata e consumata (morirà a Pittsburgh nel 1924, dove si troverà per la sua ultima tournée statunitense). Con la sua passione inestinguibile infatti ha tentato di cancellare anche i problemi di salute legati alla tubercolosi e oscurato affetti e legami, rimanendo sola di fronte al suo destino misterioso.

Il film Duse ci fa incontrare una donna in fondo indecifrabile nei suoi ardori e nelle sue lacrime: ci interroga costantemente durante lo scorrere delle scene e delle belle immagini, che ci introducono in un viaggio nell’intimità di scelte di vita che non hanno né interpretazione certa, né spiegazione facile.

La riflessione sul tempo che passa per la protagonista, che tenta di aprirsi ai tempi nuovi, e sulla Storia che dai drammi del secolo scorso si avvicina incredibilmente ai conflitti odierni, ci suggerisce che nessuna esistenza umana è afferrabile e ancor meno suscettibile di giudizio definitivo. Neppure su una donna così incantevole, che Pietro Marcello ci fa guardare con occhi spalancati e un poco dubbiosi, anche perché la brava Valeria Bruni Tedeschi ci offre un’interpretazione convincente, che ne accentua il mistero.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: Valeria Bruni TedeschiGabriele D'annunzio

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Film e Cinema

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Film e Cinema

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net