Come si è arrivati al voto anticipato delle Elezioni Regionali in Calabria dopo l'inchiesta per corruzione ai danni di Roberto Occhiuto: accuse e difesa

L’INCHIESTA CONTRO ROBERTO OCCHIUTO E LE DIMISSIONI DA PRESIDENTE CALABRIA

Il Presidente di Regione Calabria Roberto Occhiuto, da indagato per corruzione, si è dimesso in estate da Governatore convocando nel giro di poche settimane nuove Elezioni Regionali anticipate, giunte ora alla resa dei conti con le urne aperte oggi e domani in tutte le circoscrizioni: la vicenda dell’inchiesta sul presunto “cerchio magico” attorno al Presidente calabrese, tra i principali leader interni a Forza Italia, si è scatenato per mesi il consueto circo mediatico misto tra politica, giustizia e anticipazioni di documenti secretati alla stampa.



A differenza però della consuetudine, il Governatore Occhiuto ha deciso di anticipare i tempi, ponendo le dimissioni e chiedendo ai cittadini di esprimersi direttamente nel merito delle riforme e cambiamenti posti dalla giunta di Centrodestra in questi primi 4 anni di Presidenza: prima però del voto, la Procura aveva messo nero su bianco le accuse contro il candidato alle Regionali e alcuni suoi collaboratori. Nello specifico, l’ipotesi di corruzione si baserebbe sula condizione dei pm che i proventi dei recessi delle società di proprietà Occhiuto e Paolo Posteraro: una sorta di patto corruttivo che si estenderebbe su diversi progetti avviati negli anni della sua giunta, e che coinvolgerebbero alcuni dei fidati collaboratori e nominati di Occhiuto.



Roberto Occhiuto dà le dimissioni da Presidente di Regione Calabria (ANSA 2025, video frame social Occhiuto)

In realtà è la Presidenza della Regione Calabria ad aver già chiarito che nessun incarico è mai stato promesso né affidato a Posteraro (ex commissario di Amaco Spa, su nomina dell’ex sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, fratello del Governatore forzista), ma che soprattutto le quote societarie pagate da Posteraro al Presidente uscente sarebbero sotto valore di mercato e dunque non risulterebbero affatto corruzione. In attesa che le indagini e i magistrati facciano il loro corso sull’inchiesta, la vicenda giudiziaria è ovviamente sbarcata sullo scenario politico di una Regione già piuttosto complessa per i gravi disagi del recente passato a cui le ultime due legislature hanno tentato di metter mano.



COME SI È ARRIVATI AL VOTO ANTICIPATO PER LE ELEZIONI REGIONALI IN CALABRIA

«Si può governare con questo clima?»: così si chiedeva lo stesso Occhiuto nelle ore in cui ha manifestato l’intenzione, ad inizio agosto, di dimettersi per consentire il ritorno alle Elezioni Regionali Calabria 2025, che lo vede sfidante del campo largo di Pasquale Tridico: non era tanto un lamentarsi contro i magistrati, che fanno il loro lavoro, ma sulla strumentalizzazione politica che rischiava di porsi come elemento dannoso contro l’andamento politico, sociale ed economico della Regione. Il clima sorto dall’inchiesta «creava di continuo fake news», oltre a generare un forte «rallentamento nella gestione amministrativa regionale».

Roberto Occhiuto firma le dimissioni da Presidente di Regione Calabria (Facebook Occhiuto, 2025)

Non sono ragioni politiche ma di mera organizzazione delle riforme da lanciare per la Calabria, quello che ha portato Occhiuto a rassegnare le dimissioni e giungere fino al voto per il rinnovo di Consiglio Regionale e Presidente: l’ultimo anno di legislatura non doveva trasformarsi in un “cupo dissolvi“ e quindi la mossa a sorpresa del Governatore prima ancora che potessero emergere eventuali avvisi di garanzia o ulteriori ostacoli alla già complessa macchina regionale.

Il Presidente Roberto Occhiuto in Consiglio Regionale Calabria (ANSA 2025, Luigi Salsini)

Secondo il Presidente Occhiuto, le accuse di corruzione sono prive di ogni fondamento in quanto i vari rapporti contestati dall’accusa sarebbero invece meri rapporti tra privati, senza alcun rilievo pubblico: ad inizio settembre i legali del Governatore hanno presentato le indagini difensive con particolare focus su incarichi e rimborsi, ribadendo di non aver nessuna implicazione corruttiva o illegale sulle accuse ricevute dalla Procura. Amaro il commento durante l’ultimo discorso tenuto in Consiglio Regionale prima delle dimissioni siglate il 5 agosto 2025 (dando il via all’iter per la convocazione delle Elezioni per il 5-6 ottobre 2025): secondo Occhiuto, una parte politica utilizza le inchieste dei giudici per una lotta politica, «essendo incapace di sconfiggere sul terreno elettorale».